Violenza sulle donne: dal 1° giugno ad oggi i numeri degli interventi dei Carabinieri parlano di 27 casi di maltrattamenti in famiglia. L'impegno quotidiano dell'Arma per contrastare il fenomeno
Il fenomeno della violenza sulle donne si spiega in tutta la sua crudezza lasciando parlare i numeri, che raccontano una realtà sconcertante. Nel cremonese infatti sono stati registrati, in poco più di due mesi, 27 casi di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, 3 arresti in flagranza di reato e 5 arresti.
L'impegno dell'Arma, in particolare quello prioritario e quotidiano del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cremona, è volto a garantire la sicurezza delle donne, preveniendo tutte quelle situazioni che possano degenerare, prestando particolare attenzione ai cosiddetti “reati spia”, ovvero a quei delitti come gli atti persecutori, i maltrattamenti contro familiari e conviventi e le violenze sessuali, spesso precursori di epiloghi tragici e fatali per le vittime. Anche in questo periodo estivo l’Arma, con le sue Stazioni dislocate su tutto il territorio provinciale, ha confermato il proprio contributo nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno, ben consapevole delle difficoltà di intercettare in anticipo - a differenza di molte altre fattispecie di reato - i singoli episodi, che spesso si manifestano nella loro gravità e che arrivano ad essere denunciati dopo molto tempo rispetto all’inizio degli atti vessatori, in una fase già critica per l’integrità fisica e la sicurezza delle vittime.
Attraverso il lavoro costante e la continua opera di sensibilizzazione contro il fenomeno dei questi atti persecutori e di tutti quei reati spia che è necessario imparare a riconoscere per tempo, nonché la particolare attenzione verso i casi di maltrattamenti in famiglia e percosse con vittime le donne, ha permesso come si diceva poco sopra, dal 1° giugno al 19 agosto 2025 di perseguire 27 casi di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, 3 arresti in flagranza di reato e 5 arresti a seguito di esecuzione di misure cautelari dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alle persone offese, emesse dall’A.G. nei confronti degli autori dei citati reati, con l’applicazione di 4 braccialetti elettronici.
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