Nicola: “Vittoria che ci dà entusiasmo, si è vista la giusta mentalità”
Mister Davide Nicola è intervenuto in zona mista al termine di Milan-Cremonese, sfida valida per la 1ª giornata di Serie A Enilive 2025/26. Ecco le sue dichiarazioni.
Ci racconta l’impresa di questa sera? La Cremo non aveva mai vinto a San Siro…
“Umilmente è anche la mia prima vittoria contro Allegri. Raccogliere un risultato del genere in questo stadio non è così facile statisticamente, i ragazzi sono stati bravi a giocare con la giusta intensità, senza andare fuori giri. Siamo stati bravi nelle marcature dinamiche, nel leggere gli inserimenti, con una struttura diversa e la capacità di costruirsi la partita nel corso dei 90′. Non abbiamo rinunciato a giocare quando potevamo farlo. Ripeto che statisticamente non accade spesso che si porti a casa la posta in palio, la vittoria di stasera dimostra che il lavoro di squadra è fondamentale e se non ragioniamo in questi termini di punti se ne fanno pochi”.
Credeva nell’impresa? L’aveva sognata?
“Io immagino ciò che voglio raggiungere, cerco di preparare la partita con i ragazzi. A volte va bene, altre no. A me interessa il lungo periodo, in questo momento le squadre non sono quelle che si vedranno tra qualche mese e sfruttare tutto per noi è importante. Sappiamo che il campionato che dobbiamo costruirci non sarà solo come stasera”.
Serve tornare subito con i piedi per terra?
“Credo che i ragazzi debbano essere soddisfatti di aver regalato una gioia ai tanti tifosi visti stasera, poi bisogna diventare ancora più pignoli nel lavoro. Partite del genere si possono anche pareggiare o perdere, fare il “pompiere” alla prima di campionato significa non essere atleti di alto livello, ma noi siamo umili”.
Si è vista già la Cremonese di Nicola?
“Si è vista una squadra che ha la mentalità di chi vuole diventare squadra, si sono viste cose sulle quali stiamo lavorando e i giocatori arrivati conoscono la categoria ed è facile inserirsi da questo punto di vista. Non siamo tutti allo stesso livello atletico, serve lavorare e costruirci le partite. La sfida di oggi ci ha aperto anche spazi, nella prossima ce ne saranno pochi e cambieranno le dinamiche: per questo dobbiamo continuare a lavorare e fare del nostro meglio”.
Quale crede sia stato il momento chiave della partita di oggi? Forse inizio ripresa, quando Audero ha fatto diversi interventi importanti?
“Per me sarebbe rimasta una grande prestazione anche se avessimo perso, non penso ci sia un momento chiave. C’è stata una settimana di lavoro con attenzione e il gusto di iniziare a respirare la nostra chimica di gruppo, di cui abbiamo bisogno, consapevoli che avremmo dovuto giocare con 16 giocatori di movimento e non solo 11. Chiaramente raccogliere il massimo diventa gratificante, ma per diventare più pignoli: dobbiamo migliorare nelle letture, tatticamente e non solo. C’è un mondo di lavoro da fare, aver raccolto punti ci dà quella spinta a dare ancora di più al ritorno sul campo”.
Sull’azione del secondo gol è Baschirotto a dare il via con un recupero alto, poi Pezzella crossa per Bonazzoli. Due difensori decisivi, può essere una chiave tattica?
“Credo sia una dinamica di gioco che viene proposta sempre più frequentemente da diverse squadre, il gioco non è più solo funzionale al ruolo. Sono stati bravi, ma quante volte capiterà di mettere quei palloni senza segnare… Non fermiamoci al singolo episodio, continuiamo a lavorare. Sappiamo di avere tanta strada da fare, lo dico perché ne sono consapevole”.
Il fattore ambientale ha inciso?
“San Siro è qualcosa di impegnativo a prescindere, per noi, mentalmente e a livello emotivo. Alcuni erano qui per la prima volta, ma dal nostro punto di vista la presenza costante e continua di oltre 4mila cremonesi ci ha dato un’energia importante. Poi abbiamo cercato di costruire la partita con le nostre armi, senza rinunciare a giocare e tenendo botta. Ecco perché secondo me è importante riconoscere che quello di stasera non sarà il Milan tra due mesi e noi nemmeno, ma vincere ci dà un entusiasmo che ci fa capire che le cose si possono fare. Andiamo avanti”.
Quanta soddisfazione c’è per la sfida di stasera?
“L’anno scorso la Cremonese giocava molto bene e infatti aveva una squadra di grande qualità per l’obiettivo che perseguiva. La Serie A è un’altra cosa, arrivare con alcuni giocatori che abbiamo curiosità di scoprire e integrare con altri è fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo. Il gruppo è composto da ragazzi con grande predisposizione al lavoro, in più vedo che si stanno già trovando bene. Ma una rondine non fa primavera, dobbiamo continuare a lavorare”.
La Cremonese è passata dall’eliminazione in Coppa all’impresa di San Siro. Crede che le sue squadre abbiano bisogno di emozioni forti per performare al meglio?
“Non saprei rispondere con certezza, posso dire che sabato scorso abbiamo giocato contro una squadra che per valori potrebbe giocare in Serie A con il nostro stesso obiettivo, molto organizzata e con gli spazi che erano diversi da quelli di stasera. Ci saranno partite in cui non tireremo in porta per diversi motivi e altre in cui potremmo segnare tre gol, fa parte di un campionato che è ancora da scrivere. Sicuramente credo che avere entusiasmo nel proprio lavoro sia fondamentale, in tutti gli ambiti. E voglio lavorare con gente che ama ciò che fa”.
A livello individuale, tutti hanno mostrato personalità e sacrificio…
“Sì, dovremo implementare tutto questo e dimostrarlo in condizioni diverse, su campi diversi e nei momenti chiave. Dovremo essere bravi e migliorare su tutto, così come il Milan che farà soffrire tantissime squadre. Siamo stati rognosi ma ci piace così”.
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