Opera Pia Ss. Redentore di Castelverde, la palazzina uffici tornata al suo antico splendore
La palazzina degli uffici, l’edificio simbolo della Fondazione Opera Pia Ss. Redentore Onlus di Castelverde, dove tutto è iniziato nel lontano 1902, è tornata al suo antico splendore. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati tolti i ponteggi dopo i lunghi e laboriosi lavori di efficientamento energetico e sismico – finanziati per oltre 30 milioni di euro grazie al Superbonus 110 - e tutti hanno potuto ammirare un lavoro compiuto con estrema perizia e grande attenzione nel mantenere le fattezze originali. In questi giorni si sta procedendo anche alla sostituzione di tutti i serramenti, comprese le imposte.
Buona parte del cantiere è dunque in via di smantellamento: qualche giorno fa è stato “liberato” lo stabile che accoglie l’asilo nido e il centro diurno integrato, mentre gli interventi in rsd si sono conclusi già da alcuni mesi. Nelle prossime settimane saranno tolti i ponteggi anche in RSA non prima, però, di aver sostituito tutti i parapetti ormai ammalorati e non più in regola con le norme di sicurezza: questo intervento sarà a carico della Fondazione per un totale di circa 125.000 euro.
In realtà la struttura di via Gardinali presieduta dal 2021 da don Claudio Rasoli ha deciso di fare lavori extrabonus per oltre 1.000.000 euro: la vecchia palazzina in disuso tra la cappella e la RSA è in via di ristrutturazione per far posto ad una ampia sala polifunzionale, a nuove cucine, alla palestra di fisioterapia per interni, ad una sala per la formazione dei dipendenti, alla farmacia interna e ad altri ambienti di servizio.
Sono in corso anche i lavori di rifacimento della fisioterapia per esterni, un servizio che riprenderà nella prossima primavera in ambienti totalmente rinnovati e funzionali.
Tutti questi investimenti – compreso il cambiamento del contratto tra Aris ad Uneba che prevede un ulteriore impegno economico annuale di oltre 400.000 euro – sono resi possibili grazie all’azione coraggiosa e lungimirante del direttore generale, dottor Fabio Bertusi, che è riuscito a garantire una solidità economico-finanziaria alla Fondazione.
“L’impegno economico – spiega il presidente, don Rasoli – è notevole e per questo continuiamo a fare appello alla generosità dei cremonesi. L’Opera Pia è nata dalla lungimirante carità di persone libere e forti, ispirate dalla dottrina sociale della Chiesa, e può e deve andare avanti grazie alla solidarietà di tutti. Già diverse persone hanno manifestato attenzione alla nostra struttura, ma i bisogni sono ancora tanti. Una volta terminati i lavori esterni, infatti, dovremo pensare agli ambienti interni che hanno assoluto bisogno di un rinnovamento totale”.
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