26 novembre 2024

Stradivari 1707 "Castleman" alla Queen Elisabeth Music Chapel

Esiste ancora il mecenatismo culturale? Per fortuna sì e alcuni gesti liberali meritano di essere diffusi. Il violinista americano, classe 1941, Charles Castleman ha donato il suo violino Stradivari del 1707 "Castleman, ex-Marquis de Champeaux" alla Cappella musicale Queen Elisabeth del Belgio. Un dono che arricchisce l'istituzione musicale belga e che legherà ad imperitura memoria il Belgio a Castleman, già vincitore del Queen Elisabeth Competition del 1963 grazie alla quale ha iniziato la sua brillante carriera come esecutore e docente di violino negli Stati Uniti. Con questo gesto di grande magnanimità Castleman ha voluto riaffermare il suo impegno per i giovani talenti musicali già profuso da 50 anni a questa parte con l'istituzione del Castleman Quartet Program. "Come violinista – ha dichiarato Castleman –, il mio lavoro è portare la musica alle persone. Con questo gesto desidero trasmettere la musica alle generazioni future attraverso i miei studenti e per questa ragione ho voluto legare questo Stradivari ad una istituzione nella quale le prossime generazioni si potranno formare e dove il livello di preparazione è adatto a valorizzare questo strumento. La Cappella Musicale non poteva che essere la scelta migliore per consegnare a nuova vita il mio Stradivari".

E così, secondo i desideri di Castleman, sarà il violinista Miclen LaiPang, associato della Music Chapel ed ex studente di Castleman, a suonare il violino Stradivari fino alla fine del 2027. Dal 2028 in poi, lo strumento sarà messo a disposizione degli artisti residenti presso la Music Chapel.
Val la pena ricordare che anche in Italia è possibile dare il proprio contributo a favore della salvaguardia del patrimonio culturale mediante atti di mecenatismo attraverso lo strumento normativo dell'ART BONUS di cui al Decreto Legge 31 maggio 2014 n. 83, convertito con modificazioni nella Legge n. 106/2014 e s.m.i., che attribuisce anche un beneficio fiscale sotto forma di credito di imposta pari al 65% dell'importo erogato riconosciuto a tutti i soggetti che, indipendentemente dalla natura e dalla forma giuridica, effettuano erogazioni liberali a sostegno della cultura.
Fabio Perrone


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti