18 gennaio 2025

Negozi sfitti e vetrine spente: le proposte di Ceraso per rilanciare il decoro e l'immagine del centro storico. La tassa di soggiorno come possibile aiuto

Sono purtroppo sempre di più le vetrine che si spengono nel centro di Cremona e le serrande che si abbassano per sempre sulle attività commerciale attanagliate dalla crisi del commercio. Locali che restano chiusi per mesi, a volte anche anni e che quindi oltre ad un problema economico, pongono anche un tema di decoro e immagine del centro città.
Questo tema lo pone sul tavolo Maria Vittoria Ceraso, consigliere comunale di minoranza, che commenta come segue:
 
Nel centro storico di Cremona, ma anche in altre zone della città, in seguito alla progressiva chiusura di attività economiche, sono sempre più numerosi i fondi commerciali lasciati sfitti per lunghi periodi. Le vetrine sfitte e i negozi chiusi creano già di per sè un senso di vuoto e aumentano la percezione di desertificazione, indebolendo in particolare l'attrattività del centro storico come luogo di socializzaziono, ritrovo e svago, rendendo meno gradevole l'esperienza dello shopping e del vivere il cuore cittadino. Tutto ciò aggravato dal fatto che in molti casi le vetrine sono sporche e non oscurate in maniera decorosa, con affissioni, sia sulla parte esterna che interna di manifesti, volantini, fogli di giornale, avvisi vari ecc. Vi sono fondi commerciali protetti da serrande forate dove l'intercapedine tra queste e la porta di ingresso diventa ricettacolo di sporcizia e rifiuti vari, causando oltre a problemi di igiene pubblica un forte degrado estetico. Della questione mi ero già occupata in passato presentando un ordine del giorno nel 2015, bocciato dalla maggioranza che poi però successivamente nel 2018 approvò una modifica all'art. 171 nel Regolamento Viario della Qualità Urbana introducendo l'obbligo per i negozi non utilizzati per un periodo continuativo superiore a 60 gg, di mantenere pulite e in ordine le vetrine o in caso contrario di oscurare l'interno del negozio mediante apposizione di teli o vetrofanie raffiguranti immagini e/o simboli tipici della nostra città. In particolare la Giunta di allora aveva ritenuto opportuno prevedere oltre ad un obbligo anche una sanzione da un minimo di euro 25 ad un massimo di euro 500.
Tenuto conto che la situazione di molte vetrine sfitte soprattutto del centro storico non è decorosa come rappresentato da alcune recenti foto che allego (Via Solferino, Corso Campi, Corso Garibaldi, Corso Matteotti, Via XX Settembre, Via Buoso da Dovara) con un'interrogazione a risposta orale chiedo al Sindaco e alla Giunta quale modalità di controllo è stata attivata per verificare il rispetto dell'art. 171 e quante sanzioni sono state elevate dal 2018 qualora sia stata accertata la violazione dello stesso. Certamente oltre a garantire il decoro delle vetrine sfitte e' necessario mettere in campo azioni di contrasto alla desertificazione commerciale"
 
E da qui la proposta a Sindaco e Giunta per cercare di trovare una soluzione di buon senso:
 
"In questo senso con un ordine del giorno propongo a Sindaco e Giunta di valutare:
  • di realizzare un database georeferenziato attraverso la mappatura delle attività economiche urbane;
  • attivare un'indagine conoscitiva per poter realizzare una mappatura geolocalizzata delle unità locali sfitte e, in partnership con le agenzie immobiliari del territorio per facilitare l'incontro tra domanda e offerta, rendendo disponibili gli elementi utili alla locazione quali superficie, stato, proprietà e altri elementi necessari per concentrarsi su alcuni ambiti urbani, prima di tutto le aree centrali del DUC;
  • lavorare con i proprietari immobiliari procedendo, laddove possibile, ad applicare agevolazioni fiscali sulle imposte comunali a coloro che decidono di affittare i propri immobili sfitti proponendo formule di accordo/convenzione per mettere a disposizione il locale sfitto per l'allestimento di vetrine, con esposizione di prodotti di attività commerciali del centro e per favorire gli usi temporanei;
  • prevedere azioni di supporto, per orientare i nuovi investitori che intendono aprire un negozio a Cremona verso le merceologie più carenti, mettendo a punto anche forme di incentivazione alla creazione di nuove imprese commerciali da parte dei giovani;
  • sperimentare l'attivazione di un tavolo di lavoro per la rivitalizzazione rivolto inizialmente verso un'unica via del centro che coinvolga proprietari dei negozi, residenti, commercianti e Comune come già attuato con successo in altre città. "
Potrebbe la tassa di soggiorno essere un aiuto per questo problema e al contempo essere un volano per l'attrattività turistica?
 
"Un'altra risorsa che il Comune ha a disposizione e' l'introito della tassa di soggiorno che puo' essere utilizzata per legge per finanziare interventi in materia di turismo e promozione della città ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturale ed ambientali locali, nonché dei servizi pubblici locali. 
Con la mia interrogazione a risposta scritta chiedo in che modo sono state utilizzate le risorse incassate negli anni 2022, 2023 e 2024 e in che modo hanno migliorato l'appeal turistico della nostra città e qual'è la previsione di utilizzo per il 2025"
 


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commenti


PierPiero

18 gennaio 2025 12:19

Cremona ha, come tutte le città, i suoi fotografi siano essi famosi professionisti o amatori.
Si lanci un bando, proponendo che i fotografi donino alcune loro opere alla città.
Una commissione ne valuterà il valore, per poi essere utilizzate come coperture delle vetrine.
Ai fotografi, la citazione come autori dell'opera.

Marco

18 gennaio 2025 12:33

Basta andare a leggere i dati ampiamente positivi per quanto riguarda i flussi e i pernottamenti in città per avere delle risposte in merito alle azioni attuate negli anni passati per favorire il turismo dopo il periodo nero della pandemia.
Poi se si può fare di più ben venga, più risorse di utilizzano meglio e'.
Ma fino a quando avremo parcheggi a corona( vedi zona stadio, piscine) senza bus navetta avremo un centro cittadino trasformato in parcheggio e quindi inospitale tranne il corso Campi e parte di Corsi Garibaldi oramai in agonia.
Per quanto riguarda gli affitti dei locali Lei penso sia a conoscenza che ai proprietari non interessa nulla se non affittare alle loro condizioni e a costi elevati, per una citta' come Cremona .
Ci hanno.gia' provato a invertire la rotta ma senza risultato.
Noto che cita via Solferino...ha fotografato anche il pittoresco mercatino ambulante sotto i portici a due passi dalla Piazza Duomo oppure e' ideale per il decoro cittadino?


Antonio Sivalli

18 gennaio 2025 15:39

Basta abbassare le tasse semplice

Marco

18 gennaio 2025 17:37

Proposta semplicistica....quindi il cittadino senza proprietà continuerà a pagare il100% delle tasse mentre chi ne possiede ( esclusa prima casa) avrà ,oltre i redditi cospicui derivati dagli affitti anche una riduzione delle tasse perché , generosamente ,affitta uno o più locali ...e.i canoni di locazione e durata li deciderà il Comune?
Una genialata.
Gli stipendi godono di qualche piccolo aumento mangiato subito dalla immediata raffica di aumenti sui beni di prima necessità e sui servizi.
E il 90% compra nei supermercati e nei centri commerciali che permettono ancora una tenuta delle famiglie.
Il destino del centro cittadino e' di essere nella bella stagione punto d'incontro per socializzare nei punti di ristoro e durante le varie manifestazioni e iniziative .
Il resto e' avviato ad una lenta agonia e sopravviveranno solo i negozi di proprietà specializzati o outlet di grandi marche.
Non scrivo nulla che non si sappia.

Manuel

18 gennaio 2025 18:29

Risposta non completamente condivisibile sulla possibilità di incentivare e promuovere il piccolo commercio urbano (non sono un esperto, ma alcuni commentatori avevano, in altre occasioni, avanzato proposte, auspico percorribili). Sull’essenza della riflessione generale di Marco, grande approvazione.

Rossana

18 gennaio 2025 17:56

Non sono d'accordo con agevolazioni fiscali per i proprietari degli immobili sfitti adibiti a negozio.
Se non diminuiscono gli affitti, significa che per loro va bene così.
Concedere loro delle agevolazioni fiscali per incentivarli lo trovo assurdo.

Laura

21 gennaio 2025 16:24

Mi domando cosa pretendete dai commercianti
Le spese di gestione sono alte.
Gli incassi calano vertiginosamente per colpa delle vendite on lain(amazzone)....
Avremo una pensione lorda€724,00
Cosa volete aggiungere altre spese( sarà il comune a gestire la sporcizia visto che lo paghiamo)
Altronde cosa pretendono la moglie ubriaca e la botte piena.