"L'inceneritore di Cremona non si tocca": il Consiglio Regionale boccia la richiesta dei 5 Stelle che chiedono impianti più efficienti
L'inceneritore di Cremona per ora non si tocca. La Regione Lombardia non ha alcune intenzione di dismettere l'impianto, considerato da più parti obsoleto, e realizzarne uno più efficiente e in linea con i tempi. In Consiglio Regionale è stata infatti bocciata la mozione dei consiglieri del Movimento 5 Stelle (tra i quali il cremasco Marco degli Angeli), sulla "dismissione degli impianti di termovalorizzazione vetusti e poco efficienti, per una più efficace e razionale gestione dell’incenerimento dei rifiuti in Lombardia" (qui l'articolo).
Commenta il primo firmatario della mozione, Roberto Cenci: "Anche oggi la Giunta di centrodestra dai banchi del Consiglio Regionale ha dato lezione sull'ennesima eccellenza lombarda. Per l'assessore Raffaele Cattaneo in Lombardia l'aria è sana, tutto è perfetto e anche i tumori sono magicamente spariti, proprio perché l'aria è pulita. Ovviamente tutto questo non è vero e la Giunta racconta una storia che non corrisponde alla realtà. Il Movimento 5 Stelle è molto preoccupato per il futuro della qualità dell'aria, perché il passo politico di questa Giunta non cambia mai. Dalle parole dell'Assessore si capisce che per i termovalorizzatori si prospetta un futuro destinato allo smaltimento dei rifiuti speciali, quelli industriali, una rotta molto pericolosa".
La Giunta lombarda, aggiunge l'espopnente del Movimento, "si riempie la bocca di parole come green o impatto zero, in verità in Lombardia rischia di diventare il polo di smaltimento dei rifiuti speciali di tutta Italia. Riteniamo necessario invertire subito questa rotta, perché si sta creando un sistema economico che non ha nulla di sostenibile, né dal punto di vista ambientale né dal punto di vista economico. Non vogliamo i mega impianti di riciclo e combustione dei rifiuti che per alimentarsi hanno bisogno di importare rifiuti da tutta Italia. L'obiettivo del Movimento 5 Stelle deve essere quello di perseguire gli obiettivi delle 4 R: ridurre, recuperare, riutilizzare e riciclare".
LE RICHIESTE - La mozione bocciata in Consiglio chiedeva di: "Predisporre, in attuazione degli impegni della precedente Giunta e nell’ambito della pianificazione regionale per la gestione dei rifiuti, un piano, comprensivo di cronoprogramma, per la progressiva dismissione degli impianti di incenerimento lombardi più vecchi e meno efficienti, come quello di Cremona, Busto Arsizio e Como.
Avviare tavoli di confronto fra le parti interessate, al fine di programmare la chiusura degli impianti in questione, nonché la bonifica dei siti interessati, affiancando e coadiuvando gli attuali proprietari e gestori degli inceneritori. Favorire la transizione verso un’economia circolare, con la diminuzione dei rifiuti prodotti, una raccolta differenziata sempre più efficace, nonché attraverso lo sviluppo e la promozione di soluzioni innovative di recupero di materia ed energia dai rifiuti. Avviare tutte le azioni necessarie a interrompere l’ipotesi progettuale della terza linea di incenerimento presso l’impianto di ACSM AGAM di Como. Comunicare ai competenti Ministeri che gli impianti di incenerimento più piccoli e obsoleti, come quello di Busto Arsizio, Como e Cremona, non sono più considerati strategici per la gestione dei rifiuti in Lombardia".
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