6 giugno 2022

Partiti i lavori all'ex Snum, subito abbattuti i primi 3 tigli (2 su via Giordano, 1 su via Mosa). Da oggi una (inutile) raccolta firme di Italia Nostra

Sono partiti i lavori per l'area ex Snum compresa tra via Giordano e via Cadore. E questa mattina i primi tre tigli (due su via Giordano, uno di via Mosa) sono stati abbattuti per permettere l'accesso dei mezzi al cantiere, come da regolare autorizzazione comunale. Poi si procederà alla pulizia di tutta l'area, al restauro delle vecchie mura alla posa di jersey per sperimentare la nuova rotatoria all'altezza di via Giordano-Via Bosco-via Mosa e quindi si passerà alla costruzione del nuovo supermercato. A nulla sono valse le proteste degli ambientalisti (leggi l'articolo) e, ironia della sorte, proprio oggi partiva la raccolta firme lanciata da Italia Nostra di Cremona sulla piattaforma change.org per chiedere di non tagliare neppure i 5 tigli (su 24).

Questo il testo per la raccolta firme: "Ci sono ferite ambientali che sembrano piccole ma che rivelano volontà più grandi, misurando la sensibilità di indirizzi amministrativi rispetto al rapporto che in un luogo preciso si è venuto a creare tra comunità residente e natura. Questo luogo a Cremona è l’area ex SNUM, destinata ad un nuovo supermercato, dove è previsto a brevissimo il taglio di 5 tigli, alcuni di aspetto monumentale, per consentire ai mezzi di entrare nel cantiere. Lunedì 30 maggio la violinista Angela Alessi ha suonato accanto ai tigli per sensibilizzare l’opinione pubblica e chiedere di salvarli.  Ormai la decisione di costruire nell’area un altro supermercato è presa, malgrado si sovrapponga al cavo Cremonella e malgrado la presenza di mura seicentesche di indubbio interesse archeologico. La domanda che come cittadini rivolgiamo all’Amministrazione è la seguente: perché incattivirsi anche contro dei poveri  alberi quando c’è un altro lato dell’area completamente libero da cui facilmente si può accedere ? Ecco allora il senso di questa Petizione rivolta ai decisori: RIPENSATECI! Salvate quei tigli! Non interrompete un filare di essenze pregiate che rappresentano in quel luogo almeno una piccola compensazione alla cementificazione prevista! La rigenerazione urbana prevede una qualità degli interventi che sia almeno decente, non la rozza prepotenza della ruspa!".


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commenti


anna maramotti

6 giugno 2022 14:06

Sembra proprio che non ci sia alcuna attenzione al verde, nonostante continue dichiarazioni di volerlo salvaguardare. Non dimentichiamoci che tutti noi respiriamo l'aria, nessuno escluso. Ed è dovere di tutti avere cura delle nostre piante.

Andrea Ghisoni

6 giugno 2022 16:47

Una raccolta firme non e' mai inutile, almeno fa prendere consapevolezza del problema per chi la legge, a prescindere dal fatto che ormai sia effettivamente in ritardo per fermare l'operazione di taglio piante.