Per la prima volta dopo 80 anni sulle lapidi è stato posato il classico sassolino. Con la mano sinistra, quella del cuore. Nei giorni scorsi il piccolo cimitero ebraico di Ostiano, l'unico nella provincia di Cremona, ha aperto le porte a un folto gruppo di israeliani. Una data storica nella riscoperta di questo scrigno della memoria, un tempo dimenticato e abbandonato ma ora interamente recuperato, messo in sicurezza e trasformato in un giardino dove a primavera fioriscono i lillà.
Ad attendere la comitiva giunta da lontano non poteva che esserci lui, Giuseppe Minera, falegname bresciano in pensione, il custode del camposanto che, con la sua passione, il suo impegno gratuito ma anche la sua competenza, ha salvato e sta facendo conoscere sempre di più i tesori di questo fazzoletto di terra non lontano dall'Oglio. Reduci da un tour tra Milano, Mantova e Sabbioneta, dopo aver visitato la sinagoga, dove sono stati ricevuti dal maestro Alberto Regonini, e il teatro di Ostiano, dove ha parlato la signora Rita Rossi, i turisti, una trentina di persone, uomini e donne, in prevalenza di mezza età, si sono spostati al cimitero. Qui sono in corso i lavori per il rifacimento delle mura perimetrali. Minera, da buon padrone di casa, ha provveduto a togliere la betoniera, i sacchi di sabbia, i secchi e i bidoni dell'acqua, oltre a rimuovere i detriti dei calcinacci e cose varie. “La visita è cominciata puntualmente alle 15 ed è durata tre ore - racconta Minera -. Gli israeliani, gentilissimi e molto socievoli, parlavano ebraico e inglese, io solo l'italiano. Tuttavia la loro guida, il dottor Uri, ha fatto da interprete. In questo modo è stato possibile ascoltarci, confrontarci e capirci. E' stato recitato il Kaddish, la tradizionale preghiera dei morti. E anche questa è una prima volta. Una componente del gruppo mi ha fatto notare che proprio quel giorno ricorreva l'anniversario della scomparsa di una donna sepolta in quel luogo. Ci siamo soffermati su alcuni simboli ebraici posti sulle tombe”. Il pomeriggio è volato. “Avviandosi al pullman, i visitatori hanno donato a me e agli amici che avevo invitato un piccolo ma graditissimo sacchetto contenente dolciumi tradizionali da consumarsi a Capodanno”. Per il guardiano delle 41 pietre tombali (la più antica risale al 1812, la più recente è del 1943) e degli epitaffi “è stato un momento intenso, emozionante. Sono contentissimo”. Allo stesso tempo Minera non nasconde una certa delusione per quella che considera un'occasione persa. “Tranne un rappresentante della Pro loco, al cimitero non si è presentato nessun componente dell'amministrazione comunale. Peccato”. Ma il custode-storico si consola guardando avanti. “Per la Giornata della memoria, il 27 gennaio, si è già prenotata una scolaresca bresciana. Sarà la prima da fuori Ostiano”.
Come detto, i lavori di restauro, seguiti dall'architetto Giovanni Mambreani d'intesa con la Sovrintendenza di Mantova, sono praticamente finiti. Nei mesi scorsi era stata portata a termine la fase iniziale dell'opera: la sostituzione dei mattoni vecchi e non più recuperabili del muro di cinta con mattoni nuovi, legati con una tessitura di malta di calce. Poi si è passati alla seconda fase del rifacimento delle parti mancanti dell'intonaco e del consolidamento di quello esistente. Intanto, Minera trascorre le sue giornate tra il lavoro al cimitero per tenerlo sempre in ordine e gli studi in Biblioteca per approfondirne sempre di più la storia.
commenti
michele de crecchio
8 novembre 2022 22:05
Mi auguro che altrettanta attenzione venga, prima o poi, riservata anche al pregevole cimitero ebraico di Monticelli d'Ongina, paese per tanti versi legato a Cremona, città nella quale purtroppo vennero, a suo tempo e per iniziativa di Farinacci, stampate le pagine italiane più spietate contro tale egregio popolo, che pure tanto aveva contribuito alla crescita economica, culturale ed artistica della società europea!
Giuseppe Minera
9 novembre 2022 21:49
non mi sembra trascurato il cimitero di Monticelli che visitai alcuni anni fa ed e' tuttora in uso . la fam. Soavi di Monticelli e' di origine ostianese . il rabbino Angelo Basola ivi sepolto e' stato rabbino di ostiano