8 aprile 2022

Martedì, dopo quasi sessant'anni chiude il negozio Luisa Spagnoli, un brand amato dai cremonesi. Il gruppo ha scelto di vendere l'immobile

Ultimi giorni del negozio di Luisa Spagnoli a Cremona dopo quasi sessant'anni di attività. Martedì infatti chiuderà lo storico negozio di corso Garibaldi n.1 angolo via Palestro. La notizia da qualche giorno correva tra i negozi del cuore della città e la stessa clientela del marchio italiano. La ragione della improvvisa chiusura sembra sia da condurre alla vendita del bel palazzo liberty che era di proprietà diretta del gruppo  Luisa Spagnoli.

Sei occhi di vetrina su uno dei luoghi di passaggio più frequentati, un palazzo splendido: vendere l'immobile per il gruppo  non è stato certamente difficile. Pensate che la prima licenza cremonese di Luisa Spagnoli è datata 31 gennaio 1963, più di 59 anni fa. Tante generazioni di signore e ragazze cremonesi sono passate dal negozio dove hanno trovato da tempo le due storiche commesse con le quali hanno sempre avuto un notevole feeling.

La notizia è passata in fretta di bocca in bocca in città anche perchè davvero inattesa: solo qualche settimana fa erano state rinnovate le vetrine con la nuova moda primaverile e nulla lasciava presagire una così rapida chiusura. Il punto vendita di Cremona, così come gli oltre 150 in Italia e in altri stati, è sempre stato gestito direttamente dalla casa madre che non ha mai voluto ricorrere al franchaising.

LA STORIA DEL BRAND - Nel 1928, come riporta il sito luisaspagnoli.it, “cominciò a prendere corpo l’attività nel settore tessile che ancora oggi porta il nome della sua fondatrice Luisa Spagnoli. Luisa Sargentini, conosciuta in tutto il mondo come Luisa Spagnoli, è nata a Perugia il 30 Ottobre 1877. Dotata di straordinaria modernità e di grande creatività ha dato vita a due grandi aziende, la Perugina e la Luisa Spagnoli, che hanno svolto un ruolo primario nel processo di industrializzazione dell’Umbria e dell’Italia. Luisa ha anticipato di mezzo secolo l’evoluzione della presenza femminile nel campo del lavoro, non solo per la sua figura di imprenditrice, ma anche per l’inserimento della donna nell’attività industriale.
 
A poco più di 21 anni sposò Annibale Spagnoli e assieme al marito rilevò una drogheria nel centro di Perugia. Nel 1907 gli Spagnoli, in società con Francesco Buitoni, Leone Ascoli e Francesco Andreani, aprirono una piccola azienda dolciaria con 15 operai, nel centro storico della città: la Perugina. La sua grande creatività, l’inventiva, il senso pratico la portarono nel 1922 a creare il famoso “Bacio”, destinato a diventare famoso nel mondo.
 
Intorno al 1928 cominciò a prendere corpo l’attività nel settore tessile che ancora oggi porta il suo nome. L’intuizione di Luisa Spagnoli consisté nell’utilizzare la lana del coniglio d’Angora per creare filati e confezioni quando in Italia questa fibra era quasi sconosciuta. Dai primi esperimenti, condotti avvalendosi di operaie “prestate” dalla Perugina e rifornendosi di lana dell’allevamento di famiglia, realizzò prodotti di elevata qualità per stile e caratteristiche del tessuto.
 
Le confezioni Spagnoli, per la consistenza del tessuto, la classicità e l'eleganza delle linee e l'armonia dei colori, suscitarono subito il favore dei compratori, sia italiani che esteri, i quali li giudicarono di gran lunga superiori a tutti i manufatti di angora allora in commercio. Si ponevano così i presupposti per un'attività nuova e prettamente italiana atta a valorizzare le pregevoli caratteristiche di una materia prima nazionale”.


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