Il pagellone di Sampdoria-Cremonese: Johnsen e Falletti trascinatori. Pickel troppo nervoso
Il dopo Cremonese-Palermo nascondeva molte incognite: la partita molto ravvicinata, le scorie dopo una gara giocata in 10 per 80’ e le assenze di Castagnetti e Sernicola. A questo vanno sommati una pioggia insistente, un campo non proprio adatto ad una squadra che fa del palleggio una delle sue armi migliori e un avversario che non ha nulla da perdere.
Stroppa in questi due giorni, ha lavorato più sulla testa che sui muscoli dei suoi e lo ha fatto bene, perchè dopo un tempo che ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi grigiorossi, tra l’intervallo e la ripresa, deve aver ribadito nella testa dei suoi ragazzi gli stessi concetti snocciolati nell’intervallo allo Zini contro i rosanero: consapevolezza nei propri mezzi, determinazione e voglia di essere protagonisti della partita per perseguire un obbiettivo ancora alla portata.
L’ostacolo Sampdoria, al netto delle tante assenze, nella seconda parte di gara si è sciolta come neve al sole, Falletti e Johnsen, mattatori della partita, hanno dimostrato di essere ormai in sintonia con il gioco voluto da Stroppa e con il resto della squadra.
Le assenze degli squalificati Sernicola e Castagnetti ed alcune rotazioni ‘precauzionali’, hanno dato spazio a chi gioca meno, una scelta non scontata, ma che sarà sicuramente utile e necessaria in questo finale di stagione.
Stroppa da tempo chiede continuità di prestazioni per avere continuità di risultati, anche solo con un pareggio, un è punto importante per muovere la classifica, ma anche per la consapevolezza e la fame che cresce in questo gruppo, che potrà fare la differenza da qui alla fine del campionato.
LE PAGELLE DI SAMPDORIA-CREMONESE
JUNGDAL 6: non può nulla sul gol di Ghilardi. Tra i pali è reattivo e sa essere decisivo (come sulla conclusione di Yepes) ma fuori dai pali fa veramente sudare freddo compagni e tifosi grigiorossi. Nel finale Barreca lo grazia dopo un’uscita a vuoto.
LOCHOSHVILI 5.5: il campo pesante non lo aiuta, affrontare gli avversari in velocità non è semplice. Si fa anticipare in area da Ghilardi in occasione del pareggio blucerchiato, poi si adopera nell’assedio della seconda parte di gara alla difesa blucerchiata.
ANTOV 5.5: l’ammonizione dopo pochi minuti frena la sua irruenza e deve intervenire in modo chirurgico sugli avversari (che con il campo che c’era è tutto dire). Bravo ad evitare guai ben peggiori. Nel finale Prontera lo grazia dal secondo giallo.
RAVANELLI 6.5: resta appiccicato a De Luca per tutta la partita senza concedergli nulla. Da un suo recupero nella trequarti blucerchiati, nasce l’azione del raddoppio grigiorosso.
ZANIMACCHIA 6.5: inizia subito con il piede sull’acceleratore, aver ritrovato la fascia destra gli ha fatto ritrovare entusiasmo, deve solo ricalibrare il mirino sui traversoni spesso fuori misura. Prova di grande generosità a tutto campo. 79′ GHIGLIONE S.V.
QUAGLIATA 6.5: parte titolare e si dà un gran da fare sulla fascia, a volte cincischia un po' troppo, ma a sinistra tiene vivo il dialogo con i compagni.
MAJER 6: inizia con il freno a mano tirato, con il piede troppo scolastico. Nella ripresa adegua il ritmo di gioco a quello dei compagni e la sua presenza si fa sentire.
PICKEL 6: corre come una gazzella sul campo del Ferraris, non si tira indietro e si becca anche una ammonizione. Troppo irruento e nervoso, rischia di lasciare in 10 la squadra. Sfiora il gol di testa.
JOHNSEN 8: parte come un ghepardo alla caccia della sua preda e dopo soli 4’ la trova con un diagonale imprendibile. Cerca i compagni ma non disdegna di cercare la via più breve verso la porta avversaria. Lo fa anche in occasione del raddoppio di Falletti, quando prende a sportellate la difesa blucerchiata fornendo l’occasione ed il varco giusto al tiro dell’uruguaiano. 89′ ABREGO S.V.
TSADJOUT 5.5: parte da titolare, al netto dell’impegno, si vede e si sente che gli manca il ritmo partita, un paio di occasioni di testa con palloni ampiamente fuori dallo specchio della porta. Si becca pure un giallo. 58′ CODA 6: Gonzalez gli nega la gioia del gol anticipandone il tiro, ma il suo ingresso e la sua intelligenza tattica (per nulla scontata per un ‘bomber’) fa la differenza nella trequarti avversaria.
FALLETTI 7: chiamato a sostituire Vazquez, gioca come spalla di Tsqadjout. Nella seconda parte di gara si fa più intraprendente, fino a risultare decisivo, il giusto premio al suo lavoro. 79′ VAZQUEZ S.V.
STROPPA 7: nella conferenza stampa sembra scherzare quando, a chi gli chiede perchè sostituisca sistematicamente Coda, lui risponde che lo avrebbe lasciato fuori. Conferma Zanimacchia a destra, ammettendo che rende di più e dà fiducia alle riserve, anche per coinvolgerle in un finale di campionato che si prospetta al cardiopalma. Dopo la gara con il Palermo, oltre che alla continuità di risultati serviva tornare alla vittoria. Se il cavallo grigiorosso va di corsa è merito anche di chi lo guida.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti