Rocambolesco inseguimento nel cremasco. 32 punti e 2000 euro di multa. Il sindaco di Crema: “I varchi hanno permesso di individuare l’auto”
Alcuni giorni fa la notizia di un rocambolesco inseguimento. Nuovi elementi si aggiungono alla cronaca dell'evento. Oltre alla denuncia a piede libero per resistenza, all’automobilista milanese che lunedì aveva eluso l’alt intimato dagli agenti della polizia locale dando vita a un lungo quanto rocambolesco inseguimento già riportato nelle cronache locali, sono stati tolti 32 punti dalla patente di guida ed elevate diverse contravvenzioni per un totale di 2.000 euro. Le infrazioni al codice della strada contestate sono state commesse durante l’inseguimento: dagli stop ‘saltati’ per finire a semafori ignorati. Da evidenziare che nessuno ha riportato contusioni e fortunatamente non sono state coinvolte autovetture estranee ai fatti.
Inseguimento che, oltre ad aver visto il coinvolgimento dei carabinieri del nucleo Radiomobile, si era protratto per diversi chilometri: era terminato a Ombriano dopo che l’automobilista di mezza età aveva raggiunto la periferia di Vaiano. La richiesta di controllo della Suzuki (ora posta sotto sequestro) era arrivata dagli agenti di polizia locale impegnati nella centrale operativa che, attraverso i ‘varchi’, avevano verificato come l’auto fosse sprovvista di assicurazione.
“La scelta adottata da questa città e dal territorio di predisposizione di un sistema di ‘varchi elettronici’ - commenta il sindaco Fabio Bergamaschi - si dimostra ancora una volta strategica e vincente. La tecnologia unita al presidio fisico delle forze di polizia rappresenta un binomio efficace per rendere più sicura la nostra città, come dimostra questo brillante intervento. Ringrazio il comando di polizia locale di Crema per il presidio attento del sistema dei varchi. Una competenza sempre più affinata e che il Comune di Crema è lieto di mettere a disposizione di tutto il circondario cremasco nell’ambito del progetto “PLUTO”, sviluppato in seno a Consorzio.it, che fa leva proprio sui varchi del territorio come strumento di protezione comune”.
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