2 ottobre 2021

Pesi welter, Esposito la spunta su Cavallucci in un match da applausi

Pronostico rispettato nel campionato italiano dei pesi welter in cui Nicholas Esposito ha respinto l’assalto del generosissimo (e poco altro) Emanuele Cavallucci. E’ stato un match altamente spettacolare grazie al coraggio dell’abruzzese che ha interpretato alla perfezione il suo ruolo di sfidante, attaccando sin dalla prima ripresa a spron battuto pur esponendosi sovente ai colpi d’incontro del detentore e alla combattività del campione, che ha risposto colpo su colpo palesando anche una maggior potenza e precisione e approfittando di ogni occasione offertagli da Cavallucci per piazzare le sue bordate al corpo. Era un match tra due mancini e chi ha saputo usare nel modo più classico il sinistro (Esposito soprattutto negli ultimi due round) ha avuto nettamente la meglio. Cavallucci ha destato sorpresa portandosi avanti nelle prime riprese, ma  a partire dal quarto round la maggior prestanza fisica di Esposito a cominciato a farsi sentire, tanto che lo sfidante ha anche dovuto accusare qualche colpo pesante al corpo che ha faticato a digerire. La svolta alla fine del settimo round quando entrambi hanno cominciato a palesare la stanchezza di un incontro condotto ad un ritmo elevatissimo, ma qui è venuta a galla la miglior condizione fisica del più giovane campione e soprattutto quel fastidioso sinistro che ha cominciato a stamparsi con efficacia e precisione sul volto dell’arrembante abruzzese che, con le braccia appesantite e i riflessi appannati, continuava arrembare senza ormai curarsi minimamente della difesa. Esposito ha avuto buon gioco e da quel momento l’inerzia è stata tutta dalla sua parte. Un match, comunque, da applausi, come poche volte si è potuto vedere tra pugili italiani negli ultimi tempi. Tre i punti di vantaggio, a mio  parere, fatti segnare da Esposito: 97-93. Più meno sulla stessa linea quelli dei tre giudici.

Due cose non mi sono piaciute: il fato che DZN vieti la visione del pugilato ai minori di 18 anni quando la legge italiana consente che combattano i tredicenni! Dovrebbero spiegarmelo. Poi il fatto che in Italia, in un combattimento valido per il titolo italiano tra due pugili italiani, l’incontro venga annunciato in lingua inglese scimmiottando i bravissimi “Ring announcer” al punto di americanizzare persino la pronuncia dei nomi dei protagonisti: che Esposito diventi “Esposito" proprio non mi va, ed è anche mancanza di rispetto per il pubblico tutto italiano pronunciare i punteggi in lingua straniera. Usiamo l’italiano, almeno nel sesto centenario della morte di Dante Alighieri!

 

Cesare Castellani


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