"A2A investe 134 milioni nel sud Lombardia. Ma che fine ha fatto il piano Cremona 20-30?". Intrerrogazione di Forza Italia, Lega e Novità a Cremona
Il gruppo consiliare di Forza Italia, con il sostegno dei gruppi di Lega e Novità a Cremona, ha depositato un’interrogazione a risposta scritta indirizzata al Sindaco di Cremona, Andrea Virgilio, per chiedere chiarimenti sull’effettiva attuazione del Memorandum d’intesa “Cremona 20-30”, siglato nel 2021 tra il Comune e la multiutility A2A S.p.A., in seguito alla fusione con LGH S.p.A.
Il documento prevedeva la realizzazione, entro il 2030, di 15 progetti ambientali e legati alla transizione ecologica, per un valore dichiarato di 150 milioni di euro, di cui 100 milioni per un pacchetto base e 50 milioni per progetti sperimentali. Tuttavia, a oltre quattro anni dalla firma, la maggior parte di questi interventi risulta ferma al palo, senza che sia mai stato pubblicato un resoconto ufficiale sullo stato di attuazione. Infatti, a distanza di anni la gran parte degli interventi promessi non risulti né avviata né tantomeno conclusa, fatta eccezione per l’introduzione della Tariffa Rifiuti Corrispettiva (TARIC), sistema che mostra tuttora un notevole carico di contraddittorietà e iniquità.
A sollevare ulteriori dubbi è la recente pubblicazione, in data 24 luglio 2025, del Bilancio di Sostenibilità Territoriale del Sud della Lombardia da parte di A2A S.p.A., che quantifica in 134 milioni di euro gli investimenti complessivi effettuati tra le Provincie di Cremona, Lodi, Pavia e Mantova. Il documento, tuttavia, non specifica in modo chiaro quali investimenti siano stati destinati nello specifico al Comune di Cremona, né in che misura i progetti promessi nel Memorandum abbiano trovato attuazione.
Nell’interrogazione, i gruppi consiliari chiedono al Sindaco di chiarire:
"* Qual è l’ammontare preciso degli investimenti realizzati da A2A nel Comune di Cremona dal 2016 ad oggi, con particolare riferimento al Memorandum “Cremona 20-30”;
* Se esistano forme di monitoraggio o rendicontazione pubblica sullo stato di avanzamento dei progetti;
* Quali sono i progetti effettivamente avviati o conclusi e se è disponibile un cronoprogramma per i restanti;
* Come intenda muoversi l’Amministrazione per esigere il rispetto degli impegni assunti da A2A o ridefinire nuovi accordi coerenti con le esigenze ambientali della città;
* Quale sia la quota effettiva di investimenti ricaduta su Cremona dei 134 milioni dichiarati nel Bilancio di Sostenibilità 2025;
* Se siano previsti ulteriori investimenti dedicati al territorio comunale e in quali ambiti.
Con la perdita della partecipazione diretta in LGH e l’assunzione di un ruolo marginale all’interno di A2A, Cremona ha rinunciato a una leva strategica nei settori ambientale ed energetico. Il Memorandum 'Cremona 20-30' era stato presentato come lo strumento per compensare questa perdita, ma oggi ci troviamo di fronte a una promessa non mantenuta senza trasparenza né risultati tangibili. Un impegno che, come noto, fu assunto nel solco della promessa circa lo spegnimento del termovalorizzatore, ad oggi ancora operativo. Chiediamo che il Comune faccia piena chiarezza e tuteli concretamente l’interesse del nostro territorio".
Andrea Carassai Forza Italia
Jane Alquati Lega Salvini Presidente
Alessandro Portesani novità a Cremona
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
Pasquino
13 agosto 2025 05:28
Queste sono le bravate della sinistra I grandi pensamenti dei geni locali che sono stati capaci solo di distruggere le aziende che funzionavano bene luce gas rifiuti Aem .e aggiungo AFM
Propongo siano insigniti con una medaglia anche chi volle li l'inceneritote o termovalorizzatore chi mise la pensilina in piazza Stradivari e poi la statua in.mezzo ai piedi chi volle ia pavimentazione di Piazza Roma e aggiungerei per finire e dimostrare la loro genialità e capacità le inde blu la statua sempre rotta in corso Garibaldi il violino di latta in Stazione e via dicendo
Ferruccio
13 agosto 2025 06:00
Spero che il Memorandum 20-30 abbia fatto la fine che merita. Giù per lo scarico.
Alessandro
13 agosto 2025 07:32
Per chi non l'avesse capito, seppur partecipate, queste società multi utility, sono SpA. Quindi hanno un CdA, un AD e dirigenti che devono erogare utili agli azionisti. La politica locale si fa con i servizi pubblici e con questi, la capacità di attrarre investimenti privati. Se abbiamo ceduto "sovranità" su questi argomenti (termine in voga in questo momento storico) abbiamo poco da "dare" sia ai cittadini che alle imprese. Scelte strategiche sbagliate che paghiamo e pagheremo tutti ancora per anni e anni.. L' "errore" (se così si può chiamare, ma di fatto è un disegno politico che si attua da decenni, indipendentemente dai colori delle giunte comunali/regionali..) di base è stata la privatizzazione, poi con la vendita si è completata l'opera. Aggingiamo anche il NO al biometano... e quindi... 1+1 fa sempre 2
PierPiero
13 agosto 2025 08:25
Credo che A2A sia rimasta scottata dalla bocciatura di quel progetto assurdo che era la centrale di biometano e, se ben ricordo, quello era l'unico progetto più "avviabile" all'interno del piano 20-30 (e te credo, ci avrebbero guadagnato un botto!). Tutto il resto del piano non dico fossero progetti a perdere ma quasi.
Quindi, siccome il peso politico di Cremona in seno ad A2A ha un valore inferiore a una promessa di castità di un pornoattore, tutto 'sto faraonico e strombazzato piano si è fermato e forse più che un piano diventerà un'ocarina.