16 giugno 2021

Condanna per falsità in atto pubblico, Signoroni rompe il silenzio: “Ho appena ricevuto la notifica. Confermo la mia buona fede”

Annuncia approfondimenti con il suo avvocato e ribadisce la sua buona fede. Così il Presidente della Provincia di Cremona, Paolo Mirko Signoroni, rompe il silenzio sulla notizia della sua condanna a una multa da 1.500 euro per il reato di falsità in atto pubblico. All’origine della condanna, la dichiarazione resa da Signoroni nel 2019, all’atto dell’elezione a presidente della Provincia, in cui, secondo il Pm e secondo il Giudice per le Indagini Preliminari, avrebbe attestato “fatti non conformi al vero e, segnatamente, di non trovarsi in alcuna situazione di ineleggibilità (…) pur ricoprendo in quel periodo la carica di membro del CDA e Vice Presidente A.T.O. di Cremona, con poteri di rappresentanza”.

Precisa oggi il Presidente della Provincia in una nota diffusa dall’ente: “Nei giorni scorsi ho ricevuto la notifica di un decreto penale del Tribunale di Cremona, che mi irroga una sanzione pecuniaria di euro 1.500 per aver dichiarato erroneamente l'inesistenza di una causa di ineleggibilità, decreto che risale al mese dicembre del 2020, protocollato il 9 dicembre dello stesso anno, del quale atto non ero a conoscenza; peraltro prima della stessa notifica mi era stata data informazione da alcuni giornalisti”.

Il decreto penale di condanna è stato in effetti protocollato nel dicembre del 2020, ma Signoroni, da noi contattato, ha affermato di non saperne niente. “E' assurdo – ha dichiarato a Cremona Sera l’11 giugno –. Su questa cosa non ho mai ricevuto nulla. Sento subito il legale”.

Tutto ciò, aggiunge ora il Presidente, “in relazione alle prime elezioni alla carica di Presidente della Provincia, dalla quale avevo allora presentato le dimissioni. Ora farò le valutazioni con il mio legale”.

In attesa di sentire il suo avvocato, Signoroni conclude: “Ribadisco la buona fede del mio operato: il curriculum vitae allegato alla mia prima candidatura comprendeva le mie cariche in essere, sono stato dichiarato candidabile dalla commissione elettorale e oltretutto sono stato proclamato Presidente della Provincia, detto questo, per ribadire ulteriormente la mia buona fede, comunque mi ero dimesso dalla carica di Presidente per poi ricandidarmi”.

Sulla vicenda sono intervenuti in questi giorni Fratelli d'Italia, Forza Italia (qui l'articolo) e, questa mattina, la Lega (qui l'articolo). 

Federico Centenari


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti