Il pagellone di Cremonese-Lecco: Jungdal, Bianchetti e Ravanelli strappano un'altra buona prestazione
Quarta vittoria di fila in campionato e terza senza subire reti, che concretizzano un terzo posto dietro al Venezia che ha raggiunto un Parma in fase calante.
Squadra che vince non cambia e l’undici iniziale schierato da mister Stroppa rimane quello di Brescia, ma di fronte non c’è la stessa squadra, o almeno non lo è stata dopo la prima mezz’ora di gioco quando i grigiorossi hanno avuto costantemente il pallino del gioco creando diverse occasioni, di cui una sola si è concretizzata in gol.
Per il resto, la partita si è trascinata fino al termine senza regalare grosse emozioni, ma solo episodi come il palo di Sernicola e la traversa di Caporale, oltre che ad un episodio molto dubbio allo scadere del tempo, nell’area grigiorossa (sospetto fallo di mani di Antov) che ha fatto infuriare il giocatori e dirigenti blucelesti, in campo fuori ed in sala stampa.
Per analizzare in modo oggettivo la partita, è necessario ricordare che ripartire dopo una sosta non è mai facile: cali di tensione o concentrazione possono fare brutti scherzi. E poi tenere presente che il Lecco veniva da ben 5 risultati utili consecutivi, che al netto della qualità dei singoli, offre un gioco propositivo, sopratutto nelle ripartenze e sui calci piazzati.
Alla Cremonese va dato merito per come ha iniziato ed indirizzato la gara e demerito per i troppi errori sotto porta che di fatto hanno tenuta aperta la partita sino alla fine. Detto questo dobbiamo essere realisti nel pensare che non si possono dominare tutti gli avversari ed a volte, come aveva chiesto mister Stroppa, bisogna essere più bravi e meno belli a portare a casa il risultato.
LE PAGELLE:
JUNGDAL 6,5: finalmente viene messo alla prova, che supera ampiamente la sufficienza grazie ad un intervento per tempo decisivi. Dove (raramente) non arrivano i compagni arriva lui, sicuro nelle uscite ed in fase di impostazione.
BIANCHETTI 6.5: schierato come centrale esterno sinistro, non corre pericoli e non fa sbagli evidenti. in un paio di occasioni arriva persino nell’area avversaria.
RAVANELLI 6.5: è lui a dettare i tempi della difesa, non commette errori e tiene spalle alla porta gli avversari se serve anche in modo rude.
ANTOV 6: sicuro, ma meno propositivo del solito, Buso lo mette a dura prova e come al solito si becca un giallo.
SERNICOLA 6: nel primo tempo sfiora il palo, nel secondo lo centra. E’ evidente oramai che la sua presenza in campo non passa inosservata e viene controllato (con fatica) a vista.
(85′ GHIGLIONE SV).
CASTAGNETTI 7.5: in mezzo detta legge e tiene accesa la luce sino alla fine. prestazione impreziosita da un gran gol.
PICKEL 5.5: sfiora il gol ad inizio gara, partecipa alla manovra, ma su un suo errore la Cremo rischia grosso. Si becca un’altra ammonizione e viene sostituito.
(67’ COLLOCOLO 6)
BUONAIUTO 5.5: stavolta non gli entrano le marce e non crea grandi grattacapi agli avversari, resta comunque una pedina importante in un ruolo decisivo.
(61’ ABREGO 6: si mangia un gol appena entrato, poi non si fa dispiacere, anche se non affonda mai la lama).
ZANIMACCHIA 5.5: vedi sopra. Si sporca le mani a ricucire i reparti, nella trequarti avversaria incide poco. Ammonito pure lui.
(61’ QUAGLIATA 6: una carta a cui Stroppa si affida per mettere ordine sulla fascia e fa bene).
VAZQUEZ 6: nel primo tempo crea un paio di occasioni da rete, nella ripresa serve un assist per Abrego che sbaglia malamente. Anche lui un po’ sotto le aspettative.
CODA 6: non segna (in un paio di occasioni), ma fa segnare servendo il pallone buono a Castagnetti. A volte sembra troppo lontano dalla porta.
(85’ OKEREKE 6: per poco ma buono, per l’impegno e la voglia di entrare nel vivo del gioco.
STROPPA 6.5: tiene alta l’attenzione della truppa quando sembra calare e riesce nel suo intento. Chiama una partita sporca e concreta e l’ottiene. Sembra sempre più in sintonia con la squadra, l’uomo giusto al posto giusto.
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