Targa commemorativa per Amadio Soldi: la passione grigiorossa tra giovani e veterani
Non vi è gioia più grande per un tifoso grigiorosso omaggiare col ricordo e la festa di sorrisi e brindisi i fautori più appassionati dell'Unione, fondamenta della Cremonese di ieri e futuro per quella d'oggi, e Amadio Soldi era tra questi. Benefattore silenzioso come l'ha definito Giorgio Barbieri nel suo ricordo intenso della serata offerta dagli Amici della Storia Grigiorossa. Come attoniti erano i ragazzi della Primavera accorsi insieme ad altri giovani tifosi all'evento con l'apposizione della targa a ricordo. Commozione che si è trasformata in sorpresa con la testimonianza al microfono di un'amica del Signor Amadio, com'era chiamato dai fattori della sua azienda agricola qui ai piedi dell'Argine di sularulèt (Solarolo Paganino, San Daniele Po) anch'essi beneficiati dalla grande generosità del Soldi. A fianco di Domenico Luzzara dalla fine degli anni Sessanta, il Soldi, deceduto nel 1990, non solo donò i terreni del campo ex Federale oggi palcoscenico della Primavera all'Usc ma ospitò per anni nelle stanze8 della sua cascina, giocatori, artisti, consiglieri, allenatori in incontri rimasti leggendari. Lingua ammessa solo quella del dialetto cremonese, le parole e i gesti millenari dei sogni e dei desideri, dei programmi e delle trattative, in un misto di quella magia che ha reso possibile l'incredibile: il ritorno della Cremonese in serie A dopo oltre mezzo secolo dagli eroi magiari. Dopo il libretto su Pietro Giovanni Zini e le serate a ricordo di Luzzara a Straconcolo e Ferraroni, un altro faro puntato sulla lunga e gloriosa storia dell'Usc e i suoi tanti protagonisti, un virus potente quello della passione grigiorossa difficile da descrivere ma che gira ancora con forza tra i Cremonesi, nonostante i 120 anni trascorsi da quel pomeriggio alla Varesina in piazza Sant'Angelo.
Avanti U.S.C.!
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