Tra pedalare sull'acciottolato e sul selciato i ciclisti non hanno dubbi e la nuova pista ciclabile di via Santa Tecla resta inutilizzata

Dovendo scegliere tra acciottolato e selciato i ciclisti non hanno dubbi: meglio il marciapiede. E’ così la pista ciclabile di via Tecla, l’unica pista in ciottoli, è servita solamente ad eliminare i pochi posti auto per la sosta riservata ai residenti, per trasferirli a pagamento nel vicino parcheggio di via Santa Tecla. Così la ciclabile di via Santa Tecla, impercorribile da chi ha una normale city bike, va ad aggiungersi al novero di questi percorsi ciclabili tracciati solo sulla carta, nati non tanto da un’attenta progettazione, ma dalla necessità e dall’improvvisazione. Viene il dubbio che, aldilà del risultato involontariamente comico, l’operazione sia stata finalizzata pressoché esclusivamente ad incrementare la sosta a rotazione del parcheggio di via Santa Tecla, acquistato dal Comune.

Lo scopo dell’intervento è quello di limitare l’accesso delle auto in contrada santa Tecla, che connette via Massarotti e via Bissolati, e incentivare invece l’utilizzo della bicicletta a favore di una miglior accessibilità al campus di Santa Monica. Ma anche di creare un corridoio che da palazzo Cittanova, lungo via dei Mille, porti in via Bissolati e da qui, mediante la pista ciclabile di via Santa Tecla in via Massarotti e via Trebbia. In via Santa Tecla è stato ripristinato il doppio senso ciclabile per cui provenendo da via Massarotti, è stata realizzata una corsia ciclabile sul lato sinistro della strada, eliminando così gli stalli riservati ai residenti. Alcuni di questi saranno recuperati sul lato opposto, tra il civico 2 (ingresso alla casa di riposo Arvedi Buschini) e via Bissolati. Lungo questo stesso lato, dove ora c’è la libera sosta, viene invece istituita la sosta regolamentata con disco orario, per un massimo di 90 minuti. Il problema è che la nuova corsia è interamente in ciottoli, con buona pace di ruote, raggi e fondoschiena di ciclisti.