2 maggio 2022

Terzo Ponte sul Po, la Regione conferma: "L'opera si farà, ma è necessario aggiornare il progetto a fronte dei cambiamenti della normativa"

Il terzo "terzo ponte" sul Po, opera della quale si dibatte ormai da una ventina di anni, si farà e si farà sulla base del progetto approvato a suo tempo in Conferenza di Servizi. Si rende però necessario un "aggiornamento progettuale" al progetto stesso. L'aggiornamento, spiega Regione Lombardia, si impone "ai soli fini dell’adeguamento alla normativa sopravvenuta". "Il progetto rimane, pertanto, quello già approvato nell’ambito del procedimento ambientale e della Conferenza di Servizi", precisa ancora la Regione, aggiungendo che "al momento le attività in corso competono esclusivamente al concessionario Autovia Padana S.p.A., che opera in stretto raccordo con il Ministero concedente".

I nuovi dettagli in merito alla tanto discussa opera emergono dalla risposta trasmessa oggi dalla Regione Lombardia all'interrogazione depositata tempo addietro dal consigliere regionale Marco Degli Angeli (M5S). "Informazioni in merito alla realizzazione del manufatto denominato “Terzo ponte” tra Cremona e il Piacentino"  è l'oggetto della risposta.

"In merito all’intervento del cosiddetto “terzo ponte” di Cremona (“Raccordo autostradale Cremona-Castelvetro Piacentino”) - scrive la Regione - si ricorda che il 26 giugno 2009 si era conclusa la procedura di VIA nazionale con giudizio positivo condizionato circa la compatibilità ambientale del progetto definitivo dell’opera (decreto 676 del 26 giugno 2009). Regione Lombardia aveva espresso (...25 febbraio 2011), parere favorevole in merito al progetto definitivo aggiornato delle prescrizioni della VIA nazionale. La relativa Conferenza di Servizi si era conclusa con decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 7472 del 30 agosto 2011".

La procedura di appalto, ricorda poi la Regione, "si era poi bloccata in quanto l’opera era inserita tra gli investimenti della concessione di Autostrada Centro Padane S.p.A., scaduta nel settembre 2011. La procedura di affidamento della concessione dell’autostrada A21, avviata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a giugno 2012, si era conclusa con l’assegnazione della stessa ad Autovia Padana S.p.A. in data 1 marzo 2018".

Regione Lombardia, assicura quindi l'ente, "è a conoscenza che la convenzione di concessione sottoscritta da Autovia Padana S.p.A. con il Ministero concedente preveda la realizzazione del raccordo autostradale entro 5 anni dal primo periodo regolatorio".

Ecco quindi il punto dirimente: "L’aggiornamento progettuale si rende necessario ai soli fini dell’adeguamento alla normativa sopravvenuta. Il progetto rimane, pertanto, quello già approvato nell’ambito del procedimento ambientale e della Conferenza di Servizi sopra richiamati: i procedimenti approvativi saranno, quindi, ripetuti, essendo scaduti i termini di validità di pubblica utilità e della VIA, con tempi e modi che verranno definiti dal concessionario autostradale. Al momento le attività in corso competono, dunque, esclusivamente al concessionario Autovia Padana S.p.A., che opera in stretto raccordo con il Ministero concedente".


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