22 luglio 2021

Un anno fa le ruspe al Po e la dispersione della colonia felina. Oggi non ne parla più nessuno, solo Duncan si prende cura dei gatti

E' passato un anno esatto dall'intervento per il consolidamento della sponda del Po poco prima della MAC. Un anno da quando le pale meccaniche sono entrate in azione radendo al suolo piante e arbusti e disperdendo la colonia felina che proprio in quest'area compresa tra la MAC e la sede del Nucleo Forestale, a lato dell'ingresso della Baldesio, da anni aveva trovato il suo spazio ideale.

Era la metà di luglio del 2020. Ne seguirono aspre polemiche, con un dibattito che ha infiammato la città per settimane e con un imbarazzante rimpallo tra enti per quell'intervento arrivato quasi come un fulmine a ciel sereno. “Nessuno ci ha avvisati dell’avvio dei lavori – ha detto a suo tempo la responsabile della colonia felina, Patrizia Tanzini –. Né noi né i referenti dell’Ats, che si occupano delle vaccinazioni e delle sterilizzazioni, abbiamo ricevuto alcuna notifica da parte dell’Aipo, che ha ordinato e pianificato l’intervento”.

A stretto giro era arrivata la replica del dirigente dell'Autorità di bacino distrettuale, Alessio Picarelli: “Abbiamo regolarmente comunicato l’apertura del cantiere all’amministrazione comunale e, successivamente, abbiamo avvisato il servizio veterinario dell’Ats”. A sua volta, l’Ats confermò di aver ricevuto la comunicazione dell'Aipo, ma solo quando le pale meccaniche avevano già sradicato piante ed estirpato arbusti. Insomma, una brutta vicenda che ha tenuto banco per parecchi giorni e sulla quale è calato poi il sipario del silenzio. Della colonia felina lungo il Po non si è più parlato, non se ne è più saputo nulla. I riflettori si sono spenti per accendersi su un'altra colonia felina, quella “sfrattata” da via Bissolati e che il Comune pensa di spostare in via Brescia. Altra storia, altre polemiche.

Lungo il Po, a un anno di distanza tutto tace. Di quest'altra colonia felina a livello mediatico pare non ricordarsi più nessuno, a onta del clamore e dello stracciarsi di vesti seguito all'intervento che ha disperso e probabilmente causato la morte di molti tra i felini che qui vivevano da anni. Eppure qui sopravvive ancora una quarantina di gatti. In molti casi denutriti, popolano con discrezione quattro o cinque aree che vanno dalla MAC alla sede del Nucleo Forestale dove ancora si vede qualche casetta, qualche rifugio.

A pensare a loro erano i volontari dell'Apac di Cremona. Dopo l'intervento delle ruspe diverse volontarie si sono recate regolarmente a portare cibo ai felini lungo il Po. Da quattro o cinque mesi, però, le volontarie dell'Apac qui si vedono poco o per nulla. Qualcuno, qualche privato come Patrizia Tanzini e altri, porta ancora da mangiare nelle vicinanze della sede del Nucleo Forestale e verso la MAC, ma per il resto la colonia lungo il Po ha perso il beneficio dei riflettori dei media locali e delle associazioni. Resta Duncan. Un ragazzo sveglio, di buon cuore e parecchio attivo anche in queste settimane roventi, dove solo a mettere un piede oltre l'ombra di qualche arbusto lungo il Po viene da svenire dal gran caldo.

Vengo qui due o tre volte la settimana, spesso con mia madre”, dice Duncan. “Non so, è quasi come se fossero miei questi gatti, anche se non riesco a prendermi cura di tutti come vorrei”. Duncan arriva in bicicletta, porta del cibo che ripone in piattini di plastica e si assicura che i gatti abbiano sempre qualcosa da mangiare. “Volontari? Qui se ne vedono sempre meno”, dice. “Prima venivano alcune volontarie dell'Apac, ma adesso sono poco presenti”. Fa una pausa. “Diciamo che da tre o quattro mesi non sono più venute, qui”.

Poco dopo l'intervento “della discordia”, un anno fa, Duncan ha denunciato lo stato di denutrizione dei gatti all'Apac, ma non sono arrivate grandi risposte. Così ha deciso di attivarsi personalmente dedicando alcune ore, due o tre giorni la settimana, alla colonia lungo il Po. Nel primo pomeriggio, col sole cocente, i gatti se ne stanno ben nascosti. Duncan passa in rassegna le aree dove sa di trovarli non appena appoggerà il piattino per terra: dalle casette accanto al caseggiato della Forestale alla scaletta che scende verso il Po, poco più avanti, fino ai rifugi seminascosti tra gli alberi poco prima della MAC. "Spostarli da qui e unire le due colonie feline? Credo sarebbe difficile”, commenta, "i gatti sono stanziali e questi sono troppo abituati... la vedo dura”. “Eppure qui la collocazione per molti versi è ideale. Hanno i loro spazi... è vero, è tutto aperto ma non sono mai usciti dalle loro zone, tant'è che qui di problemi o di incidenti non ce ne sono mai stati”.

Fatto è che di una mano Duncan, e con lui sua madre, avrebbe bisogno eccome, che seguire tutto da soli è dura. Eppure, per quelle strane e incomprensibili dinamiche “carsiche”, della colonia al Po s'è tanto strepitato un anno fa, poi non se n'è più parlato sui giornali o pubblicamente. E i riflettori oggi son tutti per la colonia di via Bissolati. Sotto sfratto, sì. Con la prospettiva di finire a ridosso della tangenziale, sì. Con l'opinione pubblica sul piede di guerra (più di mille firme sono già state raccolte contro la soluzione di via Brescia), sì. Ma il problema rimane anche qui, a un passo dallo specchio calmo e liscio del Po.

Nelle foto a scorrimento, Duncan mentre dà da mangiare ai gatti della colonia lungo il Po e le aree interessate dai lavori di un anno fa.

Federico Centenari


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commenti


Annamaria

22 luglio 2021 15:42

Se è vero che è presente una figura "istituzionale" che deve preoccuparsi del benessere animale del territorio del comune di Cremona, credo che la prima cosa da fare sarebbe una segnalazione (quotidiana, fino a che non arrivano risposte ed atti concreti) a questo "garante". I gatti, come tutta la fauna senza "padroni" presente sul territorio, sono sotto tutela di chi amministra il territorio stesso. Certo non è il garante in prima persona ad andare ad accudire i gatti ma deve preoccuparsi che la colonia sia accudita per cibo ed eventuali cure veterinarie. Altrimenti che garante è?

Federico

22 luglio 2021 19:50

Giusta considerazione, ma va ricordato che per sei mesi Cremona è rimasta senza la figura del garante, essendo scaduto l'incarico in dicembre. Solo alcuni giorni fa è stato nominato un nuovo garante del benessere animale. Confidiamo in un cambio di passo.

Pietro

22 luglio 2021 17:05

Quello che è successo un anno fa è disumano. Ma vorrei proprio sapere perché questa colonia non è più presidiata dai volontari. Il Comune non dovrebbe fornire fondi alle associazioni come APAC e altri per pagare cibo e cure veterinarie di tutte le colonie registrate?

Maria Pia Superti

23 luglio 2021 15:33

Non è assolutamente vero che la colonia è abbandonata dai volontari.Probabilmente quando va Duncan, non vede le persone che vanno sempre alla sera. La referente è lì dalle 20 con suo marito e diverse persone offrono cibo.
La colonia non è supportata dall'Apac.