30 maggio 2025

Il regista Saccomano, il suo film ("Nero Fiorentino") e la sua ipotesi sul vero Mostro di Firenze, premiati a Roma

"Amici, vi confermo che mi premieranno per il film Nero Fiorentino/ Florence in Black giovedì 5 giugno in Campidoglio a Roma, durante una giornata dedicata al Cinema e alla comunicazione. Credo che la cerimonia sia pubblica, perciò chi di voi tutti, attori tecnici o semplici simpatizzanti per Nero Fiorentino, è invitato. Se qualcuno ha bisogno di albergo o informazioni, non esitate a contattarmi, perché il successo di questo progetto è inscindibile dall'aiuto che mi avete dato. Grazie".

Così postò via social il cremasco d'adozione Gianpaolo Saccomano, "Uomo dei Misteri", regista, scrittore, sceneggiatore, opinionista, esperto appassionato in mistery, ufologia, criminologia, musica e Dj. Saccomano, premiato in tutto il mondo, per il film "Florence in Black", appunto con questo sul film sul Mostro di Firenze, ha indicato un'ipotesi, su quello che potrebbe essere il vero serial killer che uccidendo, molte coppie, terrorizzò l'Italia e la Toscana in un triste passato italiano. Ecco la sua tesi, in merito: "Non ho prove, ma ho semplicemente lavorato su indizi, un lavoro enorme frutto di vent'anni di studi leggendo documenti, deposizioni e interagendo con criminologi quali Vincenzo Maria Mastronardi e Francesco Bruno e mi sono fatto un'idea indiziaria tutta mia. L'omicida seriale che seminò morte e terrore nell'hinterland fiorentino ritengo possa essere una persona iposessuata, terrorizzata per un qualche motivo dalle donne, devastata da turbe psichiche, spesso ricoverato in strutture, San Salvi di Firenze (registri e documentazioni sono andate in gran parte distrutti in tutti questi anni, ndr) compreso, psichiatriche: ricoveri evidentemente coincidenti con le pause tra un doppio omicidio e l'altro. Fuori dagli istituti, mah... il mio possibile serial killer, presumibilmente viveva accudito da un parente col quale condivideva la casa, ma a un certo punto improvvisamente, per un ricovero definitivo, oppure secondo il  mio lungometraggio Nero Fiorentino ... espatriato per così dire da qualcosa o da qualcuno, è sparito dalla circolazione"

A proposito, pure sul cosiddetto "Delitto di Garlasco", il regista pavese di nascita, ma cremasco da anni, ha un'idea tutta sua e non vede Alberto Stasi come colpevole. 

 

 


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