Maxi controllo dei Carabinieri in tutto il territorio provinciale durante il fine settimana. Un arresto, cinque denunce, chiuso un locale e sequestrate armi e droga
Maxi servizio di controllo in tutto il territorio provinciale da parte dei Carabinieri delle tre Compagnie tra venerdì 2 e domenica 4 dicembre, in particolare modo al fine di prevenire e reprimere i reati in materia di armi e stupefacenti. E’ stato anche controllato un locale pubblico di Castelleone. In poco più di 48 ore, con l’impiego di numerose pattuglie e dei reparti speciali, sono stati eseguiti un arresto a seguito di condanna definitiva, sono state denunciate cinque persone, è stato sanzionato amministrativamente e chiuso un bar di Castelleone, sono state sequestrate armi da taglio e droga.
Compagnia di Cremona.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cremona hanno denunciato per guida senza patente un cittadino straniero di 29 anni, con precedenti di polizia, sorpreso a guidare pur essendo privo di patente perché mai conseguita. La pattuglia ha fermato l’uomo alla guida di un ciclomotore lungo la via Castelleonese e lo ha controllato. L’uomo, già conosciuto dai militari operanti perché sprovvisto di patente, non ha mostrato il documento di guida e da un controllo in banca dati i militari hanno accertato che non si trattava della prima volta. Infatti, fatto analogo era già accaduto a inizio settembre scorso quando era stato controllato in via Dante a seguito di un diverbio avuto con altri utenti della strada e anche in quella circostanza guidava pur non avendone titolo. Tenuto conto che era la seconda violazione commessa nel biennio, lo hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria di Cremona mentre il suo ciclomotore è stato sottoposto a sequestro amministrativo.
Sempre i militari della Sezione Radiomobile hanno denunciato un giovane per porto abusivo di armi.
I giorni scorsi, verso le 02.30, la pattuglia della Radiomobile ha notato in via Altobello Melone due giovani, uno dei quali pregiudicato e ben conosciuto. Li hanno fermati e controllati e, mentre il pregiudicato non aveva niente, il secondo giovane aveva nascosto nelle parti intime un coltello a serramanico della lunghezza di 18 centimetri. Il giovane è stato quindi denunciato per porto di arma da taglio e il coltello è stato sequestrato.
Compagnia di Crema.
La sera del 3 dicembre i Carabinieri della Compagnia di Crema, con il supporto dei Carabinieri del NAS di Cremona, dei Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Cremona e dei Carabinieri Cinofili di Casatenovo (LC), hanno svolto un servizio coordinato di controllo di un locale pubblico di Castelleone. Il servizio, che ha visto l’impiego di diverse pattuglie, era finalizzato sia al contrasto dello spaccio e dell’uso delle sostanze stupefacenti che alle verifiche in ambito sanitario, alimentare e giuslavoristico.
Nel locale i militari sono arrivati in forze e hanno bloccato e identificato titolare e clienti, alcuni dei quali sono risultati pregiudicati. In un secondo momento sono intervenuti gli uomini del NAS, dell’Ispettorato del Lavoro e dei Cinofili per i controlli di rispettiva competenza. Il NAS ha accertato la mancata attuazione delle procedura Haccp, l’omessa vigilanza del divieto di fumo nei locali pubblici e la presenza del precursore per il rilevamento del tasso alcolico non funzionante, per circa 3.000 euro di sanzioni. Invece, i Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro hanno accertato che il titolare ha impiegato due lavoratore “in nero” perché privi di contratto di assunzione e, di conseguenza, di copertura previdenziale e assicurativa. Il titolare del locale è stato sanzionato per poco meno di 10.000 euro ed è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale. Nei pressi dell’ingresso e in vari punti interni del locale, tra i tavoli, il cane antidroga dei Carabinieri ha trovato più involucri in cellophane tutti contenenti hashish, per un totale complessivo di circa 96 grammi posti sotto sequestro, gettati da qualcuno che utilizza il locale come propria base di spaccio e che, quando ha visto arrivare i militari, ha approfittato della confusione per gettarla. Sono i corso accertamenti relativi all’eventuale superamento della soglia massima di clienti ammessi nel locale.
I Carabinieri della Stazione di Vailate hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza un cittadino italiano di 50 anni. La sera del 4 dicembre, verso le 20.00, la centrale operativa dei carabinieri di Crema ha inviato la pattuglia a Pieranica per un incidente stradale. Sul posto i militari hanno verificato che l’uomo aveva perso ilo controllo del veicolo che conduceva e aveva terminato la sua corsa sul muro di un’abitazione. Il 50enne non aveva riportato lesioni ma presentava chiari ed evidenti sintomi di abuso di sostanze alcoliche. A quel punto lo hanno sottoposto al test dell’etilometro che ha evidenziato un tasso di oltre 2,20 g/l, oltre quattro volte il consentito. E’ stato denunciato all’Autorità Giudiziaria mentre il veicolo è stato affidato al proprietario.
Invece, nel pomeriggio del 4 dicembre, verso le 15.00, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Crema sono intervenuti in un bar di Spino d’Adda dove era stato richiesto un intervento per un litigio tra alcune persone e hanno denunciato uno di loro, un cittadino italiano di 26 anni, con precedenti di polizia a carico, che era in possesso di una lama di un taglierino.
Sul posto erano presenti tre persone, parenti fra loro, che stavano discutendo animatamente per motivi legati a questioni economiche da sistemare.
Dopo avere identificato tutti, i militari hanno notato che il 26enne era particolarmente aggressivo nei confronti d un parente con cui litigava e per evitare che la situazione potesse degenerare, lo hanno perquisito per cercare eventuali armi. E avevano ragione perché l’uomo con del nastro adesivo di carta aveva attaccato alla sua mano destra la lama di acciaio di un taglierino della lunghezza di 10 centimetri che avrebbe potuto usare nei confronti degli avversari.
I militari hanno quindi sequestrato la lama e hanno denunciato il 26enne per il porto abusivo dello strumento da taglio.
Durante il weekend i Carabinieri della Stazione di Crema hanno arrestato, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Cremona, un cittadino italiano di 65 anni, pregiudicato.
L’uomo, destinatario del provvedimento, dovrà scontare una condanna definitiva a un anno e otto mesi di reclusione per il reato di evasione commesso a Crema.
La condanna è conseguenza dei fatti accaduti nel maggio del 2016 quando i militari della Radiomobile di Crema erano andati presso un supermercato di Crema dove un militare, libero dal servizio, aveva notato la presenza del 65enne che però doveva trovarsi a casa ai domiciliari. Quando sono arrivati, l’uomo aveva già lasciato il supermercato e la pattuglia si è portata presso la casa dell’uomo dove lo ha trovato mentre rincasava accedendo alla sua abitazione da un ingresso secondario. L’uomo aveva provato a giustificarsi, ma era stato denunciato per evasione. Condannato nel 2019 dal Tribunale di Cremona per quanto commesso, la sentenza era stata confermata in appello nel 2021 ed è ora divenuta definitiva con il conseguente ordine di immediata carcerazione. Per questo motivo è stato raggiunto nella sua abitazione, arrestato e accompagnato presso il carcere di Cremona.
Compagnia di Casalmaggiore.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Casalmaggiore hanno denunciato per violazione degli obblighi inerenti al soggiorno un cittadino straniero di ingresso un cittadino straniero di 26 anni.
La sera del 3 dicembre, poco dopo le 21.00, un equipaggio della Radiomobile è stato inviato a Piadena perché nel piazzale della stazione ferroviaria il controllore di un autobus aveva chiesto aiuto in quanto tre soggetti non avevano intenzione di pagare il biglietto del bus sostitutivo della linea ferroviaria.
Sul posto i militari hanno contattato l’autista del mezzo pubblico che ha riferito che due avevano regolarmente pagato mentre un terzo era a bordo e non voleva pagare la corsa. I militari lo hanno raggiunto nel posto in cui era seduto e lo hanno fatto scendere dal mezzo, procedendo poi alla sua identificazione.
Dal controllo in banca dati è risultato che il 26enne aveva due provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale da eseguire. Infatti, i militari hanno verificato che a marzo era stato espulso dal Prefetto di Milano e a maggio era stato nuovamente espulso dal Prefetto di Bergamo, ma non aveva lasciato il territorio italiano.
Per tale motivo i militari lo hanno accompagnato in caserma e lo hanno denunciato per essersi trattenuto sul territorio nazionale in violazione degli ordini di lasciare lo Stato e per non avere mostrato un documento di identità. Sono state avviate le pratiche per una nuova espulsione.
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