Il Giardino di Casa Barbieri Raspagliesi, cuore del progetto OLTRE IL GIARDINO portato avanti da Fondazione Città di Cremona, ha ospitato sabato 20 maggio il ricordo di Paola D'Avella, giovane prematuramente scomparsa nel 2004, alla cui memoria la madre Marisa Bellini e il padre Michele D'Avella dedicano ogni anno un'iniziativa benefica nel giorno che sarebbe stato quello del suo compleanno. A lei è dedicata l'aiuola fiorita con al centro una fontanella, rimessa in funzione due anni fa proprio grazie alla famiglia, a simboleggiare la continuità della presenza, attraverso le iniziative benefiche che Paola avrebbe desiderato, a sostegno in particolare delle giovani donne e dei bambini: mamme, studentesse, vittime di violenza. Lo scorso anno - ha ricordato l'amica di famiglia Graziella Baldaro durante un toccante intervento - la famiglia aveva finanziato la permanenza al Conservatorio di Cremona di alcune studentesse ucraine colpite dalla crisi scatenata dalla guerra. Quest'anno il pensiero è andato a Casa Maia, struttura gestita in città da cooperativa Sentiero.
Come ha spiegato la vicepresidente di Sentiero, Elisa Fontanella, "è una realtà che accoglie non solo mamme ma anche padri con figli piccoli, con i quali lavoriamo per ricomporre una cultura di rispetto e di accudimento nei confronti dei bambini ma anche degli adulti verso se stessi, facendo in modo che le persone si rafforzino, accrescano le loro competenze e trovino un domani una vita in autonomia. E' un tipo di lavoro 'generativo' perchè il fine ultimo è che le persone siano in grado recuperare le proprie le risorse. Grazie alla vicinanza di Fondazione Città di Cremona e del Comune, oltre alla presenza silenziosa della famiglia D'Avella, cerchiamo di portare un messaggio di inclusione tra le generazioni e tra culture diverse".
La mattina è stata aperta dai saluti dell'assessore al Welfare Rosita Viola e della Presidente di Fondazione Città di Cremona Uliana Garoli. "Siamo in un luogo che è esempio di collaborazione tra varie realtà, giovanili e non solo", ha detto "e che vuole essere d'esempio per il resto della città. Questo giardino era chiuso, l'abbiamo voluto aprire all'utilizzo da parte di tutti. E' un luogo ma anche un simbolo di solidarietà, per la presenza di un condominio sociale che si basa sull'aiuto reciproco, in diretta connessione con le attività che coinvolgono i giovani del consorzio Solco di via Bonomelli, grazie alla porta che abbiamo aperto in quel muro".
Un esempio di welfare di comunità che si va via via perfezionando: la cooperativa Nazareth effettua la manutenzione degli spazi verdi; il liceo artistico Stradivari e la Scuola Edile, presenti sabato con due rappresentanze guidate dalla professoressa Vittoria Altobello e dalla direttrice Elisabetta Bondioni, stanno abbellendo le vasche - giardino; le scuole primarie e la materna di via 11 Febbraio frequentano il giardino per le attività all'aperto. E il Centro Diurno Integrato gestito da Cremona Solidale assicura ad anziani e fragili momenti di socializzazione e attività che ne rallentano il decadimento.
Davide Longhi, presidente del consorzio Solco Cremona, ha ricordato i tanti aspetti positivi di questa collaborazione, donando ai numerosi presenti - amiche e amici di famiglia - il suo ricordo personale di Paola D'Avella, sua animatrice al Grest all'oratorio di San Michele. "Se da un fatto tragico come quello che vi ha colpito - ha detto rivolgendosi ai genitori - sono potute scaturire tante cose, questa è la dimostrazione che tutto è possibile".
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