"Palla in curva" con Federico Bresciani di "Roma Red Grey Tv":"Galeotto fu quel Roma-Cremonese (3-2) allo Stadio Flaminio nel 1989"
Domenica prossima, con la 12ª giornata di campionato, la Serie A 2025/26 torna a ruggire, e con essa l'appuntamento con 'Palla in Curva'.
A Cremona, lo stadio Zini si prepara ad accogliere la Roma capolista. Per sviscerare i temi caldi di questa sfida, ho deciso di bussare alla porta di Federico Bresciani, romano e di Roma, collega, redattore di Sportgrigiorosso e conduttore della trasmissione settimanale sul canale personale di Facebook ‘Roma Red Grey TV’, molto seguito dai tifosi grigiorossi.
Quello che lo rende così appetibile a questa intervista, è che più o meno una trentina di anni, come ci confesserà lui stesso, vive una ‘situazione sentimentale’ complicata, che ricorda la celebre "sindrome di Tognazzi": legato da un amore eterno ai colori giallorossi, ma allo stesso tempo, perdutamente innamorato dei colori grigiorossi.
Chi meglio di lui, attraverso un’intervista assomiglia più ad una confessione, ci può aiutare ad approcciarci alla partita che si giocherà domenica allo Zini?
Ciao Fede e grazie per aver accettato l’invito. Parto a bomba: che Cremonese ti aspetti domenica allo Zini?
“Mi aspetto una Cremonese 'affamata', anche perché le due sconfitte contro Juventus e Pisa non sono state digerite da Nicola, e sono convinto che farà di tutto per mettere in difficoltà i giallorossi”.
Davide Nicola, attraverso risultati e prestazioni, sta confermando la bontà della scelta societaria. Quanto pesa l'allenatore in questo buon inizio di stagione?
“Davide Nicola è il vero fuoriclasse di questa stagione. L’uomo giusto al momento giusto, un segnale forte da parte della società che stavolta ha deciso di non accontentarsi di recitare il ruolo di comparsa in Serie A. Non è un caso che con Nicola siano arrivati calciatori di qualità che hanno permesso alla Cremonese di disputare questa prima parte di campionato con una media punti che ha stupito tutti. In una programmazione che si rispetti, l’allenatore fa la differenza.”
La Cremonese viene da due sconfitte consecutive dopo una serie di partite molto ravvicinate. Quanto hanno influito, secondo te, i tanti assenti nelle ultime partite della Cremonese?
“Hanno influito molto, anche se, a mio parere, la squadra si è sempre mantenuta su buoni livelli. Anche in occasione delle due sconfitte contro la Juventus e il Pisa, la squadra ha fatto vedere un buon calcio, e rimango dell’opinione che, in entrambe le gare, a fare la differenza siano stati gli episodi”.
Ci regali un ‘top’ e un ‘flop’ per reparto in questa prima fetta di campionato.
“In porta direi che Audero e Silvestri sono due 'Top'. È difficile scegliere chi dei due sia il titolare. In difesa, Top Baschirotto, una vera diga, e Flop forse Ceccherini, che infatti fino ad ora ha avuto poco spazio. A centrocampo, Top Vandeputte, un giocatore fondamentale nello scacchiere grigiorosso. È il suo primo anno nella massima serie e gioca come fosse un veterano della categoria. Flop, Grassi che 'a parte l’infortunio' mi sembra quello meno brillante. Gli esterni, sicuramente Top F.Mussolini, grande personalità per essere il suo primo anno in serie A e molto bene anche Barbieri. Forse il meno brillante, dico Pezzella. In attacco, Vardy è sicuramente il Top, un calciatore che qualcuno aveva definito 'bollito' e che sta dimostrando di essere ancora uno che fa la differenza. Flop: Sanabria. Sinceramente da lui mi aspettavo molto di più, sia in termini di prestazioni che di atteggiamento sul campo.”
A Pisa abbiamo visto in campo per la prima volta Vardy e Vazquez contemporaneamente. Che impressione ti hanno fatto?
“È un piacere vederli giocare in coppia, un onore averli in maglia grigiorossa. Due giocatori che stanno facendo la differenza, mettendo in campo tutta la loro esperienza e tutta la loro classe. È una vera fortuna per Nicola poter scegliere tra l’abbinamento Vazquez-Vardy e quello più offensivo Bonazzoli-Vardy.”
Facciamo la "lista della spesa" del prossimo gennaio: cosa ritieni possa essere utile alla Cremonese per sostenere lo sforzo verso l’obiettivo finale?
“Secondo me serve un attaccante, ma non una seconda punta; ci vorrebbe un bomber, una punta centrale in grado di far respirare Vardy. Moumbagna rimane un punto interrogativo. È un giocatore con numeri importanti ma non vorrei che l’infortunio lo avesse penalizzato e la Cremonese non può aspettare a lungo. E visto che stiamo parlando di spese, sarebbe utile avere un centrocampista di palleggio. L’assenza di Collocolo pesa enormemente sull’equilibrio generale della squadra.”
Dopo “l’amante” passiamo alla “moglie”. Quali sono i punti di forza e i punti deboli dei giallorossi?
“La Roma sta pian piano assimilando i dettami del 'Gasperinismo' e nelle ultime uscite stagionali ha mostrato una maggiore compattezza e, rispetto alle prime gare, un miglior approccio alla partita. Tuttavia, ha un punto debole: la carenza di attaccanti di peso, e questo è un fattore che va a favore della Cremonese. Probabilmente domenica la Roma giocherà con Soulé come falso nove, mentre Ferguson e Bailey non sono al 100%.”
Quanto c’è di Gasperini in questa Roma? Quest’estate eri schierato con chi era contento del suo arrivo o tra i tanti scettici? Scommesso su di lui quest’estate?
“Se posso permettermi, credo che non abbiamo ancora visto la 'vera' Roma di Gasperini. Avrei scommesso su di lui anche prima, perché lo ritengo uno dei migliori tecnici italiani in attività.”
Domenica a Cremona la Roma arriverà con un bottino di ‘sole’ 12 reti, ma con la forza di una difesa che ha subito solo 5 reti. Credi che la Cremonese abbia le armi per battere la capolista?
“Io credo che sarà una bella partita, aperta a ogni risultato. La sosta può azzerare i livelli e la condizione delle squadre, e credo che la Cremonese abbia gli interpreti per rendere la vita difficile alla Roma e, perché no, anche per portare a casa il bottino pieno.”
Quanto potrà essere importante il sostegno dello Zini domenica, con un settore ospiti andato esaurito in pochi minuti?
“Importante e prezioso, come del resto è sempre stato, in modo particolare negli ultimi anni. La Curva Sud è l’arma in più per i grigiorossi e sugli spalti ci sarà uno spettacolo di colori, con due tifoserie che sanno regalare grandi emozioni. Una sfida nella sfida.”
Parliamo di lotta salvezza. Quali saranno, a tuo parere, le squadre da cui la Cremonese dovrà guardarsi nella lotta salvezza?
“Dico Genoa perché penso che con De Rossi possa crescere e migliorare nel rendimento; inoltre, anche il Pisa può essere una delle sorprese in questa lotta per non retrocedere”.
Facciamo un salto indietro nel tempo. Qual è la prima immagine o il primo ricordo che le viene in mente pensando a Cremonese-Roma?
“La mia prima Roma-Cremonese allo Stadio Flaminio, campionato ‘89/’90. Quando ho visto le due maglie sullo stesso terreno di gioco, ho sentito il cuore che non sapeva da che parte stare. Una sensazione che avrò anche domenica al calcio d’inizio. La definizione, presa in prestito da Ugo Tognazzi, un Cremonese doc, mi calza a pennello”.
Se Cremona è la tua amante, Cremona ormai è la tua seconda casa. I tifosi ti considerano ‘un potente talismano’, eri con i ragazzi della Curva Sud a Como e La Spezia in occasione delle due promozioni e non eri potuto andare alla finale playoff persa a Venezia. Ti aspettiamo per il gran finale di stagione?
“Cremona è la mia seconda casa e con i tifosi e la città ho creato un rapporto speciale. Tornerò il prima possibile allo Zini e anche in trasferta per dare il mio contributo. Sono convinto che questo gruppo ha tutto per centrare l’obiettivo: un grande allenatore, giocatori di qualità e, cosa più importante, un tifo meraviglioso che merita un lieto fine e un futuro da protagonista.“
Ringrazio Federico per la sua disponibilità, e mi sento di aggiungere che per quello che lo conosco - collaboriamo da almeno un paio d’anni e ci sentiamo quasi giornalmente per confrontarci sulla Cremonese - festeggiare per una vittoria della Cremonese lo renderebbe più felice, ma non credo lo ammetterà mai, perché in questi casi, quando ci sono in mezzo moglie ed amante, bisogna sempre negare...
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