17 marzo 2025

Nessun punto di incontro tra maggioranza e opposizione sul bando SAAP. Dal confronto nell'Ufficio di Presidenza ribadite le posizioni della parti ma nulla di costruttivo

Si è tenuta alle 17 di questo pomeriggio la riunione dell'Ufficio di Presidenza voluta dal consigliere Maria Vittoria Ceraso. Al centro della discussione il percorso che negli ultimi mesi ha visto coinvolte le cooperative cremonesi in merito all'assegnazione del bando SAAP alla cooperativa bergamasca Progetto A. 

Un confronto senza esclusione di colpi quello nel Palazzo Comunale, che ha visto scendere in campo un'opposizione compatta che ha portato davanti a una parte della Giunta i dubbi e le perplessità che in questi mesi non hanno trovato le risposte attese. Alessandro Portesani, Marco Olzi, Andrea Carassai, Paola Tacchini, Jane Alquati e Maria Vittoria Ceraso si sono visti tutti concordi nell'essere in disaccordo con le scelte del Comune di Cremona, che invece ha ribadito ancora una volta che le decisioni prese sono state fatte per garantire ai bambini e alle loro famiglie il miglior servizio possibile. 

"C'è una buona notizia - ha detto Maria Vittoria Ceraso -, i ragazzi potranno continuare ad avere il proprio assistente alla persona, ma fino a quando? Uno dei temi fondamentali di questa storia è la comunicazione. Il 12 marzo si teneva l'udienza cautelare, ma c'è stato un grande fraintendimento: nessuna comunicazione è arrivata per far chiarezza su chi fosse legittimato a proseguire il servizio il 13 marzo. Un quesito importante. Il Sindaco e l'Amministrazione non si sono occupati di fare chiarezza su questa domanda e sulla continuità del servizio. Mi piacerebbe capire cos'è cambiato da un giorno all'altro. Qual è la motivazione che ha portato il comune a dare una proroga all'ente gestore?"

"Sottoscrivo quello che ha detto Ceraso - ha spiegato Andrea Carassai. - Questa gara d'appalto ha scontentato tutti, le famiglie, che sono preoccupate, gli educatori, che sono costretti a scegliere se proseguire con i propri ragazzi alle dipendenze di un nuovo gestore o mantenere fede all'impegno con le cooperative d'appartenenza. Ha scontentato le cooperative, che rischiano di perdere le professionalità costruite in anni di lavoro, ha scontentato i dirigenti scolastici, che sono disorientati. Questa scelta del Comune di indire una gara è stata un vero e proprio fallimento".

È poi intervenuto Marco Olzi: "Vorrei sottolineare gli aspetti che hanno preoccupato FDI. Ribadiamo l'assenza di comunicazione rispetto alla proroga del servizio. Queste silenzio è stato una mancanza di rispetto nei confronti delle famiglie, dei lavoratori e delle cooperative. Siamo rimasti sbigottiti davanti alle dichiarazioni del capogruppo Poli. Penso costasse poco fare un avviso, specificare quello che di fatto non era chiaro per la maggior parte delle persone. Questa informazione, per voi scontata, non lo era. Non è un approccio corretto rispetto alle persone interessate dal servizio SAAP".

"Perché il Comune ha accettato di risolvere il contratto con le cooperative in corso di anno scolastico? Sono state prese in considerazione strade alternative? Perché si è scelto di indire un bando in pieno anno scolastico, con il rischio, poi verificatosi, di generare una rottura netta con il sistema precedente, mettendo a rischio la continuità per i bambini disabili e creando un forte disagio alle famiglie? Perché in pendenza di giudizio non sono state date informazioni chiare alle scuole, alle famiglie, agli attuali gestori, a Progetto A? Perché l'assessore Della Giovanna e il sindaco Virgilio dichiarano che le cooperative cremonesi erano obbligate a continuare il servizio fino alla sentenza del TAR e invece il Direttore del Settore Politiche Sociali scrive alle cooperative cremonesi che "prende atto" e "accoglie" la loro disponibilità a dare continuità al servizio?". Sono queste le domande che Alessandro Portesani ha posto durante la riunione.

Dopo i dubbi esposti dall'opposizione, la Giunta ha iniziato a rispondere, la prima a prendere la parola è stata l'assessore Marina della Giovanna che ha detto: "È stata una vicenda caotica, abbiamo contribuito tutti: maggioranza, opposizioni e cooperative. Nell'atto di risoluzione del contratto le cooperative si sono impegnate a prorogare il servizio fino all'individuazione di un nuovo aggiudicatario. Nel momento in cui il TAR non si è pronunciato si è ritenuto opportuno procedere con un affidamento. Dal nostro punto di vista, se ci fosse stata la disponibilità ad affidare tempestivamente il servizio a Progetto A, si sarebbe dovuto procedere a una comunicazione alle cooperative, diversamente, nel momento in cui non arriva comunicazione, le cooperative, trattandosi di servizi essenziali e alla luce dell'impegno preso, sono tenute a continuare. Il servizio non ha rischiato alcun tipo di interruzione".

"Abbiamo incontrato 4 gruppi di famiglie in due giorni diversi. Ciò che preme all'Amministrazione è la continuità del servizio" ha commentato l'assessore Roberta Mozzi. "In questi anni solo alcune famiglie hanno avuto la fortuna di poter avere figli seguiti da un solo educatore, altre ci hanno detto che da settembre c'è stato l'avvicendarsi di ben sei educatori. La continuità dell'educatore, se si può garantire, da una parte è meglio, ma l'importante è la continuità del servizio. Le famiglie volevano semplicemente sapere cosa sarebbe successo, sono stati spiegati loro i passaggi, e nessuno si è lamentato. Le famiglie si sono lamentate per un discorso di comunicazione, abbiamo colto la loro richiesta e abbiamo fatto tutti gli incontri necessari. I dirigenti scolastici che abbiamo incontrato ci chiedevano come sarebbe stato organizzato il servizio e cosa avrebbero potuto dire alle famiglie. La loro preoccupazione era di mantenere la continuità del servizio, sapendo benissimo che non sempre la presenza dello stesso operatore è stata garantita dall'inizio alla fine dell'anno".

A concludere il dibattito è stato l'intervento del sindaco Andrea Virgilio: "Si potrebbe andare avanti a oltranza con questo discorso. Io parto da una domanda: ci sono stati dei disservizi? Io penso che che questo percorso sia molto politico e iniziato con l'amministrazione precedente nell'ascolto dei bisogni delle cooperative. L'attenzione è stata posta rispetto ad un'esigenza territoriale, questo è l'atto politico per eccellenza.

Lo Strumento della gara ha una bontà politica perché consente all'amministrazione di contribuire a quelle che sono le evoluzioni progettuali del servizio. L'elemento di carenza forse è stato una dilatazione dei tempi? Può darsi, ma credo che l'etica pubblica voglia che quando si parla da un percorso in cui sono in gioco milioni di euro, ben venga che ci si metta un mese in più. 

Penso sia fondamentale continuare nella discussione pubblica, magari abbassando i toni, ma quello che mi chiedo è: se la gara avesse avuto un esito diverso, saremmo finiti dove siamo adesso? La concorrenza non è migliore rispetto alle cooperative del territorio, ma si pone in una qualità progettuale che ha avuto una valutazione importante. 

Sacrosanto diritto poter ricorrere al Tar, all'Amministrazione è il contenuto della gara che interessa, ma un'Amministrazione in questa fase non aspetta, avvia delle interlocuzioni. Consapevoli dei diritti della parte che non ha trovato l'aggiudicazione del suo progetto, l'amministrazione deve fare il suo percorso.

Per storia siamo consapevoli dell'importanza che le famiglie danno all'agire educativo, ma abbiamo preso atto che ci sono stati sia elementi di apprezzamento e criticità. Qua si agisce sull'aspetto educativo, un elemento su cui l'amministrazione deve porsi. Ben vengano le discussioni sul modello di welfare, l'accreditamento lo usciamo per altri servizi, non c'è una preclusione ideologica. L'attenzione è il rapporto con il terzo settore, l'Amministrazione deve fare passi avanti ma i ruoli devono essere chiari, e quindi l'amministrazione ha il sacrosanto diritto di scegliere i suoi sistemi di amministrazione.

L'elemento mancante in questa discussione è stata l'attenzione sulla progettualità".

Luca Marca


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Giovanni

17 marzo 2025 20:49

Il prossimo Sindaco, meglio sceglierlo laureato magari da Brescia, Bergamo, Mantova, Parma, Piacenza... avrà certamente una qualità progettuale migliore.
Saap a Bergamo, A2A a Brescia, Piscine a Verona e poi in Spagna, Farmacie comunali a PHOENIX Pharma, Camera di Commercio a Mantova... e a Cremona cosa rimane? Piazza Roma-Tamoil... comodamente raggiungibile col treno da tutta la Lombardia, basta avere pazienza.