Sesta asta a vuoto per il Politeama. Poche decine di migliaia di euro per l'ex teatro ma nessuno batte ciglio, né privati né enti pubblici
E sei. Sesta asta a vuoto per il Politeama Verdi. La prossima, a meno di interventi diretti in trattativa con i liquidatori, sarà a metà novembre. Dunque il Politeama Verdi di Cremona non interessa a nessuno, né a imprenditori privati né ad enti pubblici. Poche decine di migliaia di euro per questo storico immobile a pochi metri da corso Campi ma nessuno batte ciglio. Già, il Politeama. Quanti sanno che c'è, che ne esiste ancora una parte, sia pure ridotta, piallata, mutilata, cementata? Eppure tra via Cesare Battisti e via Arisi, a venti metri da corso Campi ma con la grande cupola visibile anche in lontananza, lo spazio della platea del teatro c'è ancora. Mancano gli arredi, mancano gli stucchi ma quella che la Soprintendenza definisce “spazialità” c'è ancora tutta. Purtroppo sono spariti i palchi, il loggione, le gallerie. Il tutto per ricavarvi dei minialloggi recuperati anche nei locali accessori. Un'operazione sciagu- rata che ha privato la città di un gioiello, restituendo una sala vuota, un grande matita che nessuno si è sentito di utilizzare. Anche perchè la “sal- vaguardia della spazialità” voluta dalla Soprintendenza (che invece ha permesso il saccheggio degli spazi del teatro) impedisce sia la realizzazione di una soletta che dimezzi l'altezza tra l'ex platea ed il vertice del cupolone: una ventina di metri almeno. Cosa farne? Un museo, uno spazio per le mostre, una galleria commerciale? Intanto i resti del Politeama stanno lì. Attaccati al corso principale, nel disinteresse generale. Non valgono più nulla, neppure un'offerta da 80-90mila euro.
Le immagini del teatro Politeama sono di Francesco Sessa Venturi
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