28 ottobre 2022

La delusione e la settimana di passione del tifoso grigiorosso, aspettando il miracolo

Tra tutte le settimane trascorse da quando i tifosi grigiorossi hanno seguito le sorti della loro squadra del cuore in questa nuova ed avvincente avventura, prima attraverso il calciomercato, poi con la curiosità e l’entusiasmo delle prime uscite, fino all’ultima infausta giornata, questa è sicuramente da annoverare non solo come la peggiore, ma anche la più sofferta e deludente.

Il calcio è un gioco è vero, ma la gioia incontenibile che lo scorso 7 maggio la Cremonese di Pecchia ci ha regalato esaudendo un sogno lungo ben 26 anni, ha risvegliato in tutta la città un orgoglio ed un senso di appartenenza che ancora oggi, al netto delle peripezie della squadra, è ancora vivo dentro ogni tifoso.

Passione e trepidazione che è stata palpabile fin dall’arrivo del nuovo mister e che dire di un calciomercato che ci ha tenuti attaccati ai media e social con grande apprensione e curiosità. Tanti nomi, tante novità, ma sempre con la consapevolezza che sarebbe stata un'avventura ardua, ma con la certezza di avere a che fare con una società solida, con le giuste ambizioni e motivazioni, ben decisa a difendere con tutti i mezzi a disposizione la categoria guadagnata con tanta fatica.

E via! Dallo spettacolo grigiorosso in campo e sugli spalti dell’esordio del Franchi, fino alla prima in uno Zini ‘rinnovato’ a tempo di record, un motivo di orgoglio, un piccolo gioiello a due passi dal cuore pulsante della città.

Da lì in poi, la crescente sensazione che qualcosa non girasse come avrebbe dovuto: un modulo inadatto alle caratteristiche e all’inesperienza di alcuni giocatori a fronte di una categoria il cui impatto si fa sentire e non perdona né gli errori, né ancor meno chi non ne trae consiglio. Tanti complimenti è vero, ma pagati a caro prezzo per aver affrontato con troppa sicurezza e spavalderia formazioni ben più attrezzate ed esperte della categoria.

Ed è così che ce ne siamo usciti lunedì dallo Zini dopo l’ennesima sconfitta:  arrabbiati e delusi, ma non prima di averlo fatto presente a chi è ne è stato compartecipe in campo e fuori, con fischi, ma anche, quasi a perdonar un amor tradito, con applausi di incoraggiamento, come il sole che fa capolino dopo un violento acquazzone. 

Neanche il tempo di arrivare a casa e mettersi in pantofole, che nell’Agorà dei social, in cui si trova di tutto e di più in termini di commenti e personaggi, è cominciata la gogna. Ognuno a suo modo, chi educatamente chi meno, ha espresso la sua delusione, la sua rabbia o più raramente il suo incoraggiamento, verso una squadra che ora non ha più scuse. Le carte sono in tavola e scoperte, o hai una strategia ben chiara e le giochi in funzione di essa, oppure preparati ad una irreparabile sconfitta.

Nell’occhio del ciclone, come da copione in questi casi, ci è finito il mister, che a delle scelte discutibili sulla formazione titolare, ha calcato la mano con una gestione dei cambi prima e, dopo il gol della Samp, platealmente sconclusionata.

A fronte del risultato, della gravità della sconfitta e della situazione in classifica, che appare ancora sovvertibile solo a fronte di una cambiamento tanto tempestivo quanto ponderato, la società è rimasta molto vaga sul futuro dell’allenatore grigiorosso, salvo il fatto che avrebbe presenziato sicuramente alla ripresa degli allenamenti, comunicazione fatta telefonicamente ad una tv locale dal direttore sportivo Giacchetta, quando avrebbe avuto più senso e significato, una presa di posizione chiara attraverso un comunicato ufficiale per spazzare via ogni dubbio: il senso non cambia forse, ma la percezione di un segnale forte ed univoco sì.

Ed arriviamo così allo stato d’animo del tifoso grigiorosso, che domenica scommettiamo non ‘marcherà visita’ e si presenterà puntuale sugli spalti dello Zini per spingere i grigiorossi verso la conquista di una vittoria che contro l’Udinese appare molto meno probabile che contro la Sampdoria, ma che è il solo risultato a cui Alvini e la squadra possono e devono puntare per salvare ‘capra e cavoli’.

In cuor nostro (grigiorosso), ci auguriamo che Alvini e la Cremonese riescano a ribaltare il pronostico, vincere la partita e dare ragione a quanto sostiene da sempre il mister: la strada è quella giusta. Perché i dati e la classifica sembrano, almeno per il momento, non dargli ragione. I miracoli accadono, ma bisogna cercarli e sudarseli. 

Daniele Gazzaniga


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commenti


Pasquino

28 ottobre 2022 07:33

I.miracoli accadono ma bisogna anche meritarseli e per ora nessuno nella società ha dimostrato di meritarseli
Campagna acquisti tanti e alla rinfusa ds alterigia allenatore che insiste negli errori società silente in attesa di ......gennaio Follia e figura di .?