Ciò significa, riporta il Messaggero, ripreso da Tg Com 24, che già a partire dalla fase degli interrogatori potranno segnalare i casi a rischio di degenerazione, con la possibilità per le autorità procedenti di assegnare il denunciato a strutture sanitarie (e non) per il suo recupero. Nel dettaglio, di fronte a condotte di "pericolo attuale" o di "reiterazione", gli ufficiali, gli agenti di polizia giudiziaria o il pm potranno sottoporre il soggetto denunciato a un accertamento sanitario temporaneo e obbligatorio, mentre spetterà al gip la facoltà di imporre o meno, nei confronti dell'indagato, "percorsi psicoterapici" per il contenimento dei comportamenti violenti.
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