Cremo in A, parlano i protagonisti. Pecchia: "Dico grazie a questi ragazzi straordinari". Ciofani: "I tifosi ci hanno sempre sostenuto"
Nella tarda serata di ieri Fabio Pecchia, vestito della maglia celebrativa della promozione mentre qualcuno le ha dovute lasciare chiuse negli scatoloni, come promesso, ha fatto il punto della stagione. Stanco ed emozionato, ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato e ci hanno creduto fino alla fine. "Le ultime tre settimane - dichiara - non potevano cancellare il lavoro fatto negli ultimi 18 mesi. Un lavoro di altissimo livello fatto da chi già c’era e da chi è arrivato a stagione in corso. Abbiamo raggiunto il massimo in un campionato di altissimo livello, che ci ha visto negli ultimi quattro mesi stabilmente nella zona alta della classifica. Complimenti a tutti i ragazzi".
Il popolo grigiorosso deve essere orgoglioso della Cremo, aggiunge: "Siamo stati un tutt’uno, un rapporto in crescendo, in simbiosi di una città e la squadra. Dopo la delusione di domenica ho provato un dolore fisico vedere una città così entusiasta uscire dallo stadio in quel modo, ma credo che ce l’abbiano perdonata ed ora tutto il popolo grigiorosso può essere orgoglioso della Cremo".
"L’identità forte della squadra - ha aggiunto ancora Pecchia - c’è stata fin da subito e dove abbiamo dato una spinta al campionato, al di là degli obiettivi che erano diversi da quello che poi è stato raggiunto. Forse il momento che ci ha dato la spinta, è stato nel periodo dove si giocava una partita ogni tre giorni, dove i ragazzi hanno risposto con una serietà ed applicazione straordinaria. Anche le mie scelte venivano accettate con grande serenità e serietà sapendo della difficoltà del momento, e questa è stata la forza di un gruppo straordinario. Io dico veramente grazie a questi ragazzi che mi hanno fatto vivere una stagione straordinaria, alla società, dalle segretarie ai magazzinieri ed alla proprietà, perché un obiettivo così non lo si raggiunge solo attraverso un lavoro tattico, ma di lavoro di squadra".
Daniel Ciofani è stato uno dei giocatori più acclamati dai tifosi grigiorossi e lui stesso racconta come l’affetto e la fiducia dei tifosi dopo Ascoli si siano rivelate fondamentali per la vittoria finale. "Una promozione bellissima - è il suo commento -, ogni promozione ha un sapore diverso in momenti diversi della mia carriera e della mia vita. Sicuramente questa è stata emozionante perchè il campionato è stato veramente difficile, sono il giocatore più anziano di una rosa di giovani veramente forti, e se la Cremonese li ha trovati e fatti giocare è perché se lo meritavano. In Italia i giovani ci sono e devono meritare di giocare perchè devono diventare forti ed i nostri lo sono. E’ stato tutto molto emozionante e l’ultima partita è stato il coronamento di quello che è stato il campionato".
"E’ stato bellissimo - aggiunge - andare in serie A con tanti tifosi al seguito, perché questa promozione nasce dopo la sconfitta con l’Ascoli. Sabato dopo la partita sono tornato a casa distrutto, a piedi e sono capitato in un bar di tifosi che mi hanno fatto coraggio e per tutta la settimana non ho sentito un solo tifoso dire ‘ma cosa avete combinato..’ no anzi ‘Noi ci crediamo’. E’ stata una settimana di sensazioni strane che non mi erano mai capitate, ci abbiamo creduto ed è giusto che sia andata così".
Sull'arrivo a Cremona, la pandemia e la sconfitta di lecce: "Per la città sono stati anni particolari che sono coincisi con il mio arrivo a Cremona, una rivincita che fa piacere perché si respirava la voglia di qualcosa di bello e quest'anno è stato un crescendo, ed è stato il coronamento di un percorso. Ero venuto a Cremona per vincere il campionato, esternamente si parlava soprattutto di crescere per costruire, ma già nel finale dello scorso anno parlava già di puntare ad un campionato di vertice. Sono sempre stato convinto nella forza di questa squadra sin dalla vittoria alla prima giornata contro il Lecce, ma anche quando abbiamo perso ed ho detto ai ragazzi ‘ abbiamo perso, ma se giochiamo così arriviamo’. Ed è giusto così, abbiamo espresso un bel calcio e siamo stati regolari durante tutto il campionato".
La Cremonese è stata la squadra con l’età media più bassa di questo campionato, una scommessa vincente che ha pagato ed ha raccolto molti attestati di stima. Tra i protagonisti sicuramente Nicolò Fagioli: "E’ stata una promozione per niente scontata, abbiamo perso delle occasioni, come è accaduto alle altre squadre. Stasera dovevamo restare concentrati per evitare passi falsi, per fare un buon risultato, confermare la nostra terza posizione perché non dipendeva da noi la serie A, ma poi ci è andata bene e sono stracontento".
"E’ stata un’annata assurda - ha detto ancora -, ce la siamo goduta tutti al massimo tanto da dire che mi sia dispiaciuto che sia finita, però sono contentissimo. Sono stato contentissimo di tornare a Cremona sopratutto perchè c’è il mister che alla Juve mi ha sempre aiutato e stimato ed io lo stesso. Sono felicissimo dell’annata".
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