Welfare, Portesani: "Bene che il consiglio comunale abbia approvato la nostra mozione sul salvataggio di Antares. Ora si passi ai fatti: non c'è più tempo"
“Come ‘Novità a Cremona, siamo soddisfatti che il Consiglio Comunale all’unanimità, seppur leggermente emendata, abbia approvato la nostra mozione sul salvataggio della cooperativa sociale Antares. Sindaco e Giunta si sono finalmente presi l’impegno, davanti a tutta la città, di mettere al sicuro l’attività della cooperativa salvaguardando soprattutto i posti di lavoro e la possibilità per giovani disabili di proseguire il loro inserimento nel mondo del lavoro”. Lo dichiara Alessandro Portesani capogruppo della lista civica ‘Novità a Cremona’ e candidato per il centrodestra alle elezioni amministrative.
“Ora mi aspetto – spiega Portesani – che la soluzione sulla sede dove ospitare Antares durante i lavori nell’ex ospedale sia trovata in fretta. La scadenza per l’inizio degli interventi è tra pochi mesi. Urge entro febbraio identificare con certezza un nuovo sito produttivo. Lasciamo all’amministrazione la libertà di trovare il luogo e lo strumento amministrativo perché la questione sia risolta il più in fretta possibile”.
"Non è più il tempo delle parole: ma è quello dei fatti”, dice ancora Portesani. “Vigileremo affinché nel progetto di restauro del complesso di San Francesco siano ripristinati gli spazi, che nel primo progetto, erano destinati alla stessa cooperativa. Ripeto: sarebbe un gravissimo errore non riportare quei lavoratori e quei ragazzi disabili in quel luogo. La loro presenza originaria ha dato infatti la possibilità all’Amministrazione Pubblica di creare proprio lì l’ambizioso progetto ‘Giovani in centro’. Per Antares non rientrare nei nuovi locali sarebbe una grande beffa, oltre un enorme danno”, conclude il capogruppo di ‘Novità a Cremona’.
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commenti
Michele de Crecchio
30 gennaio 2025 19:11
Da decenni ormai, l'intero piano terreno della lunghissima ex chiesa di San Francesco (edificio che i cremonesi si sono da tempo abituati a chiamare "vecchio ospedale" anche se del vero vecchio ospedale costituisce, di fatto, solo una modesta porzione) è occupato da magazzini comunali, nonché da laboratori e depositi utilizzati dai non pochi operai dipendenti comunali che, in passato, garantivano buone modalità e tempestività di intervento in molteplici settori delle attività comunali. In particolare, era stata qui, ormai da anni, trasferita la tipografia comunale (in precedenza collocata al piano terreno del palazzo comunale). Era, in passato, buona prassi di molti servizi comunali far svolgere esperienze di lavoro, utili a far loro "imparare un mestiere", soprattutto a ragazzi in difficoltà (personalmente ricordo, con tanta simpatia, il lavoro che, in tale direzione, sapeva fare il falegname Ottoli). Altrettanto avvenne nel caso del servizio stampa comunale e la collaborazione di ragazzi con vari tipi di difficoltà fu preziosa per garantire la continuità di tale preziosa attività quando, con una scelta che personalmente non mi ha mai convinto, l'amministrazione comunale si orientò a non più sostituire gli operai comunali quando questi, progressivamente, raggiungevano l'età della pensione (attualmente un solo operaio è ancora in servizio, credo addetto agli impianti elettrici).
Pur non essendomi mai direttamente occupato di queste vicende, credo che l'inserimento progressivo della cooperativa Antares, specializzata proprio nel garantire una preparazione professionale a ragazzi in difficoltà, sia stato in verità fondamentale, sia per garantire la continuità di un prezioso servizio comunale, sia per garantire, all'interno del comparto urbano interessato quella presenza e vigilanza continue che nel concreto non esiste più, da quando il Comune ha rinunciato anche alla figura dei dipendenti-custodi (altra scelta che, da inguaribile "laudator temporis acti", non ho mai condiviso!)