"Case dell'acqua" in tutti i Comuni, per ora paga Padania e la tariffa rimane invariata almeno fino al 2024
Stile nuovo all’assemblea di Padania acque che si è tenuta oggi, lunedì 20, negli spazi della Fiera, la prima del neo presidente Cristian Chizzoli. Niente lungaggini e molta concretezza. Si inizia con la nomina di Enzo Galbiati, sindaco di Spino e Maria Visigalli, sindaco di Grumello nel Comitato di indirizzo e controllo, in sostituzione di due membri che, per ragioni diverse hanno lasciato.
Poi, in modo spedito e senza alcun intervento dei presenti, sono stai approvati tutti i 5 punti all’ordine del giorno, con il solo Fabio Rossi, sindaco di Cingia de' Botti che si è astenuto sul Budget annuale di spesa e piano fabbisogno personale 2022. Un confronto molto stimolante, ma assai corretto si è tenuto sull’ultimo punto: "Atto di indirizzo su casa dell’acqua".
Tutti d’accordo sulla costruzione di una Casa dell'Acqua in ogni comune della provincia e all'uniformazione del servizio che sarà gratuito, ad eccezione delle spese di energia e consumo d’acqua. Così pure nessuno ha eccepito sulla costruzione gratuita delle nuove Case e alla contemporanea rinuncia di Padania acque e in «maniera permanente con decorrenza dall'esercizio 2021, ai ricavi derivanti dalle convenzioni in essere con i Comuni». In altre parole i comuni che stavano pagando annualmente una quota per pagare il costo di costruzione costruita negli scorsi anni, smetteranno di pagarla.
Il dibattito si è animato sul modo che Padania acque dovrà utilizzare per rientrare di tali costi. Ad aprire la discussione è stato Antonio Grassi, sindaco di Casale Cremasco Vidolasco, che in modo netto ha sostenuto la sua contrarietà a inserire tali costi in tariffa. In questo modo, ha sottolineato Grassi, pagano tutti, anche coloro che non usufruiscono del servizio. E’ ingiusto, ha precisato. La casa dell’acqua è un servizio a domanda individuale e quindi non si capisce perché debbano pagare tutti. Il servizio dell’acqua è garantito dall’acquedotto. La casa dell’acqua è un servizio accessorio. Grassi nei giorni scorsi aveva anche evidenziato che, nel suo comune non ci sono sprechi d’acqua perché i cittadini che vogliono usufruire del servizio, usano una tessera messa a disposizione dal comune che possono caricare in una macchina apposita nell’atrio del municipio. Sempre nei giorni scorsi il sindaco di Casale Vidolasco aveva sottolineato che solo un terzo delle famiglie del suo comune ha la tessera e quindi il 70 per cento degli utenti dovrebbero pagare un servizo non indispensabile e da loro non utilizzato. Inoltre aveva sostenuto Grassi che se l’acqua è gratuita per tutti la riduzione degli sprechi sarà minima.
Subito dopo è intervenuto Aldo Casorati, sindaco di Casaletto Ceredano e presidente dell’Area omogena cremasca che si è espresso in maniera diametralmente opposta. I costi di gestione del servizio devono essere messi in tariffa. Tutti pagano. Sulla stessa linea con sfumature diverse Belli Franzini, sindaco di Gussola e Roberto Mariani sinadaco di Stagno Lombardo. Gianni Rossoni, sindaco di Offanego, si è detto favorevole che l’utente paghi. Sono intervenuti anche i sindaci Alberto Sisti di Castelvisconti, Michel Marchi di Gerre de’ Caprioli, Angelo Scarpelli di Sergnano e Pietro Fiori, di Castelleone.
Per un attimo si è rischiato di creare un caso diplomatico tra cremaschi e cremonesi, quando Giuseppe Papa, sindaco di San Bassano, ha dichiarato che i cremonesi avevano aiutato i cremaschi, ma tutto è rientrato in un battibaleno.
Alla fine decisione salomonica e unanime. Saranno i sindaci a decidere nel 2024, come è scritto nell’atto di indirizzo approvato: «Dato atto che i costi di gestione, conduzione e manutenzione della casa dell’acqua non sono ricompresi e riconosciuti nell’attuale tariffa – cosi come approvato da ARERA il 27/07/2021 per il terzo periodo regolatorio 2020-2023 in corso, si autorizza la società a sostenere tali costi rinviando a successivi indirizzi di questa assemblea n eventuali diverse o ulteriori determinazioni in merito». In sintesi per ora paga Padania Acque e la tariffa rimane invariata. Nel 2024, si vedrà.
Poi auguri di Natale del presidente Chizzoli ai sindaci e tutti a casa.
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commenti
Claudio
20 dicembre 2021 22:18
Costa già più del vino.