Sciopero settore taxi 24 novembre. Chiesta la riapertura dei tavoli di concertazione e lo stralcio dell'art 8 del ddl concorrenza
I tassisti della Cna di Cremona esprimono forte preoccupazione in merito al DDL concorrenza e aderiscono allo sciopero indetto per il 24 novembre. Aderiranno allo stato di agitazione indetto a livello nazionale, e a Cremona fermeranno le proprie auto, dalle ore 13-14 proprio per non gravare sui cittadini che anche in questo periodo utilizzano i taxi per recarsi all'hub vaccinale, o per servizi sociali. In un comunicato, che di seguito pubblichiamo integralmente, i tassisti spiegano le ragioni che hanno portato alla scelta.
“Ricordato che già nella legge 4 agosto 2017, n. 124, legge per il mercato e la concorrenza, veniva concessa al Governo una delega, da esercitare attraverso il Ministero dei Trasporti e il Ministero dello Sviluppo Economico, per una revisione delle normative di settore tutt’ora in itinere. Rispetto gli obiettivi definiti all’interno della delega prevista nel 2017 è già scaturita una prima parte della revisione prevista e che ad oggi resta carente l’emanazione di tre decreti attuativi, sui quali le rappresentanze qualificate della categoria avevano avviato un tavolo di confronto mai concluso. Ad oggi i decreti attuativi carenti sono fondamentali e richiesti dalle stesse rappresentanze di categoria - prosegue il comunicato - Il decreto sul REN per poter avere con certezza una corretta dimensione dell’offerta di servizio, non conosciuta allo stesso Ministero dei Trasporti.
Il decreto sulle Piattaforme tecnologiche per identificare, distinguere e regolare l’attività di pura intermediazione rispetto quella di esercizio del servizio di trasporto in modalità aggregata, oggi previsto dall’attuale normativa.
Infine il decreto sul foglio di servizio elettronico, strumento che avrebbe dovuto semplificare gli oneri burocratici in capo alle imprese, permettendo di certificare la netta differenza tra i servizi destinati a clientela differenziata (ncc auto) e quelli a clientela indifferenziata (taxi).
Per i motivi sopraesposti non si ravvisa alcuna motivazione per emettere ulteriore delega essendo ancora non concluso il percorso avviato. In considerazione della revisione normativa già in itinere, l’attività svolta dal servizio taxi come servizio pubblico essenziale che verrebbe relegata a mera attività di mercato; con il rischio che le attuali forme giuridiche previste per lo svolgimento dei servizi vengano obbligatoriamente subordinate alla mera intermediazione danneggiando le imprese artigiane che rischiano di vedere vanificati i cospicui investimenti effettuati per garantire qualità, tecnologia e rispetto dell’ambiente nello svolgimento dei servizi di trasporto; della scarsa percezione e considerazione rispetto l’interesse pubblico del servizio. Visto quanto proposto dal Governo attraverso l’articolo 8 del DDL Concorrenza, che prevede l’attribuzione di ampie deleghe al Ministero dei Trasporti e dello Sviluppo Economico, mirate a intervenire sostanzialmente sull’organizzazione del servizio senza alcuna concertazione, le associazioni di categoria sotto elencate chiedono: la riapertura immediata dei tavoli di concertazione, per comprendere gli obiettivi degli interventi e per la definizione condivisa dei Decreti attuativi tutt’oggi carenti: REN, disciplina per le Piattaforme tecnologiche di intermediazione; Foglio di servizio elettronico; lo stralcio dell’art. 8 del DDL Concorrenza;
COMUNICANO
di aderire nella giornata del 24 novembre al fermo nazionale dei servizi dalle ore 13.00 alle ore 14.00, in modo da garantire comunque il servizio di trasporto "sociale" per anziani, portatori di handicap e malati”.
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