"Controcampo" con Davide Sperati di laziochannel.it: "Domani mi aspetto una gara imprevedibile fino all'ultimo minuto. Che vinca il migliore!"
Domani sabato 20 dicembre 2025, nella partita valida per la 16ª giornata del campionato di Serie A 2025/26, i grigiorossi scenderanno in campo allo Stadio Olimpico per affrontare la Lazio di Sarri. Come sempre, per avere una visione a 360° sulla sfida, ho chiesto la collaborazione di un collega che, in questo caso, segue le vicissitudini dei biancocelesti: Davide Sperati, Direttore responsabile di laziochannel.it.
Ciao Davide, intanto ti ringrazio per la tua disponibilità. Comincerei con un tuo commento sul campionato della Lazio fino a questo momento. “Ciao Daniele. Beh, la Lazio sta - pian piano - risalendo la china della classifica, riavvicinandosi nel gruppo delle squadre che lotteranno per un posto in Europa. Dopo un avvio a dir poco disastroso (3 sconfitte in 4 gare di campionato), la compagine di mister Sarri nelle ultime 11 uscite ha collezionato 5 vittorie, 4 pareggi e soltanto 2 sconfitte, in trasferta contro Inter e Milan. Non male direi. Senza dimenticare la qualificazione ai quarti di finale della Coppa italiana grazie alla vittoria contro il Milan di Allegri”.
Tra poco si apre la sessione del mercato invernale, in merito a questo sul sito laziochannel.it ho letto alcune è possibili mosse che la società potrebbe mettere in atto per rinforzare la squadra. Cosa manca a Sarri per portare la Lazio in Europa? “Attendiamo questo sabato con forte attesa, con la speranza che la commissione di vigilanza possa farci un regalo di Natale sbloccando il calciomercato della Lazio. Lotito si è mostrato fiducioso ma è meglio rimanere cauti. Sicuramente alla Lazio manca un centrocampista col vizio del goal, tipo Raspadori. Lazio e Cremonese hanno in comune la scelta di due allenatori navigati e molto preparati per questa categoria”.
Come giudichi il loro lavoro e quanto conta in un calcio dove la qualità media (tecnica) dei giocatori si è abbassata di molto? “Innanzitutto, dici bene Daniele, il livello dei calciatori non è più quello di venti anni fa. Nicola è un bravissimo allenatore, ‘esperto in salvezze’ mentre Sarri è un burbero che si è fatto da solo, iniziando dal dilettantismo. Il lavoro del tecnico grigiorosso in questa stagione parla da sé: Cremonese punti 20, undicesima forza del campionato alla quindicesima giornata. Chi lo avrebbe mai detto?”.
In comune le due squadre potrei affermare che abbiano anche i torti subiti nell’ultima giornata dagli arbitri e soprattutto dal Var. Che idea ti sei fatto di questa ‘evoluzione’? “Il Var è un’ottima invenzione che ha risolto tanti problemi nell’ aiutare gli arbitri nelle loro decisioni, ma l’interpretazione soggettiva, rimane ancora un grande problema da risolvere. Il rigore non concesso alla Cremonese contro il Torino per il tocco col braccio di Simeone è qualcosa che mi lascia veramente molto perplesso”.
Come giudichi il percorso della Cremonese di Nicola fino a questo momento e cosa potrebbe impensierire la Lazio della Cremonese sabato. “Come detto prima, la compagine lombarda è sicuramente una delle sorprese di questo girone di andata (considerato che mancano solo quattro gare al giro di boa). Teoricamente, la Cremonese - con 20 punti - vincendo in trasferta contro la Lazio che di punti ne ha 22, la scavalcherebbe in classifica. Questo la dice lunga sull’ottimo momento della formazione grigiorossa. Non solo Vardy in attacco con Bonazzoli, ma anche Audero in porta, Baschirotto in difesa e un centrocampo ben assortito con Zerbin, Vandeputte, Bondo e Payero, che però per fortuna sabato non sarà in campo per via della squalifica”.
Klose, Salas, Crespo, Immobile, Signori...La Lazio nella sua storia ha avuto punte di grande livello, che nell’economia del campionato fanno la differenza. La Cremonese ha scelto Vardy, la conferma che l’esperienza e la passione fanno ancora la differenza. Che ne pensi. “Vardy è un gran bel calciatore. Un uomo che ha scritto la storia con il Leicester vincendo un ‘romanticissimo scudetto’. Su undici gare di Serie A ha già realizzato quattro reti, segno che il fiuto del gol ce l’ha nel sangue. Sarà lui l’ago della bilancia per tenere lontana la Cremonese lontana dalla zona calda della classifica”.
A proposito di attaccanti, Gustavo Abel Dezotti nell’estate dell’89 arrivò alla Cremonese proprio dalla Lazio. Un calcio d’altri tempi, quando le sciarpe di lana si usavano anche d’estate, che ricordi hai di quel calcio e cosa abbiamo perso. “Meglio non parlarne. Da quando Walter Veltroni, in qualità di vicepresidente del Consiglio, con delega allo sport, nel 1996 propose il decreto-legge che ammise il fine di lucro per le società calcistiche professionistiche italiane, è cambiato tutto. Da quel momento in poi il calcio ha smesso di essere pura e sana passione per diventare un fenomeno prettamente imprenditoriale, sempre più lontano dalla gente e troppo vicino alla finanza. Questo non è sport è business, ed io non mi ci riconosco molto”.
Veniamo alla partita di domani all’Olimpico. Che partita ti aspetti a fronte anche delle tante assenze tar i biancocelesti? “Mah, sicuramente una bella partita tra due squadre che giocano un buon calcio. La Lazio però in casa dovrà far valere la propria forza per continuare a salire in classifica dopo la bellissima vittoria di Parma. Ovvio che la Cremonese, allenata dal bravissimo Davide Nicola, venderà cara la pelle. La compagine ospite non subisce molti gol e, come detto prima, è una buona compagine con elementi interessanti. Mi aspetto una gara imprevedibile fino all'ultimo minuto. Che vinca il migliore!”.
A nome di tutti i lettori grigiorossi, ringrazio Davide per la disponibilità e sopratutto condivido l’augurio di vedere una bella partita sa cui possa vincere il migliore (arbitri e Var permettendo...).
(foto Fraioli)
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