23 settembre 2024

'Giocati il tuo spazio', il progetto cremasco che punta all'integrazione e aggregazione dei giovani da 15 a 25 anni. Capofila l'associazione ASD Overlimits. Iniziativa è promossa da Regione Lombardia

A Crema il progetto 'Giocati il tuo spazio', che mira favorire la realizzazione di attività di aggregazione, integrazione e inclusione rivolte ai giovani dai 15 ai 25 anni, con particolare attenzione alle fasce fragili della cittadinanza. Sarà avviato ad inizio ottobre, per la durata di un anno, e avrà come capofila la cremoasca ASD Over Limits; è stato proposto in partenariato con il Comune di Crema, il Servizio di Tutela Minori di Comunità Sociale Cremasca e alcune altre associazioni sportive del territorio.

Saranno realizzate quattro attività sportive selezionate per la loro capacità attrattiva, verso il target identificato: la boxe (con Accademia Pugilistica Crema), l'arrampicata (con CAI Crema), il rugby (con Rugby Crema) e l'atletica inclusiva (con ASD Over Limits). Quest'ultima è finalizzata a favorire percorsi di crescita della consapevolezza rispetto alle difficoltà e alle potenzialità di ciascun partecipante.

Le attività extra sportive prevedono incontri tematici, laboratori artistici, musicali, pratici e culturali ed esperienze di volontariato. Queste attività sono mirate a infondere valori utili allo sviluppo di una maggiore coscienza civica, in ottica di prevenzione della devianza.

Il progetto prevede lo sviluppo di un network di servizi e spazi diffusi per intercettare più facilmente i soggetti fragili e avvicinarli alle proposte presenti. Grazie ad un partenariato solido e competente, che unisce conoscenza del territorio e delle situazioni a rischio, il progetto è in grado di parlare ai giovani utilizzando il loro linguaggio e infondendo quei valori fondamentali per la costruzione di una maggiore coscienza civica. Il ruolo del Servizio di Tutela Minori di Comunità Sociale Cremasca sarà fondamentale sia per avere una costante mappatura dei bisogni della fascia di minori a rischio del territorio, sia per intercettare situazioni fragili che potrebbero giovare della partecipazione alle attività progettuali.

Il progetto è finanziato da 'Sport & Giovani: Crescere insieme', l’iniziativa promossa da Regione Lombardia – U.O. Sport e Giovani in collaborazione con Sport e Salute, la società dello Stato per lo sviluppo dello sport e dei corretti stili di vita, che sta sostenendo complessivamente 35 progetti in tutto il territorio lombardo, proposti da Associazioni, Società Sportive Dilettantistiche ed Enti di Terzo Settore di ambito sportivo in partnership con altri attori del territorio.

L’obiettivo della Regione Lombardia, supportata da Sport e Salute, è quello di rendere protagonisti i giovani attraverso la creazione o in alcuni casi il rafforzamento di luoghi di aggregazione all’interno di spazi, strutture e impianti sportivi nel territorio lombardo, puntando ad infondere loro i valori educativi dello sport, offrire nuove opportunità ed esperienze utili allo sviluppo di cittadini attivi e consapevoli, avvicinarli alla vita sociale e democratica, ma anche sensibilizzare l’associazionismo sportivo a creare network e presidi educativi.

L’Assessore Sport e Politiche Giovanili Giorgio Cardile ha dichiarato: “Il progetto 'Giocati il tuo spazio' nasce nell’agosto del 2022. Un proficuo confronto, con i servizi sociali del nostro Comune di Crema, con ASD Overlimits, ente capofila in prima linea in città sul fronte dello sport e dell’inclusione e con l’equipe della tutela minori e del penale minorile di Comunità sociale cremasca, capace di dare uno sguardo su tutto l’ambito, ci ha permesso di costruire una progettualità importante di lungo periodo. L’obiettivo – prosegue l’Assessore Cardile - era quello di prendersi cura dei nostri giovani, con tutta la bellezza, i sogni e le fragilità che hanno dentro. Vogliamo far comprendere a ciascuno di loro che possiedono dei talenti e questi talenti devono essere scoperti e valorizzati. Sappiamo che tra i giovani, tanti non vedono un futuro, non si sentono compresi, a volte vivono situazioni di marginalità che spesso trova le sue origini in complessi contesti familiari. Il compito del mondo adulto è quello di aiutarli e sostenerli. E le istituzioni devono essere in prima linea”.


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