Via Bergamo, tagliate tutte le piante dichiarate pericolose lungo la massicciata ferroviaria. L'intervento dovrebbe prevedere ora la ripiantumazione di nuove essenze
Non è certo passato inosservato il taglio di alcune piante lungo la massicciata ferroviaria, in via Bergamo, trafficatissima strada cittadina.
Diversi alberi quindi non fanno più parte di quello scorcio di panorama cittadino, tagliati per motivi di sicurezza dopo che lo scorso aprile la caduta accidentale di un albero aveva causato gravi danni alla linea ferroviaria, come comunicato direttamente da Ferrovie dello Stato; erano dunque seguite delle valutazioni tecniche congiunte tra Ferrovie dello Stato ed il Comune per valutare la reale situazione di quegli alberi e trovare una soluzione in grado di salvaguradare il verde cittadino ma allo stesso tempo di tutelare la sicurezza pubblica. Da qui si leggeva che l'orientamento sarebbe stato quello della potatura piuttosto che dell'abbattimento, al fine di preservare il più possibile il verde cittadino.
Ma oltre al mantenimento del verde, erano stati avanzati anche perplessità in merito alla tenuta del terrapieno stesso, una volta tolte le piante e di conseguenza una volta che anche le radici avessero perso la propria capacità di stabilizzare e compattare la massicciata.
Lo scorso 14 luglio corso era stata Paola Tacchini, consigliere di minoranza, a presentare un'interrogazione per chiedere lumi sulle scelte riguardo gli alberi, dal momento che, dalla segnalazione di una concittadina, quella contrassegnati in giallo era la quasi totalità delle piante presenti sulla massicciata e che "negli ultimi anni le piante cittadine contrassegnate con la pittura gialla venivano immancabilmente tagliate completamente" e che , sempre secondo le parole di Tacchini "consultandomi con alcuni esperti, la loro valutazione è che le piante non sembrano malate".
La preoccupazione dunque ancora una volta era quella di tagliare alberi non malati o non pericolosi a discapito del verde cittadino in un contesto, come quello di Cremona, di forte inquinamento dell'aria che ci colloca ai primi posti tra le città più inquinate in Europa.
La risposta all'interrogazione è arrivata poi ad inizio settembre da parte dell'assessore all'ambiente e protezione civile, Simona Pasquali, che spiegava come all'ispezione visiva degli alberi si fossero riscontrate "numerose criticità soprattutto per gli esemplari di robinia presenti"; inoltre, essendo il terreno di prorpietà di RFI, "è stata loro cura trasmettere una perizia agronomica all'attenzione del servizio verde del Comune dove si è richiesto l'abbattimento di tutte le piante presenti per ragioni di sicurezza".
Non essendoci altra via che l'abbattimento, dunque, "sarà eseguita una ripiantumazione nel medesimo lotto dove continuerà ad esserci presenza di piante e di radici, ancorchè la destinazione finale della nuova piantumazione deve essere ancora delineata in quanto si è in attesa di un progetto generale di ripiantumazione. Verrà potenzialmente garantita una piantumazione quantomeno al piede della scarpata".
Quindi sul tema della stabilità, ancora Pasquali spiegava nella risposta all'interrogazione di settembre che "la proprietà dovrà comunque mandare una dichiarazione circa il mantenimento delle condizioni di equilibrio statico della scarpata, tenendo conto che la scarpata in questione è di proprietà di RFI ed è a sostegno del sedime ferroviario".
Oggi quindi i lavori di rimozione degli alberi: "si tratta di circa una ventina di robinie che erano state identificate come pericolose, due addirittura erano già cadute, fortunatamente senza fare danni -spiega Pasquali- mentre i dieci cedri potranno restare al loro posto. Di sicuro tutti gli alberi abbattui verranno compensati da RFI. Ora resta da valutare, insieme a Ferrovie dello Stato, se sarà opportuno ripiantumarle ancora lungo la scarpata, tenendo conto che sopra si trova la massicciata della ferrovia; in caso contrario, sarà il Comune ad indicare alla società dove posizionarle".
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commenti
Stefano
21 gennaio 2025 23:14
Condivido pienamente l'intervento eseguito, anzi lo auspicavo da anni ed ancora più esteso di quanto fatto, coinvolgendo anche i cedri e tutte le piante avvolte dall' edera. Non pericolose dice qualcuno quelle piante. ? Tutt'altro ad alto rischio ed infatti dei precedenti ci sono già stati. Certamente ora bisognerà controllare la stabilità del terrapieno ma a ripiantumare non più con alberi alti. Meglio arbusti.
andrea
22 gennaio 2025 10:32
Sono perfettamente d'accordo. Percorro la ciclabile ogni giorno per andare a lavorare e più di una volta mi sono chiesto cosa aspettassero a provvedere. Negli ultimi 2 anni erano già cadute sulla ciclabile 3 piante oltre ad innumerevoli rami. Per fortuna non si è fatto male nessuno
Nicolini
22 gennaio 2025 06:31
La cura del verde di Cremona continua !
Complimenti !