20 maggio 2025

I Musei Civici di Cremona partecipano anche quest’anno al cartellone di Cremona Contemporanea | Art Week, ospitando alcuni degli artisti proposti dalla curatela e proponendo propri eventi

È questo il caso della mostra Nĕmŏrālis di Antonio Massarutto, allestita nella Sala delle Colonne del Museo Civico Ala Ponzone dal 24 maggio, rimanendo poi visitabile fino al 3 agosto negli orari di apertura del museo. Con Nĕmŏrālis, l’artista presenta una summa della sua poetica, fatta di lunghe giornate di immersione nella natura, alla ricerca di materiale al quale dare nuova vita. Nell’installazione, teschi di animali, rami decomposti, lana di pecora, ma anche sottobosco post industriale fatto di scarti e attrezzi da lavoro, oggetti di uso quotidiano recuperati in luoghi dismessi e abbandonati  si fondono in composizioni dettate dall’improvvisazione e frutto di una profonda conoscenza dell’anatomia animale. 

Sempre al Museo Civico, nella Sala Manfredini, giovedì 29 maggio, alle ore 16, è in programma la presentazione del libro di Uliana Zanetti, La performance a Bologna negli anni '70. L'autrice converserà con il prof. Giulio Ciavoliello, storico dell’arte contemporanea e curatore di mostre.

Due saranno le installazioni collocate all’esterno delle sale museali, negli spazi aperti di Palazzo Affaitati. Sullo scalone,  un’opera video inedita di Daniele Costa, trasmessa su un display collocato sopra un letto stile  rétro disegnato da Gio Ponti per Vincenzo Agnetti.

Nel cortile sarà invece possibile ammirare l'opera di Marta Pierobon, presentata in anteprima assoluta in occasione di Cremona Contemporanea | Art Week 2025. A lei è stato affidato uno dei progetti più significativi del programma, non solo per la sua importanza concettuale, ma anche per l’impatto visivo che l’opera avrà sul percorso espositivo: si tratta infatti di un gonfiabile in plastica dalle dimensioni monumentali, 8 metri di altezza per oltre 4 di larghezza. L’aspetto ludico e ironico è una delle chiavi fondamentali per fruire questa nuova grande scultura. 

Negli spazi del Museo Archeologico San Lorenzo troveranno posto le opere di due artisti, in parziale continuità con gli allestimenti delle due precedenti edizioni. Le opere di Arianna Carossa, artista di origine ligure che vive e lavora da anni a New York, dialogheranno infatti con l’architettura della cappella Meli: in questa occasione l’artista ha elaborato un nuovo intervento che, a partire da frammenti, oggetti e suggestioni apparentemente eterogenee, ricompone uno spazio mentale e fisico coerente, un organismo poetico che sembra emergere direttamente dalla sua interiorità. Infine, nella navata sinistra della chiesa sconsacrata, sarà collocato uno dei due interventi di Edoardo Manzoni, che sarà presente anche nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale. Al Museo Archeologico sarà collocata la scultura Preghiera, realizzata appositamente per questa edizione della rassegna. Inserita in uno spazio che custodisce reperti e tracce del passato, Preghiera attiva un confronto silenzioso tra spiritualità e memoria archeologica, trasformando l’opera in un luogo mentale che amplifica il senso del tempo e della ritualità.

“I musei civici di Cremona - dichiara l’assessore alla Cultura Rodolfo Bona - partecipano alla terza rassegna Cremona Contemporanea Art Week, ospitando con piacere opere di grande significato e proponendo proprie iniziative, come la presentazione del libro di Uliana Zanetti e organizzando esposizioni come quella di Antonio Massarutto allestita nella Sala delle colonne con le sue fantaspecie postindustriali che dialogano, fra natura e artificio, con le architetture e le opere del Museo Ala Ponzone, a partire del capolavoro dell’Arcimboldo qui custodito.

“Il bestiario di Massarutto - prosegue l’Assessore - è  figlio del nostro tempo e del rapporto fragile e contraddittorio dell’uomo con la natura e con il mondo in cui vive. Inquiete e interrogative, le sue creature ci attendono come abitanti di una realtà in profonda trasformazione, nella quale convivono bellezza e inquietudine. Muovendo giocosamente verso la ricerca del significato nascosto delle cose, come molti dei nostri visitatori anch’essi sembrano abbandonarsi con grazia inusuale al gusto della scoperta, sorprendendoci con la loro presenza. Nati dalla mano di un alchimista, quasi per sortilegio, essi ci attendono per svelarci il loro mistero”.


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