20 aprile 2023

Nuovo revamping per l'inceneritore, interessata la linea fumi. E' il quarto richiesto da Linea Ambiente per prolungare l'esercizio dell'impianto a tempo indefinito

Si allontanano indefinitamente i tempi di chiusura del termovalorizzatore di Cremona. Linea Ambiente Srl ha infatti richiesto il riesame dell’Autorizzazione Integrata ambientale per adeguamento delle migliorie tecniche, per introdurre quelle modifiche non sostanziali rispetto a quanto attualmente autorizzato, che consentano un ulteriore miglioramento delle performance ambientali. In buona sostanza un nuovo revamping della linea 2, dopo quelli già effettuati nel 2007, 2011 e 2015 su entrambe le due linee, finalizzato a prolungare l’esercizio dell’impianto a tempo indefinito. Il revamping interesserà la linea di trattamento fumi per migliorare l’abbattimento delle concentrazioni di mercurio, diossine e metalli pesanti, tramite l’ottimizzazione della temperatura di iniezione dei carboni attivi e l’abbattimento delle polveri, tramite l’introduzione di una doppia filtrazione, con l’aggiunta di un secondo filtro a maniche. E’ stata anche proposta la sostituzione della caldaia esterna per migliorare leggermente l’efficienza di recupero del calore, consentendo una maggiore produzione di vapore destinato alla turbina anche a caldaia sporca. Questo vapore, una volta attraversati gli stadi di alta e media pressione della turbina sarà poi spillato per alimentare la rete di teleriscaldamento, anche se il beneficio energetico sarà limitato. L’intervento di revamping prevederà anche l’eliminazione dei vecchi silos ceneri e relativo sistema di inertizzazione e dello scrubber, che risulta essere già dismesso. Linea Ambiente chiede anche che venga ridefinita a 5 giorni la durata massima di stoccaggio di messa in riserva dei rifiuti sanitari pericolosi, limitata oggi a 24 ore, che permetterebbe un’ottimizzazione della gestione dell’alimentazione dei rifiuti ai forni. 

Il riesame dell’AIA è stato richiesto per conto di Linea Ambiente srl da Econord Ambiente srl “al fine fornire una sintesi non tecnica dei contenuti della documentazione redatta a supporto della procedura di riesame e contestuale comunicazione di modifica non sostanziale” dell’inceneritore. Attualmente le attività di gestione rifiuti autorizzate sono: messa in riserva/deposito preliminare di rifiuti urbani e speciali non pericolosi destinati allo smaltimento, posti in una fossa di accumulo dedicata di capacità pari a 5.650 m3; la messa in riserva/deposito preliminare di rifiuti speciali pericolosi (rifiuti sanitari) destinati allo smaltimento, posti in container dedicato di capacità massima pari a 40 m3; la messa in riserva/deposito preliminare di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da fanghi, in 2 serbatoi da 120 m3 ciascuno, per una capacità complessiva pari a 240 m3 ed il recupero energetico/incenerimento di rifiuti urbani, rifiuti speciali non pericolosi e speciali pericolosi, costituiti dai rifiuti sanitari. Il range di potenzialità di trattamento di rifiuto può variare da 220 a 380 t/giorno. Per quanto riguarda i rifiuti sanitari pericolosi l’impianto è autorizzato per lo smaltimento tramite recupero energetico/incenerimento di un massimo di 10 t/giorno di tali rifiuti. 

 

foto Riccardo Maverick Rizzi

Fabrizio Loffi


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commenti


Gualtiero Nicolini

21 aprile 2023 02:28

Nella città più inquinata d'Europa per essere rieletto promise di chiuderlo
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