Ore 17.45 via Giordano è una camera a gas. Ininterrotta fila d'auto da porta Po fino a via Genala. E cresce l'inquinamento. La protesta dei residenti
Ore 17,45 di mercoledì 6 dicembre. Via Giordano è una camera a gas. Una lunga fila di auto procede a passo d'uomo dalla fontana di Porta Po fino a via Genala. Il parcheggio del nuovo supermercato Eurospar ha i 75 posti costantemente pieni, tante auto sono parcheggiate in via Cadore, in via Giordano, in via Mosa, in via Manini. Figuriamoci se su via Giordano dovessero arrivare anche i mezzi destinati alla Centrale di Biometano di via Bosco. Alcuni residenti ci hanno inviato alcune foto sulla situazione di ieri sera. La mai compiuta tangenziale sud di Cremona rilancia già tutto il traffico su via Giordano e i nuovi insediamenti complicano viverci. Alcuni residenti segnalano l'impossibilità di accedere in auto su via Giordano, in alcune ore, per uscire dal quartiere di residenza (via degli Aceri, via degli Ontani, via Bosco) ma problemi anche nell'immissione da via Bosco. La sistemazione del traffico in via Giordano doveva essere una delle priorità dell'Amministrazione purtroppo al di là delle rotondine all'incrocio Mosa-Bosco-Giordano tutto è rimasto nel cassetto. Ogni tanto sui social ricompare l'idea della tangenziale sud. Difficile tornare su quel progetto. Ma non è stato dato seguito neppure alla sincronizzazione dei semafori, creando nelle ore "più calde" una sorta di onda verde per permettere lo scorrimento del traffico verso l'ospedale: le continue fermate cui sono obbligati i veicoli, genera inutile inquinamento. Com'è noto la fermata e la ripartenza sono i momenti di maggior produzione di inquinanti dei veicoli. Da tempo l'assessorato al traffico pensa di introdurre in via Giordano una pista ciclabile ma oggi, ridurre la carreggiata per una ciclabile, sarebbe controproducente. "Ripristinare gli apparati semaforici in via Giordano eliminando la rotatoria con via Mosa, collegare tutti gli impianti da piazza Cadorna a via Giuseppina, garantendo una velocità di percorrenza minima così da ottenere un percorso con il minor numero di fermate possibili ed un maggiore controllo della velocità. Il raggiungimento di questi standard non coinciderebbe solo all’aumento della fluidità, e della sicurezza ma anche ad una sensibile riduzione degli inquinanti" scrisse in un interessante articolo pubblicato su Cremonasera l'architetto Enrico Bresciani, già dirigente del settore traffico e mobilità del Comune di Cremona.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
Bebo
7 dicembre 2023 08:16
Complimenti ai governanti che hanno cassato la strada sud! Viva!
Angelo
7 dicembre 2023 08:17
Infatti abito in via Giordano chiudo tutte le finestre perché c'è aria non bene!
Sandra PICCIONI
7 dicembre 2023 09:11
Ma come? Non avevano gridato giubilanti la venuta di un nuovo supermercato sotto casa?
Cece
7 dicembre 2023 09:16
Ho abitato per 11 anni in via Giordano, 6 anni fa sono letteralmente fuggito da quel delirio di via dove già allora la situazione era critica trasferendomi in un'altra zona, mai scelta fu più azzeccata visto l'attuale situazione. Non creare soluzioni alternative per deviare il traffico da questa martoriata arteria cittadina e stato uno dei numerosi disastri perpetrati da questa amministrazione.
claudio
7 dicembre 2023 18:45
A mio avviso, sommessamente, suggerirei di ripensare alla strada sud...
Manuel
7 dicembre 2023 19:07
A mio avviso, sommessamente, suggerirei di non più pensare alla strada sud!
Consumo suolo, incursione pesante nel PLIS Po e Morbasco, etc.; in aggiunta, probabile cavallo di Troia per nuove speculazioni a margine, come capannoni, supermercati, etc.: giusto per migliorare la qualità di vita a Cremona.
Certo il market a porta Mosa sarebbe stato meglio evitarlo, in primis per la mancata rivalutazione/ricompensazione storico/paesistica della zona, poi per immaginabili ripercussioni viabilistiche, almeno i primi tempi. Da rimarcare anche l’attuale strozzatura, causa restauri, vicino al semaforo di via del Sale.