Promozione diretta, un miraggio, play off certi: i tifosi ci credono ancora, ora dovrà dimostrarlo anche la squadra (e Stroppa)
Ad ascoltare le conferenze stampa pre e post di sponda grigiorossa delle ultime partite, sembra quasi di aver un conto aperto con ‘la sfiga’ o qualche ‘fattura’ con tanto di spillone nascosto da qualche parte dello spogliatoio grigiorosso.
Anche ieri Stroppa si è detto ancora possibilista per quel che riguarda la promozione diretta “Io non mollo, ci credo ancora..”, ma a fronte del “Se penso a ciò che poteva essere e non è stato mi faccio ancora più del male”, varrebbe la pena farsi tutti un esame di coscienza e qualche riflessione su cosa si vuole fare e dove si vuole veramente arrivare, in vista delle ultime gare.
Si parte sabato prossimo a Catanzaro che con una vittoria si porterebbe a -1, poi il Venezia in trasferta (con la vittoria di oggi a +2), Pisa in casa, Parma in trasferta e Cittadella nell’ultima allo Zini. Guardiamo il lato positivo, i grigiorossi si sono matematicamente guadagnati i play off: una storia a parte da affrontare con ben altro carattere, con personalità e cattiveria.
C’è chi parla di ‘squadra bollita’, di una forma fisica al ‘limite del decente’, di scelte tecniche ‘incomprensibili’. Commenti che arrivano dopo una stagione vissuta per la maggior parte nei ‘piani alti’ della classifica, e che solo nelle ultime partite, al netto di problematiche tattiche che la squadra si porta dietro da tempo, si ritrova a dover lasciare. La squadra ha dimostrato, di poter competere e giocarcela contro qualsiasi avversario.
Stroppa ha cercato di dare la scossa alla squadra facendo un turnover che mai si era visto prima, senza peraltro rivoluzionare l’assetto tattico della squadra, con risultati incisivi, ma non decisivi.
La vittoria contro il Bari al San Nicola, una squadra obiettivamente fuori controllo in caduta libera, sembrava poter dare la spinta per ritrovare il morale e la grinta per dare la caccia al Como, ma con la Ternana sono stati fatti non uno, ma due passi indietro.
Ancora fuori Coda per Tsadjout, fuori Vazquez, fuori anche Zanimacchia. e Castagnetti. Scelte che hanno fatto storcere il naso ai più, ma che alla fine (del primo tempo), a fronte dei 12 tiri verso la porta degli umbri, di cui 8 in porta (non pochi), con almeno 3 interventi miracolosi del portiere avversario, non giustificano i cambi fatti nell’intervallo dal tecnico grigiorosso.
Fuori Ghiglione, ma soprattutto Falletti e Johnsen, i giocatori più pericolosi che sì, hanno peccato in due chiare occasioni da rete, ma che garantivano quella verticalità e quel supporto a Tsadjout che con gli ingressi di Zanimacchia, Pickel e sopratutto Vazquez si sono azzerati.
I successivi ingressi di Coda e di Buonaiuto hanno di fatto alleggerito inutilmente e pericolosamente (visto il caldo e l’andazzo della gara) il centrocampo grigiorosso. Molto più ‘fortunato’ e forse attento Breda che, inserendo due attaccanti ha approfittato dello sbandamento della squadra grigiorossa e portato a casa l’intera posta in palio.
Tra Feralpi e Ternana, si è riusciti a buttare comunque 2 punti (per 2 disattenzioni difensive) che avrebbero fatto comodo alla classifica. Merito degli avversari sicuramente più scaltri, determinati e magari pure ‘fortunati’, ma alla fortuna bisogna crederci ed andarla a cercare.
Ora con il Parma che è ad un passo dalla promozione, il Como che sta andando a 1000 (e che difficilmente si crogiolerà sugli allori), e un Venezia che tra alti e bassi riesce a restare al passo delle prime, alla Cremonese non resta che ‘raccogliere i cocci’, farsi su le maniche e metterci la rabbia e gli attributi per piazzarsi nella migliore posizione in classifica in vista dei play off.
La tifoseria è ancora vicina alla squadra, anche domenica come con il Sudtirol, e con la Feralpisalò, ha dimostrato di non mollare, di crederci ancora, ma il tempo dei ‘ma e dei se’ è finito. Ora tocca a Stroppa, entrare nella testa e rimettere mano alla squadra, attraverso le scelte tecniche e magari qualche accorgimento tattico, dovrà dare una svolta decisa a questa stagione per pedalare veloci si, ma non con la ‘testa bassa’ (come ha chiesto il tecnico in conferenza stampa), ma con la ‘testa ben alta’ per evitare di sbattere definitivamente ed inutilmente contro il muro.
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