27 ottobre 2025

Per l'assessore Zanacchi "La corsia ciclabile di via Massarotti è sicura". Ha detto rispondendo a Portesani (insoddisfatto della risposta)

La corsia ciclabile di via Massarotti è sicura. Lo ha affermato l'assessore alla Mobilità Luca Zanacchi rispondendo in Consiglio comunale a una interrogazione del capogruppo della lista civica "Novità a Cremona", Alessandro Portesani, che aveva stigmatizzato come la poca ampiezza della carreggiata mettesse a rischio l'incolumità dei cilisti, come avevano segnalato diversi cittadini.

"Su via Massarotti esistono delle corsie ciclabili che non sono piste ciclabili. Le corsie ciclabili sono definite tali secondo l'art 49 della legge 120 del 2020 che non riporto al massimo i consiglieri si formano in merito. Le corsie ciclabili, diversamente dalle piste ciclabili sono creare attraverso segnaletica orizzontale con riga tratteggiata e in assenza di ciclisti sono sormontabili anche dai mezzi a motore. Nascono con l'obbiettivo di tutelare i ciclisti anche dove non è possibile istituire piste ciclabili che secondo la norma devono avere larghezza minima di 1,5 metri. - ha detto Zanacchi - La corsia ciclabile è, secondo il Codice della strada, quella porzione longitudinale della carreggiata, destinata alla circolazione sulle strade dei velocipedi e che può essere impiegata per brevi tratti, anche da altri veicoli se le dimensioni della carreggiata non consentono la circolazione esclusivamente ciclabile. Non va confusa con la pista ciclabile su corsia riservata, che è identificata da una segnaletica differente ed è ad uso esclusivo dei velocipedi. La definizione stradale di corsia ciclabile è stata introdotta dal decreto-legge n. 76 del 16 luglio 2020, convertito con modificazioni dalla legge n. 120 del 11 settembre 2020".

E ha aggiunto l'assessore Zanacchi: "La linea è tratteggiata perché è una corsia ciclabile e non una pista ciclabile. Essendo una corsia ciclabile e non una pista ciclabile, può essere utilizzata anche dai mezzi e quindi il problema non si pone. I rischi delle corsie ciclabili sono generati da un uso improprio non delle corsie ciclabili ma dei mezzi che possono utilizzare le corsie ciclabili e la carreggiata, cioè, auto e biciclette. Le corsie ciclabili generano degli spazi segnalati in modo visivo e chiaro in cui il ciclista è protetto perché all'interno di un perimetro dove in presenza di ciclisti i mezzi a motore non possono andare. Se ognuno rispetta gli spazi che il codice della strada definisce i rischi diminuiscono di molto fino quasi ad azzerarsi. Il pericolo non è generato dalla riga, ma da chi usa in modo superficiale i mezzi di locomozione, qualunque essi siano. La corsia è già in sicurezza, piuttosto dovrà rifare la segnaletica orizzontale e lo faremo a partire dalla prossima primavera".

Non soddisfatto della risposta Alessandro Portesani che, nella sua interrogazione, aveva posto in luce che "in via Massarotti è presente da tempo una corsia ciclabile a raso, delimitata da semplice segnaletica orizzontale; numerosi cittadini hanno segnalato gravi criticità, documentate con rilievi fotografici e misurazioni, che evidenziano rischi per la sicurezza di ciclisti e automobilisti; la corsia ciclabile risulta posizionata tra gli stalli di sosta laterali e la carreggiata, senza alcuna protezione fisica, esponendo i ciclisti a pericoli derivanti da aperture di portiere, manovre di parcheggio e uscita dei veicoli."

Portesani aveva poi messo in evidenza diverse criticità, ad esempio che "la carreggiata destinata agli automezzi misura circa 230 cm, mentre la larghezza degli autobus SETA in servizio è di 255 cm: ciò comporta l'inevitabile invasione della corsia ciclabile da parte dei mezzi pesanti, con conseguente pericolo per l'incolumità dei ciclisti; la linea di demarcazione della corsia ciclabile è tratteggiata e quindi formalmente valicabile dagli autoveicoli, circostanza che riduce l'efficacia della protezione; non di rado mezzi in sosta o in fermata occupano la corsia ciclabile, obbligando i ciclisti a spostarsi sulla carreggiata automobilistica e talvolta sulla corsia opposta; in corrispondenza della zona della fontana si concentrano, in pochi metri, due corsie per auto, due corsie ciclabili e stalli di sosta con linea gialla, con evidente congestione e confusione viabilistica; lungo il tratto insistono fermate del trasporto pubblico locale, con manovre di accosto e ripartenza degli autobus che avvengono sul margine della corsia ciclabile".

Portesani aveva poi interrogato sindaco e giunta per sapere:

  1. se l'Amministrazione comunale abbia verificato la conformità della sezione stradale e delle dimensioni della corsia ciclabile agli standard previsti dal Codice della Strada e dalle linee guida regionali sulla ciclabilità;

  2. per quale motivo la corsia ciclabile sia stata realizzata con linea tratteggiata e non continua, e se tale scelta non riduca la tutela dell'utenza debole;

  3. se, in fase di progettazione o revisione, siano stati acquisiti pareri da SETA e da altri enti competenti sul transito degli autobus;

  4. se l'Amministrazione intenda intervenire per eliminare i rischi, introducendo misure correttive quali protezioni fisiche, ridisegno delle corsie, revisione degli stalli di sosta e della segnaletica, o limitazioni al traffico pesante;

  5. con quali tempi e quali risorse economiche si intenda mettere in sicurezza la corsia ciclabile e la viabilità di via Massarotti. 

Le fotografie sono di Francesco Sessa Ventura


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commenti


Simona Bassini

27 ottobre 2025 18:45

Ma questo assessore Zanacchi dove vive???!?? Ma la faccia lui la ciclabile di via Masserrotti.....veda soprattutto l'ultimo pezzo di ciclabile dove c'è il semaforo!!!!!!
comunque ce ne sono tante in città che sono pericolose.....