Piazza Mario Coppetti, un'indecenza: sporcizia, cartelli e giochi rotti, scritte, vandalismi ovunque. Un'offesa per l'artista che amava la libertà
Piazza Mario Coppetti, un degrado infinito. Proprio nel cuore di Cremona, tra via Palestro e corso Campi, quello slargo di via Goito intitolato all'artista che amava il bello e la libertà è diventato un angolo indecente. Anche in momenti in cui la città è affollata (come nei week end della festa del torrone) l'immagine di Cremona - pur tra monumenti, musica e opere d'arte - è anche questa. Mai un controllo, nonostante le telecamere, bivacchi notturni e poi sporcizia e degrado in quella piazzetta che è stata lasciata lì dall'incapacità pubblica di realizzare una mediateca dove un tempo sorgeva il Supercinema buttando via progetti e quattrini. Una piazza mai finita, arredi (brutti e raffazzonati) già tutti rotti, scritte ovunque, tavoli e sgabelli imbrattatati, sporcizia. Perchè?
A farsi carico del problema e segnalarlo con fotografie che fanno sobbalzare per il degrado in cui è lascita la zona, è ancora una volta Matteo Tomasoni, già presidente del Quartiere Po e difensore civico della vivibilità della nostra città con le continue segnalazioni di degrado e abbandono della cosa pubblica. "Continuiamo con le segnalazioni di criticità della nostra Cremona anche se, vista la situazione, forse faremmo prima a segnalarvi le residue parti della città che non risultino sporche, trasandate, danneggiate o distrutte. - scrive Tomasoni - Premessa: bandiere, monumenti, luoghi dedicati sono sacri e dovrebbero quindi essere mantenuti nel massimo ordine e decoro. Sono sacri per il ricordo e la memoria che dovrebbero trasmettere a chi li osserva.
Siamo in piazzetta Mario Coppetti tra via Goito e via Palestro a due passi dalla biblioteca civica statale. Dovremmo essere quindi in un contesto di armonia, incontri, relax e convivialità. Purtroppo la situazione reale è quella che vedete nelle fotografie: cartelli rotti, strutture vandalizzate, scritte oscene, ovunque sporcizia e degrado. Ma non è proprio possibile mantenere un minimo di cura e attenzione? Ci sono centinaia di visitatori, studenti, turisti che passano nella zona arrivando dalla stazione. All'inizio di via Palestro la fontana dedicata ai caduti per la libertà, perennemente spenta, è usata come pattumiera senza che l'amministrazione provinciale provveda ad una doverosa e regolare manutenzione. - continua ancora Tomasoni -
Amara considerazione finale: se queste sono le condizioni in cui siamo capaci di tenere i nostri monumenti sarebbe meglio rimuovere le dediche ai caduti per la libertà e al grande concittadino Mario Coppetti. Eviteremmo almeno di offendere e dissacrare la memoria di chi si è sacrificato per noi".
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commenti
PierPiero
18 novembre 2022 09:06
Ah già, la fontana di via Palestro. C'è anche lei.
Ripensando alla mia infanzia, di fontane attive ve n'erano varie. C'era quella dei giardini pubblici, accompagnata dai leggeri zampilli della statua delle naiadi. C'era quella di via Palestro e poi quella di Porta Po.
Abbellivano la città. Ora le teniamo spente e mettiamo i totem. Forse il ripristino delle fontane poteva andare nello stesso capitolo di spesa dei totem ma tant'è. Ora aspettiamo gli stendardi.
Che, magari, quelli di via Palestro e Porta Po avranno stampato sopra una fontana
Mariateresa
18 novembre 2022 10:17
Che degrado in pieno centro! È stato demolito il Supercinema e invece di creare una zona pulita, accogliente con verde ben curato....c'è questo
Questa è soltanto un'altra zona degradata. Cosa vogliamo far diventare Cremona? Che immagine diamo ai turisti?
Nicolini Gualtiero
18 novembre 2022 16:04
Complimenti al sindaco Giunta e funzionari comunali
claudio
20 novembre 2022 18:42
Senza alcuno spirito polemico, mi scusi, come mai "si complimenta" anche con i funzionari comunali che alla fin fine obbediscono a disposizioni superiori?
michele de crecchio
19 novembre 2022 01:44
Inutilmente avevo tempo addietro e più volte, invitato l'Amministrazione Comunale a non compiere il grave errore di dedicare ad un personaggio dignitoso come fu Mario Coppetti, un ambiente urbano singolarmente osceno come quello del gravissimo "guasto" urbano da vari anni, per insipienza degli operatori e mancata vigilanza comunale, perpetrato all'angolo tra via Palestro e via Goito. Già allora tale dedicazione mi sembrava, più che un doveroso omaggio, un beffardo sberleffo alla memoria di un personaggio al quale, per tanti versi, non poca riconoscenza dovrebbe essere dimostrata, in modi però molto meno inopportuni, da parte della nostra città.