17 maggio 2024

Nonostante le chiusure c'è ancora chi crede nel centro: tre nuove aperture su Corso Garibaldi e su Corso Mazzini. Abbigliamento, pelletteria-profumeria e una vetrina misteriosa...

Se il pericoloso trend di chiusure che colpisce il cuore della città fa sempre discutere, è giusto discutere anche quando la rotta viene invertita. Sotto al Torrazzo sono ben 3 le nuove vetrine in predicato di aprire. Si comincia con il negozio di abbigliamento Naheva, su Corso Mazzini all'angolo con via Aselli. Un cartello sulla porta a vetri, dietro la quale fa già bella mostra l'intero negozio arredato e illuminato, annuncia l'apertura al pubblico per domani, sabato 18. Su Corso Garibaldi altri due segnali importanti. Proprio di fronte a Casa Stradivari, in quello che fu Calzature Confort Melluso, ora fa bella mostra di sè un roll-up che annuncia l'arrivo di "Le Gioie di Fiore Di Loto", specificando che si occuperà di pelletteria, profumeria, gioielli in acciaio e tanto altro. Due passi più in là, nella vetrina lasciata da upside Down, ora è comparso un misterioso cartello che allude ad un nuovo luogo ispirato da D'Annunzio e dallo spirito "irresistibilmente trascinato al desiderio di cose belle". Si chiamerà "Corè". Chissà quali sorprese regaleranno queste nuove aperture. Nel mentre, ogni tanto fa bene, Cremona tira un piccolo sospiro di sollievo. 


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commenti


Mariateresa

17 maggio 2024 16:58

Le nuove aperture commerciali sono di buon auspicio, auguriamoci che diventino stabili e che l'amministrazione comunale (qualunque sarà') trovi il modo di promuoverle

Marco

18 maggio 2024 04:56

Corso Garibaldi è un po' deprimente, non invita alle passeggiate.
Si potrebbe, se possibile, promuovere una ricerca per cambiare la situazione?
Idem per pzza Stradivari, un po' desertica?
I giovani architetti potrebbero essere interessati?

Giuseppe

18 maggio 2024 08:46

Chi apre un negozio in Corso Garibaldi ha un coraggio da leone.

Monica

19 maggio 2024 08:26

Benvengano le nuove aperture, proporrei di far tenere PULITI i negozi sfitti fino a che non verranno aperti, la città è piena di negozi chiusi e sporchi e in una città come questa che potrebbe essere un gioiello non è per niente piacevole passeggiare e vedere questo scempio. Mi auguro che chiunque vincerà le elezioni possa curare anche questo aspetto.

Manuel

19 maggio 2024 11:12

Premesso che le brutture, le fatiscenze, le zozzerie, si riscontrano un po’ dappertutto (immagino anche a Bolzano), l’idea di costringere i proprietari di immobili, in particolare i più in vista, a tenerli in modo accettabile, non sarebbe male... magari esistono già leggi, regolamenti, codici a cui appellarsi.
Ben ricordo di un palazzo in viale Trento e Trieste, lasciato marcire, poi fatto bonificare d’ufficio ed appartenente ad una notissima famiglia cremonese.
Credo che facendo lo “sforzo” di procedere ai controlli, si incapperebbe in diverse sorprese.