Record negativo per Cremona: siamo la 2ª provincia lombarda per presenza di senza tetto. Peggio di noi solo Milano. Sul territorio oltre 479 persone non hanno dimora, solo 33 di essi sono stranieri
Cremona è la seconda provincia della Lombardia con la percentuale più alta, dopo Milano, dei senza tetto rispetto all’incidenza di persone senza tetto ogni 10mila residenti. E fa segnare una percentuale del 14% (Milano 31%). Brescia e Como sono al 12%. Secondo dati regionali recentemente resi noti nel corso di una seduta del Consiglio Regionale della Lombardia nella provincia di Cremona ci sono oltre 479 ‘senza tetto (16.346 è il dato complessivo regionale), di cui 446 sono italiani e 33 stranieri; una delle percentuali più alte di tutta la Lombardia di ‘senza tetto’ italiani. Altra percentuale negativa per quanto riguarda il territorio locale è la presenza di ‘minori’ senza una domiciliazione. E’ terza in graduatoria dopo le province di Bergamo, Lecco. Seguono i territori di Varese, Pavia, Mantova, Monza-Brianza con valori percentuali superiori alla media. Va sottolineato che la presenza di una quota non piccola di minorenni tra i senza dimora dipende dal fatto che questi ragazzi appartengono a nuclei familiari ‘precari’ o ‘nomadi’ sotto il profilo abitativo e residenziale.
Le persone tra i 35 e i 64 anni sono in Lombardia il gruppo più numeroso in quasi tutte le province dei ‘senza dimora’. Sono in maggioranza italiani, il 33% e con un’età compresa tra i 35 e i 54 anni, il 25% con età superiore ai 55 anni.
Tra le cause scatenanti del fenomeno dell’assenza di dimora, si riscontrano senza dubbio le difficoltà economiche: non meno pesanti e ingombranti sono inoltre le difficoltà di mantenere relazioni interpersonali positive con amici, parenti o colleghi, che si registrano con più frequenza rispetto al passato. Tali difficoltà sono spesso intrecciate con preesistenti forme di dipendenza da sostanze, con disturbi della personalità o con patologie invalidanti.
Da parte sua Regione Lombardia, dal 2015 in poi, ha messo in campo azioni di contrasto alla marginalità e di povertà contattando oltre circa 100 mila destinatari. Oltre 5000 sono stati accompagnati in percorsi strutturati attraverso l’ ‘unità mobile’ e il ‘drop in’. E sempre dal 2015 ha assicurato, attraverso 6 bandi cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo, la realizzazione di 162 progetti sull’intero territorio regionale con un investimento complessivo pari a 16 milioni e mezzo di euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
alfredo
7 dicembre 2023 12:24
...invece di spendere molti soldi per il museo diocesano, sarebbe forse opportuno ristrutturare la casa di Don Mario (dietro al ristorante il Violino) che accoglieva tante persone, poi tutte le strutture della chiesa che sembrano disabitate, via Bonomelli, via Sacchi ...