4 maggio 2025

Cosa ne pensano del nuovo ospedale non solo gli "eletti" ma i rimanenti 162.000 cittadini?

Il 14 febbraio scorso il movimento ha inviato al DG dell’Asst Dr Belleri una PEC con alcune richieste in merito al percorso informativo dell’Azienda ospedaliera riguardante la costruzione del nuovo ospedale a Cremona.

Nella missiva abbiamo riassunto quanto è stato fatto dal Direttore Generale nel 2024 per “informare” i dipendenti ospedalieri, i politici locali, le associazioni e “gli appartenenti a tutti i profili professionali” delle caratteristiche del progetto vincitore dell’arch. Cucinella e gli abbiamo chiesto, come più volte è stato promesso, di organizzare a maggio una o più assemblee cittadine ed incontri con la gente dei più popolosi 50 paesi dell’Asst, un’ampia area provinciale che assomma a circa 163.000 abitanti.

Come nel foglio di cronaca “salute e territorio” pubblicato on line da La Provincia e come la risposta pervenuta via PEC sempre ieri al nostro movimento, Belleri risponde ribadendo l’elenco degli incontri “informativi” attuati nel 2024 e nei primi mesi del 2025 specificando che “Appare evidente come il dialogo si stia sviluppando secondo un criterio rigoroso, attraverso il coinvolgimento dei rappresentanti eletti dai cittadini... fino al coinvolgimento dei “comitati di quartiere”.

Inaccettabile per il nostro movimento ritenere sufficiente che si debba informare solo la catena degli eletti di ogni ordine e grado escludendo il 99% dei cittadini. Sarebbe stato più credibile e più proficuo un coinvolgimento dei cremonesi prima dell’inizio dell’iter che ha portato ad indire la gara internazionale attraverso dibattiti anche con assemblee indette dai Consigli di Quartiere. Per due volte in questi due anni abbiamo chiesto la collaborazione ai Consigli di Quartiere e ai Sindacati... minacciati dai politici locali hanno rifiutato l’invito e si sono allineati, pronti quando saranno convocati i soli consiglieri di Quartiere ad applaudire al nuovo ospedale senza alcuna riserva... e senza alcuna conoscenza delle alternative possibili e molto meno costose.. I più informati di loro ripetono la favoletta, “tanto i soldi ci sono”, “ tanto non si possono spostare finanziamenti da un capitolo all’altro del bilancio regionale e/o nazionale...!”

Informiamo i meno creduloni che in queste settimane il bilancio dello Stato Italiano dovrà rastrellare miliardi per le spese militari e il riarmo per arrivare, e anche superare, il 2% del PIL.
Dove troveranno questi fondi se non dalla sanità e/o dalla scuola ? Ma il Dr Belleri ha assicurato i sindaci che i soldi che mancheranno, sicuramente a causa dell’insufficiente finanziamento di 280 milioni per il nuovo ospedale, NON saranno recuperati dai privati: lo Stato provvederà nello stesso modo di sempre. E il debito pubblico salirà a vette ben oltre i 3.000 miliardi

...l’ASST di Cremona ha avviato gli incontri pubblici sul progetto del nuovo ospedale nel 2024, dopo che: 

la decisione politica e tecnica di costruire un nuovo ospedale era già stata presa senza preventivo “concorso di idee” che consentisse di valutare anche l’ipotesi concreta della riqualificazione era già stata bandita e aggiudicata la gara per il progetto di fattibilità.

In pratica, il percorso partecipativo è servito non per valutare se costruire o meno un nuovo ospedale, ma solo per informare e “coinvolgere” i cittadini in una decisione già presa. Questo è ciò che si definisce “partecipazione a valle”, che non soddisfa i requisiti sostanziali di una vera consultazione democratica, è una scelta che va contro lo spirito della legge. Secondo il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, che recepisce la Convenzione di Aarhus, la partecipazione del pubblico dovrebbe avvenire prima che vengano prese decisioni sostanziali, consentendo ai cittadini di influenzare l'esito del processo decisionale.

Si può senz'altro parlare di processo non trasparente e scarsamente partecipativo.
La comunicazione successiva può essere percepita come strumentale o “addomesticata”, specialmente se:

-non vengono ammessi interlocutori contrari; o se ammessi, come è avvenuto con l’incontro con i sindaci il 10 marzo, è stato espressamente “vietato filmare e intervenire per i non sindaci” notizia che nell’articolo di Salute e Territorio il Dr Belleri “si è dimenticato di dire”...

-non si dà spazio a valutazioni indipendenti; se dovessimo calcolare lo spazio riservato a chi è contrario al nuovo ospedale in dibattiti pubblici organizzati da parte dei sostenitori del nuovo H.. sarebbe facile dire “zero minuti”.

-non si espone pubblicamente il confronto costi-benefici tra possibili e documentate alternative; ne risulta che un comune cittadino dell’Asst sente una sola musica. La voce di chi propone altre soluzioni è soffocata da un velo di silenzio inquietante.

Ad una nostra precisa proposta il Dr Belleri ci risponde “Il programma della giornata di studio, cui si fa riferimento nella nota del “movimento”, è attualmente in fase di definizione e, al momento, non è ancora stata individuata una data precisa per il suo svolgimento, si ritiene di conseguenza prematura ogni considerazione al riguardo.”

Ma la nostra domanda non era “se le assemblee” si faranno, ma “come si faranno”. Così come il movimento chiede “non come verrà costruito il nuovo ospedale” ma “se verrà costruito il nuovo ospedale”. Infatti il progetto dell’arch. Cucinella riempie i sogni dei circa 1000 cremonesi intrattenuti da telegrafiche esposizioni di un progetto sempre in divenire, senza un contradditorio emerso nella sala convegni e successivamente reso noto al pubblico. Dal 30 novembre 2023, con magnificenza di particolari e di giochi acquatici e sportivi degni della imminente fiera di San Pietro, si è passati negli ultimi incontri informativi, senza dire che cosa c’era prima e che cosa si è perso rispetto al primo progetto Cucinella. Nei recenti incontri sempre “informativi” il Dr Belleri ha parlato di un progetto molto ridimensionato nel numero dei piani, dai 9 piani presentati il 30 novembre 2023 alla presenza dei VIP cittadini agli attuali 7 piani. Non è più stato citato il famoso laghetto con mitigazione del clima dell’intera area ospedaliera, assente la pista pedonale che si inerpicava sui tetti del nosocomio... ed altre amenità che fanno pensare a quanto la realizzazione di questo “futuribile ospedale” sia legato ad un esiguo budget disponibile tanto che fra qualche mese anche le camere singole a forma di trapezio saranno trasformate tutte o quasi a camere con due letti per poter recuperare il taglio ora dichiarato di 150 letti.

Dire che questo ridimensionamento, come ebbe a dire il Dr Belleri, è frutto di una accurata riorganizzazione dovuta ai suggerimenti dei sanitari coinvolti negli incontri del 2024 è contradditorio con le aspettative iniziali, e sarebbe ancor più deludente per tutti coloro che potendo studiare con calma i dati del primo progetto e del secondo progetto Cucinella, li potessero confrontare con la nostra proposta di riqualificazione, ove tutto ciò che era presente nel primo progetto Cucinella è presente nell’attuale H riqualificato, risparmiando pure centinaia di milioni.

Sia nella risposta alla nostra lettera sia nell’articolo di Salute e Territorio si legge “... il principio di trasparenza. Da parte dell’Asst il dialogo su questioni oggettive resta aperto con tutti i portatori di interessi”.

Siamo fiduciosi quindi che il dialogo non rimanga un monologo informativo e per questa ragione abbiamo proposto al Dr Belleri una verifica oggettiva di quanto i “portatori di interesse” a cui fa riferimento siano o meno soddisfatti di ciò che udiranno negli incontri previsti a maggio. Per ovvi motivi non si potranno incontrare tutti gli abitanti dell’Asst.page3image1607614048

Per tale ragione abbiamo proposto all’Asst una consultazione popolare con i mezzi che la scienza statistica ci mette a disposizione.

La risposta di Belleri “la scrivente Azienda non ha titolo ne competenza per l’organizzazione di: «procedure simili a sondaggi elettorali commerciali o altri test simili attuati anche in grandi città» alle quali si fa riferimento nella nota del 12 aprile u.s.”

Probabilmente non siamo stati sufficientemente chiari e vorremmo rassicurare che non pensiamo ad un referendum esteso alle 163.000 persone dell’Asst, ma ad una consultazione ridotta ad una percentuale significativamente rappresentativa come vengono attuate nelle frequenti e attendibili indagini statistiche usate per conoscere l’opinione della gente in merito alle più diverse problematiche di una comunità locale o nazionale.

Come è stato fatto dall’Asst negli incontri “informativi” in questi ultimi mesi, al termine dei quali i convenuti sono stati invitati a rispondere a questionari che avevano lo scopo di conoscere quanto fosse stato utile, o meno l’incontro per confermare o cambiare opinione sul nuovo ospedale.

Pensiamo che così si debba fare anche su un campione significativo di cittadini dell’Asst di Cremona. , Questo servirà per capire se e quanti hanno accettato il nuovo ospedale o se sono favorevoli ad un recupero edilizio e funzionale dell’attuale Ospedale con le stesse caratteristiche funzionali (letti, specialità mediche, sicurezza sismica e sistemi antincendi ecc.) del progetto ora ridimensionato dell’arch. Cucinella.

alcuni sostenitori del “ movimento per la riqualificazione dell’Ospedale di Cremona”

Giovanna Barbisotti, Poerio Bonci, Tiziano Carniti, Cristina Fusaro, Enrico Gnocchi, Carla Gobetti, Paola Luccarini, Gianluca Marchi, Rebecca Marchi, Dina Rosa, Emanuela Tosi, Guido Antonio Violanti, Laura Violanti, Simonetta Viviani...

Movimento per la riqualificazione dell'ospedale di Cremona


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