8 settembre 2021

Taglio piante, intervista con l'assessore Bona sui "coni d'ombra" rimasti sulla vicenda: "Agli ambientalisti risponderemo a breve"

Le alternative agli abbattimenti, il tempo intercorso tra la relazione dello studio Miceli-Solari sullo stato di salute delle piante e l'inizio dei tagli, la “moratoria” in via Serio e via Fulcheria chiesta dalle associazioni ambientaliste. E ancora, rimozione delle ceppaie, ripiantumazione e cura del verde in città. Di questi temi abbiamo parlato con l'assessore comunale al Verde, Rodolfo Bona, nell'intervista che segue, facendo luce su alcuni “coni d'ombra” rimasti in queste settimane sull'intervento che sta tenendo banco in città.

Assessore, sugli abbattimenti previsti in via Serio e via Fulcheria, ovvero i più massicci, c'è una richiesta di moratoria delle associazioni ambientaliste, che propongono analisi alternative. Cosa risponderà?

La richiesta formale è arrivata nei giorni scorsi e attualmente è all'attenzione degli uffici per una valutazione tecnica e giuridica.

Non sa dire se verrà accolta o meno?

Allo stato attuale no. Per fare ulteriori analisi serve un parere tecnico e giuridico che attendiamo, ma confido che a breve potremo dare una risposta alle associazioni.

Riguardo ai tempi dell'intervento, la relazione dello studio Solari è arrivata al Comune a metà aprile. Perché i lavori di abbattimento sono cominciati solo a metà agosto, se la situazione è così critica come è stata presentata?

Come sa, i lavori sono in capo all'Aem. La relazione è stata trasmessa alla stessa Aem, che a sua volta l'ha trasmessa al Comune. A quel punto il dirigente dell'ufficio preposto ha fatto le necessarie verifiche. E' stato insomma necessario fare una valutazione complessiva della relazione e solo a quel punto l'Aem ha potuto procedere con la gara per assegnare i lavori (affidati a una ditta di Perugia; ndr). Da parte nostra è stata fatta una comunicazione alla città nel mese di giugno e i lavori veri e propri sono partiti in agosto. Sono pertanto intercorsi tempi tecnici tra la relazione e l'inizio dei lavori.

Al netto della necessità o meno di abbattere, resta il problema del dopo. Conferma la volontà di sostituire le piante tagliate?

Sì, inizieremo subito. La programmazione dei lavori è in capo all'Aem ed è in atto. Verranno rimosse le ceppaie e si procederà con la ripiantumazione durante la stagione silvana, che va da fine ottobre, inizi di novembre, fino a marzo, salvo una sospensione nei mesi più freddi. Inizieremo subito con la ripiantumazione nelle vie interessate dal maggior numero di tagli, via Serio, via Fulcheria, via Marmolada. Anche in questo caso, si farà tutto sulla base di un progetto redatto da uno studio di agronomi proprio per scegliere le piante in maniera opportuna. Pensiamo ad esempio al Frassino mediterraneo.

Un altro elemento che ha fatto discutere è la scelta delle vie oggetto di controllo da parte dello studio di Piacenza. Come mai il Comune ha indicato proprio quelle vie e non altre?

L'incarico è stato affidato dal Comune allo studio di Piacenza nel 2020. I tecnici del servizio serre hanno indicato le vie con le piante da analizzare sulla base di analisi visiva e soprattutto sulla base di precedenti schede. Il verde pubblico è oggetto di osservazione e fondamentalmente si tratta di aggiornare il monitoraggio delle piante che presumibilmente sono a rischio. Questo lo possiamo sapere dalle precedenti schede, che ci dicono, ad esempio, che una data pianta è in classe C e quindi ammalorata. C'è stata dunque una valutazione da parte dei tecnici sulla base delle schede precedenti e sulla base di un'analisi visiva. E' così che si è arrivati a individuare le vie nelle quali era opportuno approfondire.

Questo significa che ci saranno altre valutazioni...

Sì, è un lavoro che deve andare avanti anche in altre zone proprio per tenere sotto controllo lo stato di salute delle piante.

Non c'erano proprio alternative agli abbattimenti? Penso a una potatura anche drastica...

No, gli agronomi hanno caricato le schede delle piante sul sistema informatico del Comune. Ne è emerso che 133 schede classificavano altrettante piante in classe D e in questo caso non sono possibili alternative. E' necessario abbattere la pianta per evitarne il crollo.

Ne approfitto per chiederle se pensate di intervenire per salvaguardare il Torrione, ultimo residuo del castello di Santa Croce, in via Ghinaglia (qui l'articolo).

Sulla struttura si fanno interventi periodici. L'ultimo è stato fatto lo scorso anno. Il tema, in questo caso, è quello dei vincoli della Soprintendenza: noi possiamo effettuare interventi di pulitura, come abbiamo fatto l'anno scorso, ma non sulla struttura. A questo proposito, Aem e Lgh sono già state contattate per procedere con un intervento di pulitura congiunto. Confido che si proceda a breve.

Altro tema emerso ieri: la ciclabile di San Rocco. La barriera sta andando a pezzi...

Sì, ci sono arrivate segnalazioni in merito e confido di poter intervenire anche su quel fronte. Come in quel caso, anche altre barriere in legno andrebbero sostituite. Ma qui è più che altro un problema di fondi. Il budget per gli interventi di manutenzione delle ciclabili deve essere incrementato. Quest'anno abbiamo già fatto uno sforzo notevole in questo senso, ma serve di più, anche perché aumentando il numero delle ciclabili salgono di conseguenza anche i costi per la manutenzione. Il tema è in agenda e anche su questo fronte, attraverso la partecipazione a bandi, contiamo di avere quanto prima le risorse necessarie per questi interventi.

Federico Centenari


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commenti


François

8 settembre 2021 12:00

Mi spiace per il rispetto che porto alla persona, ma le risposte sono tipiche di chi è costretto ad arrampicarsi sugli specchi.

Pasquino

8 settembre 2021 15:52

Come riuscire a non dire nulla parlando per ore

Pietro Ferrari

8 settembre 2021 20:21

D'altronde è anche comprensibile che una persona non potendosi arrampicare più sulle piante si arrampica sugli specchi non sapendo che gli specchi servono per RIFLETTERE. Amen

Danilo Codazzi

9 settembre 2021 07:08

Come ho scritto mesi fa al giornale "La Provincia", segnalo nuovamente che L'ENEA mette a disposizione degli Enti e dei Comuni che ne facciano richiesta le proprie competenze per effettuare studi dell' ambiente di una città, e di realizzare , mediante piantumazione mirata l'abbattimento dell'inquinamento atmosferico .Dato che ce ne siamo accorti anche senza che l'Istat abbia appena scritto che Cremona è una delle città più inquinate d'EUROPA , vogliamo provvedere ?