Mentre Cremona procede spedita verso la fusione tra A2A e Linea Group, Pavia ferma le bocce e chiede un confronto
Mentre Cremona, attraverso la ratifica di ieri da parte del Cda dell'Aem procede spedita verso la fusione tra Linea Group e A2A (qui l'articolo), da Pavia arriva una brusca frenata all'operazione. Va ricordato che Pavia, insieme a Cremona, Crema, Lodi e Rovato, attraverso la sua ex municipalizzata ASM rientra in Linea Group, la holding che gestisce servizi essenziali per il territorio, quali energia, gas, luce e rifiuti. Ebbene, l'operazione di fusione (di fatto una incorporazione dal momento che A2A alla fine dell'iter acquisirebbe integralmente Linea Group) che a Cremona l'amministrazione Galimberti insegue con determinazione, a Pavia subisce un brusco rallentamento.
A darne notizia sono i quotidiani locali e la tv Milano Pavia News (video qui sotto). Il succo è che della fusione si sarebbe discusso durante la seduta del Consiglio comunale di Pavia in agenda per lunedì 20 settembre. Il tema è però stato tolto dall'ordine del giorno e questo perché, riferiscono i media pavesi, ASM ha avvisato il sindaco di alcuni aspetti insiti nell'operazione che potrebbero non rivelarsi poi così favorevoli al Comune di Pavia. In particolare, si argomenta che i patti parasociali connessi alla fusione penalizzerebbero Pavia. I patti parasociali altro non sono se non accordi tra soci stipulati separatamente rispetto all'atto costitutivo. "Con particolare riferimento ai vincoli al trasferimento delle azioni (detenute dai soci pattisti ad esaurimento del processo di fusione) - riportano i media pavesi -, si ritiene che gli stessi costituiscano un significativo aggravio dell'esercizio del diritto di voto di ASM Pavia nell'assemblea dei soci di A2A, non compensato da riscontrabili vantaggi inquadrabili nell'oggetto del patto parasociale".
Il sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi, ha accolto le istanze dell'ASM e ha deciso di rimandare il passaggio in Consiglio Comunale. "Quanto emerso - ha dichiarato ai giornali locali - ci impone di sederci nuovamente al tavolo con i soci di minoranza e con gli altri soggetti coinvolti per indivuduare insieme una soluzione che soddisfi tutti, in rapporto ai patti parasociali. Per questo mi sono subito attivato per chiedere un nuovo confronto con i sindaci di Crema, Cremona, Lodi e Rovato, cioè gli altri soci".
Nella foto in alto, il Consiglio Comunale di Cremona. Qui sotto il servizio di Milano Pavia News.
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