Primavera, tempo di allergie e intolleranze alimentari. Come una corretta alimentazione ci permette di affrontarle nel migliore dei modi. La parola alla dottoressa Subacchi del MedicinaPo
Primavera, bella stagione, passeggiate nei prati, bel tempo e giornate che si allungano. Ma per molti primavera significa anche allergie e intolleranze alimentari. Come gestirle al meglio per evitare disturbi o problemi più gravi? Ce ne parla la dottoressa Annalisa Subacchi, biologo nutrizionista con solida formazione scientifica e vasta esperienza nella consulenza nutrizionale. Laureata in Biologia presso l'Università degli Studi di Parma, ha conseguito diversi Master in Immunologia ed allergologia, nutrizione e sport, alimentazione vegetariana e disturbi dell’alimentazione, approfondendo temi riguardanti l'alimentazione e le sue implicazioni sulla salute e sul benessere umano. Collabora con il poliambulatorio MedicinaPo di via della Cooperazione, dove è possibile recarsi per un consulto e per approfondimenti.
Allergie e intolleranze alimentari in primavera: come possiamo ffrontarle con una corretta alimentazione?
"La primavera è una stagione che porta con sé il risveglio della natura, ma anche l’aumento di allergie stagionali e intolleranze alimentari. Come nutrizionista, è importante che i miei pazienti comprendano come le allergie e le intolleranze possano influenzare la loro salute durante questo periodo, e come un’alimentazione personalizzata possa fare la differenza. Lavoro in stretta collaborazione presso il Polimabulatorio Medicinapo di Cremona con professionisti quali dermatologo, pneumologo, gastroenterologo ed allergologo, offrendo supporto e strategie nutrizionali mirate per gestire le problematiche legate alle allergie e intolleranze alimentari".
Quali sono le differenze tra allergie e intolleranze Alimentari?
"Spesso, le persone tendono a confondere allergie e intolleranze alimentari, ma sono due condizioni distinte. Le allergie alimentari si verificano quando il sistema immunitario reagisce in modo anomalo a una proteina presente in un determinato alimento. Le intolleranze alimentari, invece, sono generalmente causate da una difficoltà del corpo a digerire o metabolizzare un certo alimento, senza coinvolgere il sistema immunitario. Le intolleranze devivano da un defic enzimatico , il mio corpo non riesce a digerire quella sostanza, oppure da un abuso della stessa".
Ci sono tante allergie e le intolleranze, come possiamo classificarle?
Tra le più comuni, c'è l'intolleranza al lattosio (lo zucchero presente nel latte e nei suoi derivati), causata dalla carenza dell'enzima lattasi, necessario per digerire il lattosio. In primavera, quando si possono consumare più alimenti freschi come yogurt e formaggi, questa condizione può causare gonfiore, dolori addominali e diarrea, soprattutto se non trattata correttamente.
Meno conosciuta è invece l'intolleranza all'istamina, che sta acquisendo sempre più attenzione. L'istamina è una sostanza chimica naturale presente in vari alimenti e prodotta anche dal nostro organismo, rilasciata dal sistema immunitario in risposta a un'infezione o una reazione allergica, ma anche durante la digestione. Nei soggetti con intolleranza all'istamina, l’organismo ha una capacità ridotta di degradarla, a causa di un deficit dell'enzima diammina ossidasi (DAO), che normalmente la scompone. In questo caso, quando si consumano alimenti che contengono alti livelli di istamina, come formaggi stagionati, salumi, pesce conservato, vino rosso o alcuni tipi di frutta e verdura, possono derivarne una serie di sintomi fastidiosi, come mal di testa, disturbi gastrointestinali (come gonfiore, diarrea e nausea), eruzioni cutanee, prurito, congestione nasale e, in alcuni casi, difficoltà respiratorie.
Come va gestita l'intolleranza all'Istamina in questa stagione?
"La primavera, con il suo cambiamento di stagione, può esacerbare i sintomi dell'intolleranza all'istamina. Infatti, i cibi freschi e stagionali, che iniziano a essere consumati maggiormente in questo periodo, potrebbero contenere livelli più elevati di istamina, come nel caso di frutta matura (fragole, banane, agrumi) e verdure fermentate o conservate. Il nutrizionista, in questo contesto, gioca un ruolo fondamentale nell'aiutare il paziente a identificare e ridurre i cibi ad alto contenuto di istamina dalla propria dieta, proponendo alternative che non compromettano l’equilibrio nutrizionale. La gestione dell’intolleranza all’istamina prevede l'eliminazione temporanea o la limitazione di alimenti che scatenano i sintomi e l’introduzione graduale di cibi freschi e facilmente digeribili. Allo stesso tempo, è importante considerare l’integrazione di enzimi DAO per favorire la digestione dell’istamina negli alimenti, ma sempre sotto la guida di un esperto".
Che dire invece di un altro disturbo sempre più frequente, ossia la celiachia e l'allergia al glutine?
"La celiachia è una malattia autoimmune, provoca un’infiammazione nell'intestino tenue in risposta al glutine, una proteina di frumento, orzo e segale. I sintomi variano da disturbi digestivi a stanchezza, mal di testa e problemi cutanei. La primavera, con i suoi cambiamenti nella dieta, può portare a un consumo maggiore di prodotti da forno, aumentando così il rischio di esposizione al glutine per chi soffre di celiachia. Una corretta diagnosi è fondamentale, e un nutrizionista deve aiutare a sviluppare un piano alimentare rigorosamente privo di glutine, evitando contaminazioni e garantendo al tempo stesso un apporto nutrizionale bilanciato".
Quali altre allergie sono legate alla stagione primaverile?
"L’allergia alle graminacee è una delle allergie stagionali più diffuse, che raggiunge il picco in primavera, quando i pollini delle graminacee sono più abbondanti nell’aria. Questo tipo di allergia può provocare sintomi come prurito agli occhi, rinite allergica, difficoltà respiratorie, ma può anche influire indirettamente sulla dieta. In alcuni casi, la cross-reattività può manifestarsi, causando reazioni anche a certi alimenti, come il melone, le pesche e i pomodori, che contengono proteine simili a quelle dei pollini. La cross-reattività tra polline di graminacee e certi cibi è un fenomeno che può confondere chi soffre di allergie, poiché le reazioni alimentari sembrano scatenarsi senza apparente motivo. Un nutrizionista esperto sa come gestire questo tipo di sensibilità, suggerendo alimenti alternativi e modalità di preparazione che minimizzino il rischio di reazioni".
Ci spieghi meglio, cosa si intende con cross-reattività, cos’è e come influenza le allergie alimentari?
"La cross-reattività si verifica quando il sistema immunitario riconosce una proteina in un alimento come simile a una proteina presente nei pollini, portando a una reazione allergica anche in assenza di un’allergia diretta al cibo. Un esempio comune è la cross-reattività tra i pollini delle graminacee e alcuni frutti o verdure. È fondamentale che il nutrizionista sia consapevole di queste interazioni per creare un piano alimentare che eviti il rischio di reazioni incrociate, migliorando così il benessere complessivo del paziente".
Dunque, qual'è il ruolo del nutrizionista nella gestione delle allergie e intolleranze alimentari?
"Il nutrizionista svolge un ruolo chiave, soprattutto durante i cambiamenti stagionali. Una volta diagnosticare le allergie e le intolleranze, il nutrizionista deve lavorare con il paziente per sviluppare una dieta che soddisfi le esigenze nutrizionali senza compromettere la salute. Ad esempio, per chi soffre di intolleranza al lattosio, il nutrizionista può suggerire alimenti senza lattosio o alternative vegetali, come il latte di mandorla o soia, ricchi di calcio e vitamina D. Per chi soffre di celiachia, è fondamentale educare il paziente su come evitare il glutine e gestire una dieta che includa cereali naturalmente privi di glutine, come il riso, la quinoa e il grano saraceno. Per le allergie stagionali come quella alle graminacee, il nutrizionista aiuta a individuare alimenti che potrebbero scatenare reazioni crociate, consigliando una dieta a base di cibi che non comportano rischi, supportando l’individuo nel migliorare la sua salute durante la stagione primaverile.
Un’alimentazione equilibrata e personalizzata non solo allevia i sintomi, ma aiuta a rafforzare il sistema immunitario e a migliorare la qualità della vita, consentendo a chi soffre di allergie e intolleranze di godersi al meglio la stagione primaverile".
"In conclusione, la gestione delle allergie e delle intolleranze alimentari, in particolare durante la primavera, è fondamentale per garantire il benessere delle persone che ne soffrono. Come nutrizionista, la mia missione è offrire un supporto mirato, collaborando con altri professionisti della salute per garantire che i pazienti abbiano un piano alimentare che li aiuti a gestire la loro condizione, migliorando la qualità della loro vita e prevenendo reazioni indesiderate. La primavera non deve essere un periodo di difficoltà, ma un’opportunità per prendersi cura di sé attraverso un’alimentazione consapevole e adatta alle proprie necessità.
Il paziente viene preso in carico presso il Poliambulatorio Medicina Po a 360°: lo specialista può prescrivere gli esami più adatti e può essere supportato nella consulenza nutrizionale per aiutarlo ad affrontare questo periodo nel migliore dei modi".
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