22 giugno 2024

Desiderio e avvenire, Desiderio nostalgico e Desiderio incolmabile le prossime tre dissertazioni di Francesca Nodari (a Ostiano), Catherine Chalier e Maurizio Bettini al FLO

Sarà Francesca Nodari, filosofa levinasiana e allieva di Bernard Casper e Direttore Scientifico del Festival giunto alla sua diciannovesima edizione, ad aprire la quarta settimana della maratona del pensiero. Lunedì 24 giugno alle ore 21:00 nella suggestiva cornice del Castello Gonzaga di Ostiano, nel cremonese, comune che già agli albori del Festival ne fece parte, Francesca Nodari interverrà su Desiderio e avvenire: «sottolineando la differenza tra l'essenza del concetto ed il suo bisogno». Nel suo intervento, si chiariranno due concetti: «da un lato, il godimento del soggetto in una condizione di piacere egoista e solitario; dall'altro, il desiderio che guida l'evoluzione dell'io, riconoscendo l'amore non come fusione ma come dualità, il mistero dell'altro. L'io deve iniziare qualcosa con se stesso, trovando nel desiderio una continua fame insaziabile, poiché l'altro sfugge sempre alla sua presa. Il desiderio è un impulso temporale che evidenzia l'asimmetria tra l'io e l'altro, portando l'io a prendersi la responsabilità per gli altri fino alla morte. Il desiderio ha una doppia significazione: un rimpianto e un movimento verso un futuro inafferrabile, mentre la carezza è la speranza concreta nel presente e l'attesa di un avvenire puro».

Nel corso della serata saranno anche esposte le opere del Contest Accademia Santa Giulia, frutto della collaborazione tra la Fondazione Filosofi lungo l'Oglio e l'Accademia S. Giulia di Brescia, che unisce filosofia e arte per stimolare la creatività dei giovani artisti e premiare l'opera che meglio interpreta il tema del Festival.

L'intervento successivo, in programma martedì 25 giugno, sempre alle ore 21:00 nella splendida corte del Castello Guaineri di Roncadelle, vedrà invece Catherine Chalier- tra le massime filosofe europee e allieva di Emmanuel Levinas - dibattere sul Desiderio nostalgico: «per esplorare la complessità di un sentimento che non si limita a guardare al passato con rimpianto». Il desiderio nostalgico, secondo la filosofa, non è solamente rivolto verso un passato che cercherebbe vanamente di ritrovare; piuttosto, esso prende in considerazione la sofferenza del presente, ma rimane alla ricerca del poco di bene che ciascuno porta in se stesso, e a partire dal quale potrebbero germogliare le primizie di una riparazione del mondo. Questa visione del desiderio implica una speranza attiva, una ricerca costante di un bene intrinseco che, se coltivato, può contribuire a trasformare il mondo. Nel contesto della sua riflessione, Chalier invita a considerare il desiderio nostalgico come un'energia positiva che, anziché immobilizzare, spinge verso la crescita e la trasformazione: un desiderio che riconosce le ferite del presente ma che non si lascia sopraffare da esse, cercando invece di trovare e coltivare quei semi di bene che possono portare a una rinascita. 
«Un'opportunità di riscoperta e rigenerazione che deve richiamare le persone verso le proprie responsabilità nei confronti degli altri, una forza che, pur consapevole del dolore e delle perdite, si rivolge con speranza e determinazione alla costruzione di un mondo migliore». 

All'antropologo Maurizio Bettini toccherà invece mercoledi 26 giugno alle ore 21:00 in Piazza Garibaldi a Orzinuovi intervenire, proponendo una lectio dal titolo: Póthos. Desiderio incolmabile e creazione di immagini.  Per lo studioso, sottile classicista, sono numerosi i miti e i racconti dell'antichità che evidenziano il legame intrinseco tra il desiderio incolmabile – póthos per i Greci e desiderium per i Romani – e la creazione artistica di immagini. Questi racconti suggeriscono che la primissima immagine creata da un artista, insieme all'intera pratica della scultura e della pittura, rappresenta una risposta culturale alla profonda nostalgia causata dall'assenza di un essere amato. In altre parole, per Bettini, l'arte nasce come tentativo di colmare il vuoto lasciato dall'oggetto del desiderio, trasformando l'assenza in una presenza visibile e tangibile attraverso l'immaginazione e l'abilità creativa.

Gli incontri menzionati sono ad ingresso gratuito, senza necessità di prenotazione.

Maggiori informazioni sul programma e calendario della Kermesse al sito www.filosofilungologlio.it


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