17 settembre 2022

Cremonese-Lazio story: dal gol da 15 milioni di Dezotti, alla Lazio inguardabile di Gianfranco Fini

La Lazio rientrata dalla Danimarca -dopo la disfatta in Europa League con il Midtjylland- ha raggiunto subito il ritiro con base e Piacenza, dove preparerà la partita di domenica allo Zini contro i grigiorossi.

Non aspettiamoci la stessa squadra in termini di carattere e determinazione, 5 gol in europa i laziali non li prendevano dal 2000 e la cosa non è passata né inosservata, né indolore. Ragion per cui stiamo pur certi che Sarri saprà caricare e motivare a dovere i suoi giocatori, per evitare un ulteriore passo falso.

Al netto dei ma e dei se, lo Zini è andato spesso indigesto ai laziali: 7 sconfitte, 5 pareggi e 2 sole vittorie e senza farci troppe illusioni, andiamo a rivivere alcune delle partite disputate allo Zini nelle stagioni passate. 

24 marzo 1996 - Campionato di Serie A 1995/96 - XXVII giornata

CREMONESE: Turci, Gualco, Dall'Igna, Verdelli, Orlando, Giandebiaggi, Perovic (87' Cristiani), Maspero, Petrachi, Tentoni, Florijancic (62' Fantini, 76' Aloisi). A disp.: Razzetti, Bassani. All. Simoni.

LAZIO: Marchegiani, Negro (80' Nesta), Favalli, Fuser, Bergodi, Chamot, Rambaudi (54' Gottardi), Di Matteo, Boksic, Marcolin, Signori. A disp.: Orsi, Piovanelli, Iannuzzi. All. Zeman.

Arbitro: Borriello (Mantova).

Marcatori: 46' Negro, 53' Tentoni, 83' Tentoni.

Spettatori: 6.170 

‘Quella che alla Lazio è costata la settima sconfitta in tredici trasferte è stata una partita a senso unico per almeno 75 dei 90' (diventati 97' con le code dei recuperi). L'ha dominata la Cremonese, che aveva più voglia di vincere, che correva di più, che anticipava meglio, che sbagliava meno. Quattro palle gol, compresa una traversa colpita da Maspero, e quattro angoli nei primi 20', sintetizzano la prova caparbia della squadra di casa ed evidenziava le carenze di una Lazio a tratti addirittura alla deriva. Se Bergodi e Chamot soffrivano la mobilita' di Florijancic e gli stacchi aerei di Tentoni, il solo Di Matteo non bastava a reggere il confronto coi centrocampisti avversari e Boksic non era sufficiente a camuffare la giornataccia di Rambaudi e Signori, che talvolta andava a fare addirittura il terzino per sottrarsi al controllo asfissiante di Dall'Igna. Come spesso accade nel calcio, le troppe occasioni fallite dalla Cremonese venivano puntualmente punite, complice però Turci, che si tuffava male su un'innocua conclusione di Negro. Soffiava aria di rapina: la Lazio aveva fatto poco o nulla per meritarsi il vantaggio. Davanti ai grigiorossi affioravano i fantasmi di tante sconfitte fortuite o immeritate, ma a rimediare provvedeva Marchegiani, che nel tentativo di un improbabile stop sul retropassaggio di Chamot consegnava pallone e porta vuota a Tentoni. Il pareggio, confezionato da due interventi dei portieri degni di Ridolini, andava stretto soltanto alla Cremonese, che ringraziava Turci per un paio di respinte che non bastavano a riabilitarlo e continuava ad inseguire la vittoria. Ad agguantarla era Tentoni, che con un morbido colpo di testa portava a quota sette il suo bottino stagionale’.

Fonte: Corriere della Sera

1994/95  CREMONESE-LAZIO 0-0

2 aprile 1995 - Campionato di Serie A 1994/95 - XXV giornata

CREMONESE: Turci, Garzya (72' Cristiani), Milanese, Dall'Igna, Gualco, Pedroni, Ferraroni, Giandebiaggi, Chiesa, Sclosa (63' Tentoni), Florijancic. A disp.: Razzetti, Pirri (I), Pirri (II). All. Simoni.

LAZIO: Marchegiani, Negro (72' Nesta), Chamot, Di Matteo, Bergodi, Cravero, Rambaudi (58' Bonomi), Fuser, Boksic, Winter, Casiraghi. A disp.: Orsi, Bacci, Venturin. All. Zeman.

Arbitro: Bettin (Padova).

Spettatori: 8.500 circa

 

‘La comprensibile amarezza di Gigi Simoni e la spietata sincerità di Gianfranco Fini. "Partite come questa sono da vincere" commenta sconsolato l'allenatore della Cremonese, che non riesce ad allontanarsi dal terz'ultimo gradino della classifica. "Una Lazio inguardabile"’.

‘...Come se non bastasse, Simoni aveva preparato una mossa tattica che avrebbe finito per frastornare definitivamente una retroguardia che invulnerabile non lo è mai stata, sistemando Milanese (un marcantonio sul quale hanno già messo gli occhi Juve, Lazio, Fiorentina, Samp e Inter) sulla fascia sinistra col compito di arginare le incursioni di Negro e di appoggiare il veloce Florjancic e l'incontenibile Chiesa. Propiziate da Milanese, fioccavano le occasioni per la Cremonese, che colpiva anche la traversa (deviazione di Marchegiani sulla conclusione di Chiesa) e mandava a bersaglio Florjancic, pescato però in evidente fuorigioco. Niente da fare. Con pochi meriti e molta fortuna, sotto gli sguardi di Gascoigne, la Lazio evitava la nona sconfitta stagionale, aggrappandosi a un pareggio che la mantiene almeno in corsa per la zona Uefa’.

Fonte: Corriere della Sera

1993-1994 CREMONESE-LAZIO 1-0

12 settembre 1993 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1993/94 - IV giornata

CREMONESE: Turci, Gualco, Pedroni, Cristiani, Colonnese (52' Bassani), Verdelli, Giandebiaggi, Nicolini (43' Ferraroni), Dezotti, Maspero, Tentoni. A disp. Mannini, Lucarelli, Florijancic. All. Simoni.

LAZIO: Marchegiani, Negro, Favalli, Di Matteo, Luzardi, Cravero (69' Di Mauro), Bacci, Doll, Casiraghi, Gascoigne (58' Saurini), Winter. A disp. Orsi, Bergodi, De Paola. All. Zoff.

Arbitro: Collina (Viareggio).

Marcatori: 19' Nicolini.

Spettatori: 13.000 circa (3.500 abbonati).

‘Una lezione di gioco ma anche di stile sulla quale la miliardaria Lazio di Cragnotti e Zoff farebbe bene a meditare. La Cremonese, la stessa formazione che alla fine del passato campionato ha conquistato la promozione in serie A, ha non solo vinto con merito, ma disputando una partita quasi perfetta. Difesa solida con Gualco che ha annullato l'irriconoscibile Casiraghi, con Maspero e Pedroni che anticipavano impeccabilmente Bacci e Winter. Poi un vigoroso Giandebiaggi che toglieva l'iniziativa a Gascoigne, troppo presto stravolto dalla fatica, rosso in viso, che non si rende conto che privo di un'adeguata preparazione atletica potrà forse far paura ai polacchi ma nel nostro campionato la vita per lui sarà sempre difficile. Fermato Gascoigne, con Winter incerto e sempre anticipato da Pedroni (che già ha cancellato nei precedenti incontri Dino Baggio, Policano, Orlando e Berti!), con Di Matteo privo di personalità, la Lazio ha paurosamente ballato di fronte alle azioni di rimessa della Cremonese di Simoni…’. 

Fonte: Corriere della Sera

1991/92 CREMONESE LAZIO 2-0

8 dicembre 1991 - Campionato di Serie A 1991/92 - XIII giornata

CREMONESE: Rampulla, Garzilli, Favalli, Piccioni (86' Lombardini), Gualco, Verdelli, Giandebiaggi, Iacobelli, Dezotti, Marcolin, Florijancic (90' Piantoni). A disp.: Violini, Pereira, Cabrini. All. Giagnoni.

LAZIO: Fiori, Bergodi, Sergio, (46' Stroppa), Pin, Gregucci, Verga (69' Corino), Bacci, Doll, Riedle, Sclosa, Sosa. A disp.: Orsi, Melchiori, Neri. All. Zoff.

Arbitro: Sig. Lanese (Messina).

Marcatori: 51' Dezotti, 79' Florijancic.

Spettatori: 6.291 (abbonati 3.063)

‘Vittoria a sorpresa della Cremonese contro una Lazio un po' dissennata e inconcludente, che subisce la prima sconfitta esterna della stagione. Esultano con il presidente Luzzara e l'allenatore Giagnoni i non molti fedelissimi della Cremonese (oggi sugli spalti c'erano poco più di seimila persone) per la seconda vittoria dei grigiorossi propiziata dal tandem Dezotti-Florjancic che sta cominciando a funzionare a dovere’.

‘…Come ha ammesso Zoff nel dopo partita, «la Lazio ha sbagliato gara buttandosi avanti dopo aver subito la prima rete con poco criterio ed esponendosi al pericoloso contropiede della Cremonese. Una partita da dimenticare in fretta quindi». Raggiante il presidente della Cremonese, Luzzara, che confessa di non avere aspirazioni di Coppa Uefa per la propria squadra, ma di desiderare solo che si crei un po' di entusiasmo e di ottimismo attorno alla Cremonese. Lapidario invece è Giagnoni: «Avevamo bisogno di un po' di fortuna, oggi l'abbiamo avuta e abbiamo vinto».

Fonte: La Stampa

1989/90 CREMONESE-LAZIO 2-1

17 gennaio 1990 - Campionato di Serie A 1989/90 - XX giornata

CREMONESE: Rampulla, Garzilli, Rizzardi, Piccioni, Gualco, Citterio, Merlo, Bonomi (87' Ferraroni), Dezotti, Avanzi, Limpar (89' Maspero). A disp.: Violini, Montorfano, Neffa. All. Burgnich.

LAZIO: Fiori, Bergodi, Sergio, Pin G., Gregucci (60' Sclosa), Soldà, Bertoni, Icardi, Amarildo, Troglio, Sosa. A disp. Orsi, Piscedda, Beruatto, Monti. All. Materazzi.

Arbitro: Sguizzato (Verona).

Marcatori: 55' Dezotti, 79' Limpar, 82' Bergodi.

Spettatori: 8.259 (abbonati 3.712)

‘A distanza di tre mesi la Cremonese torna alla vittoria e ritrova slancio per proseguire nella difficile impresa di agguantare un posto stabile in zona salvezza. Contro la Lazio, la Cremonese ha giocato con grande determinazione e coraggio cogliendo una vittoria utile anche per il morale della squadra chiamata nelle prossime due domeniche a partite impegnative: la trasferta di Marassi con il Genoa e l'incontro interno con l'Atalanta. Cremonese bella e pimpante con un grande tandem Dezotti-Limpar in particolare evidenza ma con l'intero collettivo meritevole di elogio per la grinta con cui si è battuto, specie nel secondo tempo, quando si è trattato di costruire prima i presupposti della vittoria e difendere poi il vantaggio acquisito. Si sono messi in mostra allora, ma avevano dato ottima prova fin dall'inizio della partita, i gladiatori della difesa: Gualco, Citterio e Garzilli splendidamente coadiuvati dal solito Piccioni e da un Merlo che ormai si batte al livello dei migliori’.

‘... Nel dopo-partita un moderato entusiasmo di Burgnich che è più che soddisfatto della vittoria dei suoi ragazzi ma che già pensa alla difficile trasferta di Genova di domenica, «dalla quale dovremmo riuscire a cavare un punto» esala, sommerso dai cronisti. Dezotti, festeggiatissimo, è al settimo cielo e tiene a dire «che non ha alcuna rivincita da prendere con la Lazio» e che spera di essere convocato nella Nazionale argentina che parteciperà a Italia '90. Con la rete messa a segno, la decima di questo campionato. Gustavo Abel Dezotti ha vinto un orologio d'oro promessogli da Riccardo Fuieca che lo aiutò a venire in Italia. Un gol da quindici milioni’.

Fonte: La Stampa

1987-1988 CREMONESE-LAZIO 0-0

13 marzo 1988 -  Campionato di Serie B 1987/88 - XXIV^GIORNATA

CREMONESE: Rampulla, Garzilli, Gualco, Piccioni (85' Pelosi), Torri, Galletti, Lombardo, Avanzi, Nicoletti, Bencina, Chiorri. All. Mazzia.

LAZIO: Martina, Marino, Beruatto, Pin, Gregucci, Piscedda, Caso, Acerbis, Monelli, Muro (79' Galderisi), Savino (89' Brunetti). A disp. Salafia, V.Esposito, Biagioni. All. Fascetti.

Arbitro: Sig. Luci (Firenze).

Spettatori 10.000 circa

Cremonese e Lazio hanno dato vita a una partita degna dell'Oscar della noia e degli sbadigli, rigorosamente priva di emozioni se si escludono le ammonizioni a raffica (ben sei) e l'espulsione del laziale Piscedda deciso dall'arbitro a 12' dalla fine, con cartellini gialli e rossi che onestamente sono apparsi del tutto sproporzionati per una partita al cloroformio. Che il pari andasse a pennello a entrambe le squadre era stato annunciato e che la Lazio soprattutto tenesse a strappare un punto a Cremona si è ben visto dalla tattica molto prudenziale adottata sin dall'inizio dalla squadra ospite. Quello che restava da vedere era il comportamento della Cremonese priva di tre titolari della difesa (Rizzardi, Montorfano e Citterio) e con il suo miglior attaccante Chiorri che rientrava in squadra dopo un acciacco, forse non del tutto smaltito. Bene, la Cremonese ha attaccato per onor di firma. ma le sue due punte, Chiorri e Nicoletti, sono apparse del tutto incapaci di avere la meglio sui navigatissimi difensori laziali. Così che le insidie avrebbero dovuto venire dal fluidificante Gualco (che per la verità ci ha provato qualche volta con buone giocate, anche, ma senza troppa fortuna) da Lombardo (oggi quasi un fantasma)’. 

Fonte: La Stampa

1985-1986 CREMONESE-LAZIO 0-0

12 ottobre 1986 - Campionato di Serie B 1986/87 - 5ª giornata

CREMONESE: Rampulla, Garzilli, Gualco, Citterio, Montorfano, Torri, Lombardo (72' Pelosi), Galletti (85' W.Viganò), Nicoletti, Bencina, Chiorri. All. Mazzia.

LAZIO: Terraneo, L.Brunetti, Magnocavallo, Acerbis, Gregucci (51' Sgarbossa), Marino, Poli, Caso, Fiorini (72' Camolese), Pin, Mandelli. A disp. Ielpo, Fonte, Piconi. All. Fascetti.

Arbitro: Sig. Mattei di Macerata.

Zero a zero in fondo volevano sia la Cremonese, sia la Lazio e 0-0 è stato. Non uno scialbo e squallido nulla di fatto, ma certo un risultato che rispecchia una partita da non inserire tra quelle da ricordare, non propriamente brutta, ma certamente non entusiasmante né tecnicamente molto apprezzabile; combattuta sì e tuttavia sufficientemente corretta. Cremonese e Lazio avevano entrambe da guadagnare dalla divisione della posta che garantiva ai grigiorossi il solitario primato in classifica e ai biancocelesti un'ulteriore riduzione del punteggio negativo che ancora assilla la squadra capitolina. Non si sono perciò dannati l'anima i ragazzi di Fascetti nella ricerca del colpo gobbo, della vittoria a sorpresa intendiamo dire, anche perché la Cremonese, con i suoi otto punti, frutto di quattro vittorie consecutive di cui due in trasferta, incuteva rispetto se non proprio paura’.

‘... L'undici ereditato dal nuovo allenatore Mazzia non ricorda neppure lontanamente la formazione che nello scorso campionato, più o meno con gli stessi uomini, era guidata da Mondonico. Gioca un altro calcio: rimane prudentemente abbottonata nella propria metà campo per periodi anche abbastanza lunghi e scatta con una certa frequenza in un velocissimo gioco di rimessa cercando di trafiggere gli avversari con improvvise galoppate dei propri goleador Nicoletti, Chiorri e Pelosi. La manovra non è ancora perfetta (a centrocampo non tutto fila al meglio e la difesa non appare sempre agguerritissima), anche se i progressi fatti sulla strada indicata da Mazzia sono tanti e rilevanti’. 

‘...In mattinata, a Cremona, alcuni tifosi laziali sono stati arrestati: due per rapine e tre per concorso in furto e danneggiamento. Anche un cremonese è finito in carcere perché trovato in possesso di una roncola. Nel dopo partita un altro gruppo di tifosi biancazzurri ha danneggiato auto in sosta’.

Fonte: La Stampa

1984-1985 CREMONESE-LAZIO 1-1

17 marzo 1985 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1984/85 - XXII giornata

CREMONESE: Borin, Garzilli, Galbagini, Zmuda, Paolinelli, Pancheri, Bonomi, Mazzoni (46' Meluso), Nicoletti, Bencina, Finardi. A disp. Rigamonti, Montorfano, Viganò, Mei. All. Mondonico.

LAZIO: Orsi, Calisti, Podavini, Spinozzi, Storgato, Manfredonia, Fonte, Torrisi, Giordano, Laudrup, Garlini (73' D'Amico). A disp. Cacciatori, Filisetti, Vinazzani, G.Marini. All. Oddi. D.T. Lovati.

Arbitro: Sguizzato (Verona).

Marcatori: 2' Garlini, 66' Zmuda.

Spettatori 15.000 circa

‘La Lazio stecca anche con l'ultima in classifica, l'unica peggiore di lei fin qui. Un 1-1 senza costrutto, l'ennesima vittoria buttata al vento a causa di una ripresa moscia e confusionaria’. 

Fonte: Laziowiki.org

1982-1983 CREMONESE-LAZIO 0-1

6 marzo 1983 - Campionato di Serie B 1982/83 - XXIV giornata

CREMONESE: Pionetti, Garzilli, Galbagini, Mazzoni (86' Boni), S.Di Chiara, Paolinelli, Viganò, Bonomi, Frutti (46' Rebonato), Bencina, Vialli. A disp. Drago, Finardi, Montorfano. All. Mondonico.

LAZIO: Orsi, Podavini, Saltarelli, Vella, Miele, Manfredonia, Ambu (88' Badiani), Tavola, Giordano, Surro, Sciarpa. A disp. Moscatelli, Pochesci, Perrone, Chiodi. All. Clagluna.

Arbitro: Pieri (Genova).

Marcatori: 87' Giordano.

Spettatori: 15.000 circa

‘La Lazio tiene il passo del Milan tornando a casa da Cremona con due punti preziosi rapinati all'87' con una punizione da un paio di metri fuori area di Giordano che è stata, forse, l'unico tiro in porta biancazzurro di tutta la partita. E un po' di colpa ce l'ha anche il portiere cremonese Pionetti, incredibilmente immobile sul tiro del centravanti laziale, certamente forte e preciso, ma insaccatosi proprio nell'angolo che toccava a lui difendere. A parte questo episodio, che ha deciso in extremis l'incontro, bisogna dire che la Lazio ha fatto ben poco per guadagnarsi il successo. Lo 0-0 sarebbe stato il risultato più giusto, ma se una delle due squadre meritava di fare punteggio pieno, questa era la Cremonese, che ha saputo tenere per quasi tutti i novanta minuti le redini del gioco’.

‘...Purtroppo la quantità è andata, come spesso succede, a scapito della qualità, e le moltissime azioni costruite da Bencina e, in minor misura, da Bonomi si sono sempre spente contro il muro della difesa laziale. Nell'attacco cremonese, oltre tutto, manca una punta capace di sfruttare nell'area avversaria i numerosi palloni portati avanti da difensori e centrocampisti. Complessivamente è stato uno spettacolo decisamente scadente. La Cremonese, spinta da un pubblico eccezionalmente caloroso e invelenito contro la squadra ospite, ha fin dall'inizio impostato l'incontro sull'agonismo. Ne è venuta fuori una partita nervosa e spezzettata, costellata di falli e scontri (fisici e verbali)’.

‘...Decisamente amareggiato, com'è logico, l'allenatore cremonese Mondonico: "Il gol lo hanno trovato. Tra noi e loro, comunque, non ho visto nessuna differenza e ho avuto la grande soddisfazione di vedere la mia squadra giocare alla pari con gli avversari. Quello che mi dispiace, è che, questa volta come nel girone di andata, siamo sempre noi a risolvere i problemi della Lazio".

Fonte: La Stampa

1981-1982 CREMONESE-LAZIO 0-0

10 gennaio 1982  - Campionato Italiano di calcio Serie B 1981/82 - XVII giornata

CREMONESE: L.Reali, Montani, Ferri, Gaiardi, Di Chiara, Paolinelli, Bonomi (6' Galbagini), Boni (72' Vialli), M.Nicolini, Bencina, Frutti. A disp. Casari, V.Marini, P.Rossi. All. Vincenzi.

LAZIO: Pulici, Spinozzi, Chiarenza, Mastropasqua, Pighin, De Nadai, Vagheggi, Badiani, D'Amico, Viola, Speggiorin (70' Ferretti). A disp. Marigo, Pochesci, Sanguin, Garlaschelli. All. Castagner.

Arbitro: Sig. Lombardi (La Spezia).

Spettatori 10.000 circa

‘E' stata probabilmente la migliore Lazio da trasferta della stagione quella che è uscita indenne dal campo di Cremona pur giocando in inferiorità numerica per quaranta minuti, per via dell'espulsione di Spinozzi, compensata molto più tardi, nella ripresa, da quella dell'ex biancoceleste Stefano Di Chiara’.

Fonte: Laziowiki.org

1928/1929 CREMONESE-LAZIO 4-2

21 ottobre 1928 - Campionato della Divisione Nazionale 1928/29 - III giornata

CREMONESE: Ferrazzi, Ravani II, Ravani I, Balestreri, Cabrini, Perotti, Santopaolo, Moroni, Della Vedova, Savelli, Ranelli.

LAZIO: Sclavi, Canestri, Bottacini, Paganini, Caimmi, Marcacci, Cevenini (V), Rier, Spivach, Bodrato, Griggio.

Arbitro: sig. Malagodi di Firenze.

Marcatori: 17' pt Della Vedova, 21' pt Della Vedova, 24' pt' Griggio, 40' pt' Cevenini V, 44' pt Moroni, 25' st Santopaolo.

Note: Prima dell'incontro la Lazio ha donato ai padroni di casa un bel mazzo di fiori che è stato posto sul monumento ai Caduti. Cielo con molte nuvole.

Secondo la Gazzetta dello Sport è stata una partita movimentata e convulsa, chiusa con l’affermazione dei migliori. Però se l’arbitro fosse intervenuto più energicamente nel reprimere il gioco falloso il punteggio sarebbe risultato superiore. La squadra azzurra, compagine da combattimento, dal gioco estremamente redditizio, ha palesato un miglioramento rimarchevolissimo nei confronti della scorsa stagione. Unità solida, ben piantata, omogenea, conta un’estrema difesa possente, difficile da sormontare; la linea mediana robusta, che non ricama ma imposta il gioco volante con grande decisione sugli avversari, svolge il doppio giuoco con grandi mezzi e sicura autorità. Da lodare nella prima linea le due ali: ottima individualità il triestino Rier e lodevole il giuoco di legamento di Spivach, un po’ sfuocato l’ex-sampierdarenese Bodrato. Detto che Perotta è stato colpito duro nei primi minuti, tanto che non ha potuto dare il suo solito ottimo apporto alla causa grigio-rossa, ottimo anche Ferrazzi che ha salvato almeno un goal sicuro ed irresistibile Della Vedova, che ha aperto con una doppietta; ma la Lazio ha un quarto d’ora di grande reazione tanto che ha agguantato il pareggio, ma all'ultimo minuto del primo tempo i grigiorossi si sono riportati in vantaggio, mentre la ripresa è stata giocata in tono minore da entrambe le squadre, molto provate da un primo tempo vertiginoso’.

Fonte: Laziowiki.org

1927/1928 CREMONESE-LAZIO 2-0

25 settembre 1927-Campionato della Divisione Nazionale 1927/28 girone A - I giornata

CREMONESE: Ferrazzi, Ravani (II), Ravani (I), Perotti, Balestreri, Bonizzoni, Moroni, Caldini, Musoni, Ranelli, Costa.

LAZIO: Sclavi, Bottacini, Saraceni (II), Cappa, Pardini, Paganini, Lamon (I), Bodrato, Sanero, Maneschi, Okely (III). All. Sedlaceck

Arbitro: sig. Montessoro.

Marcatori: 35' Caldini, 65' Ranelli.

‘I laziali hanno avuto a Cremona un battesimo più che onorevole al loro debutto ufficiale nei maggiori ranghi del calcio nazionale. La contesa movimentata e cavalleresca è stata però guastata dal vento che ha soffiato impetuosamente per tutta la durata dell’incontro. Gli ospiti hanno tenuto brillantemente testa alla superiorità dei grigio-rossi. Il punteggio onorevolissimo i laziali lo devono soprattutto all'ottimo Sclavi ed alla potente coppia di terzini imperniata sul veronese Bottacini. Nel resto della squadra, ottime individualità componenti la prima e seconda linea, ma scarsa coesione, affiatamento o manovra collettiva per linea. Anche i grigiorossi non sono ancora a punto, la difesa indubbiamente salda e forte è stata il miglior reparto, Ferrazzi, vivamente applaudito, ha parato un calcio di rigore all'89'. Il dirimpettaio Sclavi però ha mostrato maggior classe e colpo d’occhio del felino torinese per neutralizzare la minaccia grigio-rossa. La rete di Caldini è nata in una mischia in area laziale successiva ad un calcio d’angolo’.

Tutti i dati sono stati estrapolati dal sito www.laziowiki.org

Daniele Gazzaniga


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