Presentata al Pirellone l'edizione 2022 di Fiere Zootecniche Internazionali, a Cremona dal 1 al 3 dicembre. Fontana: "Un settore fondamentale"
È stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Pirelli l’edizione 2022 di Fiere Zootecniche Internazionali dal presidente di regione Lombardia Attilio Fontana, dall’assessore Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia Fabio Rolfi, dal Presidente della Provincia di Cremona Paolo Mirko Signoroni; dal Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e dal presidente di CremonaFiere Roberto Biloni.
Di sostegno della regione al sistema fieristico, apprezzamento per la fiera e battaglia contro i cibi sintetici ha parlato il presidente di regione Lombardia. “Bisogna rivalutare il comparto fieristico- ha detto Fontana-, che è stato a lungo sottovalutato e che io ritengo fondamentale a livello regionale, sia per l’economia che muove, sia per la promozione del prodotto, sia perché ancora oggi la fiera è qualcosa di fondamentale nella quale noi dobbiamo credere, nella quale come Regione vogliamo investire perché ancora riesce ad attrarre grandi flussi di gente, riesce a coinvolgere, riesce a creare quello scambio umano che è fondamentale anche per presentare dei prodotti. Questo settore è fondamentale da un punto di vista economico ma anche da un punto di vista sociale e storico per la nostra realtà. La Fiera zootecnica mi ricorda la mia gioventù, e mi fa molto piacere che ci siano tantissimi giovani che hanno ricominciato a credere nell’agricoltura come ad un modello di sviluppo fondamentale. Noi dobbiamo investire di più in agricoltura affinché possa essere messa nelle condizioni di diventare completamente sostenibile per la vita dell'umanità e ricevere quegli aiuti tecnologici che le consentono anche di essere sostenibile da un punto di vista ambientale. Ho visitato parecchie zone della produzione agricola lombarda e ho individuato tantissime aziende che possono essere considerate circolari, nelle quali non viene buttato via niente perché tutti i reflui residui vengono utilizzati per creare energia rinnovabile. Sostenibilità vuol dire anche alimentazione sana, per questo mi dichiaro completamente contrario al cibo sintetico che va contrastato con tutte le nostre forze”.
Anche quest’anno allevatori da tutto il mondo avranno l’occasione di riunirsi da Giovedì 01 a Sabato 03 Dicembre. Nella nuova edizione 2022 sarà riproposta l’unica Mostra Zootecnica Internazionale alla quale saranno presenti moltissimi capi in gara da tutto il territorio nazionale ed internazionale.
“Siamo nella fase di transizione tra l'attuale programmazione agricola e quella che inizierà nel 2023- ha dichiarato l’assessore Rolfi-. La zootecnia per noi sarà ancora al centro. In Lombardia si alleva oltre il 25% dei bovini da carne italiani, il 50% dei suini nazionali e si produce il 45% di tutto il latte italiano. Siamo il cuore pulsante della zootecnia europea e siamo orgogliosi di un comparto che è economia, storia e tradizione delle nostre terre e che vogliamo rappresenti anche possibilità di futuro per i giovani”.
Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona sono l’unico appuntamento fieristico internazionale specializzato in Italia sulla zootecnia ad alta redditività e rappresentano lo strumento più efficace per fare network con i protagonisti del settore agroalimentare. Anche quest’anno le Fiere Zootecniche Internazionali confermano Cremona come una delle principali capitali mondiali per il settore, con numeri da record. L'evento zootecnico internazionale più importante di sempre in Italia infatti nell’edizione 2022 conta 650 capi iscritti da 130 allevamenti da 8 Paesi, oltre all'esposizione di servizi e attrezzature e soluzioni per la zootecnia che occupa l'intero quartiere fieristico. Al fianco dell'esposizione zootecnica delle razze Holstein, red Holstein, Bruna e Jersey e all'esposizione delle tecnologie e dei servizi per l'allevamento e l'agricoltura si sviluppa il calendario tecnico scientifico con quasi 100 eventi fra seminari, convegni e workshop organizzati da CremonaFiere in collaborazione con istituzioni, università e centri di ricerca oltre che dalle aziende e dalle istituzioni presenti.
“Questa fiera ha 77 anni di storia – ha detto Biloni-. Nel tempo ha dato alla zootecnia italiana una rilevanza internazionale che valorizza tutta la filiera. La presenza di allevatori stranieri conferma il ruolo strategico di una manifestazione aperta a tutti, che ha per sua natura l’obiettivo di includere chiunque faccia parte del comparto agroalimentare. Il territorio lombardo, in cui ha sede, è ricco di centri universitari e di ricerca che sono stati coinvolti, insieme ad altri importanti attori istituzionali regionali e nazionali, in un programma scientifico che guarda agli sviluppi e al futuro della zootecnia, riconoscendone il valore economico e sociale. È l’unica fiera a livello europeo di queste dimensioni e lavoreremo per fare sempre meglio concentrando il lavoro di rete che sinergicamente stiamo portando avanti in questi anni così importanti e cruciali per il settore”.
Ha fatto arrivare il proprio messaggio anche il Presidente dell’ICE, Carlo Ferro: “È chiaro come per ICE la manifestazione Fiere Zootecniche Internazionali giunta alla sua 77esima edizione rappresenta il principale appuntamento in Italia e tra i più importanti nel mondo. Da oltre dieci anni l’Agenzia ICE assiste l’Ente organizzatore, Cremona-Fiere, nel promuovere l’internazionalizzazione della manifestazione e il fatturato export delle aziende espositrici. Quest’anno l’obiettivo di ICE è di portare il numero degli operatori invitati a 100, raddoppiando rispetto al 2019 e più che quintuplicando il risultato del 2021. Sono stati coinvolti 12 paesi europei, tre paesi del Nord America ( Canada, Messico e Stati Uniti ) e due dai paesi asiatici (India e Uzbekistan)”.
“Fiere Zootecniche Internazionali a CremonaFiere è sempre più innovativa ed a respiro internazionale, in grado di intercettare presenze da ogni parte del mondo, con iniziative a carattere tecnico-scientifico, ricerche sperimentali e le ultime novità in campo allevatoriale, con il meglio delle razze che saranno presenti presso i padiglioni fieristici – ha precisato Signoroni.- La 77esima edizione della rassegna presenta da subito numeri da record: oltre 650 capi iscritti da 120 allevamenti e da 8 Paesi e tantissimi momenti informativi, formativi e di approfondimento sui differenti aspetti che ineriscono il mondo agricolo ed allevatoriale” Ha concluso Signoroni: “Questa manifestazione sarà anche un sicuro volàno per l’economia e per il turismo nel nostro territorio, valorizzando le nostre peculiarità agroalimentari, ricettive, storiche, artistiche e culturali, che accompagnano l’eccellenza della nostra agricoltura”.
“Costanza e impegno, sistema e progetti, sempre propositivi, sempre disponibili a creare alleanze- ha aggiunto Galimberti-. Questi sono stati i contenuti e lo stile che ha caratterizzato questi anni e mesi di impegno dei vertici della fiera, che ringraziamo moltissimo, di tutto il suo cda disponibile e presente, di Cremona tutta! E i risultati si vedono. Dopo Fiere di grande successo negli ultimi mesi, ecco ora le nostre fiere zootecniche. Nostre? Sì, certo, di Cremona e del suo territorio. Ma in realtà ‘nostre’ perché di tutta la regione e di tutto il Paese, con un taglio sempre più internazionale di riferimento europeo e mondiale, con numeri che si preannunciano davvero molto significativi. Il nostro sistema zootecnico e agricolo è forte, nonostante le grandi difficoltà che il periodo storico ci pone davanti, ma le nostre aziende, che pure sanno resistere alle intemperie, hanno bisogno di essere ascoltate e sostenute da Europa e Governo, a partire a quanto già in atto e con maggior forza ancora. Il nostro sistema è disponibile a tutti i percorsi di innovazione e di transizione necessari per diventare più forti, per saldare lavoro e ambiente, percorsi di cui è anche già protagonista. In un periodo in cui si parla di ‘carne sintetica’ ed enormi interessi si stanno addensando in quella direzione, noi affermiamo con forza un’altra idea di allevamento e di nutrizione, di salute e di transizione, in cui tradizione e innovazione si uniscono, in cui la terra, gli animali, l’uomo e il cibo sano sono centrali nella visione di presente e di futuro”.
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