Tempo di Festa del Nobile salame Cremasco, per molti, “il miglior salume del mondo…”
Allora, si chiama Nobile salame Cremasco (per molti appassionati il miglior salume del mondo), non per questioni di … cremasca grandeur, ma perché si fa solo coi tagli di carni nobili del maiale, formati che danno, al salume, il suo tipico, originale, sapore. Ad eccezione di nervi e nervetti (questi ultimi rientrano invece nella composizione dei cotechini) quindi: coscia, lonza, filetto, coppa, spalla e pancetta, costituiscono il pieno del ‘Nobile’ di Crema. E la fetta non deve essere troppo sottile. Il presidente della Pro Loco di Crema Vincenzo Cappellie il cuoco, purtroppo in pensione, Antonio Bonetti, tempo fa hanno tra le altre cose scritto il saggio Salame Nobile Cremasco,(Editions Later), per arricchire la collana di libretti dedicati, per la maggior parte, alla tradizione gastronomica di pregio cremasca (tortelli, betolina, ma anche pipetto…). Cappelli in particolare è l’artefice principale del volumetto che raccontala genesi del salame nobile cremasco. In particolare, secondo l’autore, il gusto, è imbattibile se confrontato con altre produzioni dei vicini territori, proprio per l’utilizzo delle parti nobili dell’animale, per farlo; ah… pure l’allevamento del maiale, non intensivo, un modo da renderlo ‘felice’ e ben nutrito, arricchisce il gusto finale della prelibatezza alimentare. Particolare non indifferente: per la sua conservazione, poiché la nostra zona (al netto dei pericolosi cambiamenti climatici) è fatta di nebbie e di umido e non di vento e di clima secco, ci si affida alle spezie, non al sale, che determinano un sapore inconfondibile. Franco Bordo, assessore al Commercio e Ambiente, al Salame di Crema, dalla scorsa primavera ha istituito la ‘Festa del Nobile Salame Cremasco’, kermesse in programma, in piazza Duomo a Crema sabato 20 e domenica 21 aprile 2024. Anteprima speciale nella giornata di venerdì 19 aprile, con un convegno per il riconoscimento della Denominazione Comunale (DeCo), di Crema, per l’ottenimento dalla quale proprio la festa di questa primavera, dovrebbe rappresentare un volàno particolare. A sostenere il tutto, l’Assessorato all’Agricoltura della Lombardia, il Comune di Crema, la Strada del gusto cremonese, la Pro loco Crema e le associazioni di categoria. Accanto al Salame andranno ovviamente in vetrina altre specialità cremasche come la spongarda e i tortelli cremaschi. Il tutto insieme a laboratori per bambini, approfondimento sulla cucina cremasca, momenti musicali, merende, pranzi griffati dalle attività, ristoranti compresi, locali e degustazioni a tema. Senza tralasciare le visite ai monumenti del territorio. Alessandro Beduschi, assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste in merito ha le idee chiare: “Il Salame Nobile Cremasco che è espressione della storia del territorio della Bassa Padana e che è un testimonial della qualità del settore primario lombardo”. Alcuni momenti della Festa inoltre saranno dedicati alla promozione della figura professionale del Norcino, professione fondamentale questa per formare chi si occuperà di preparare il prelibato insaccato.
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